Dopo una settimana piena di lavoro, il Varese si prepara al secondo mini tour-de-force stagionale: domani, domenica 1 ottobre, trasferta ad Asti, poi mercoledì 4 in campo all’Ossola contro il Vado e, infine, domenica 8 appuntamento a Romentino contro la corazzata RG Ticino. Settimana che, oltre ad allenamenti serrati sul campo, ha regalato a mister Cotta una doppia gioia di mercato con le firme di Sindrit Guri e Nicolò Palazzolo.

I biancorossi sono però esclusivamente concentrati sul campo e, classifica alla mano, la sfida di domani sarà alla capolista che non è certo lassù per caso. “Domani affronteremo una squadra di categoria – commenta infatti Cotta – che vorrà riscattare l’ultima sconfitta e difendere la vetta. Difficile fare paragoni, perché ogni sfida va a giocata ed è quello che faremo sia domani che nelle prossime sfide. Iniziamo a pensare step by step: domani ad Asti sarà battaglia, anche perché loro ci avranno studiato e, a maggior ragione dopo gli ultimi colpi, vorranno batterci”.

I nuovi acquisti hanno spostato l’asticella verso l’alto; pressioni?
“Normale che ci siano pressioni, a maggior ragione in una piazza del genere, e noi ce le prendiamo con consapevolezza. Chiaro che il nostro percorso è ancora lunghissimo, ma partivamo già da una squadra importante e questi ultimi innesti hanno alzato ulteriormente il livello. A inizio estate avevo detto che l’obiettivo era quello di dare identità e far divertire: se questo gruppo si manterrà tale allora potremo toglierci belle soddisfazioni. Non parlo di obiettivi, ma penso solo ad una società e ad una squadra che lavorano in sinergia con umiltà”.

Ad oggi il Varese non è certo una squadra perfetta e i cali (mentali e/o fisici) nel corso delle sfide rischiano di influire in negativo. Come si lavora da questo punto di vista?
“Si lavora proprio sul limitare al minimo e ad affrontare nel modo giusto questi cali che, voglio essere chiaro, ci devono essere. Altrimenti non parleremmo di calcio. Ho a disposizione un gruppo davvero ricco di elementi e qualità con cui lavorare in settimana, ma la domenica sono in 11 ad entrare in campo e io devo essere a mia volta bravo ad entrare nella testa di quei ragazzi che giocano; i cali fanno parte del processo di crescita e aiutano a trovare consapevolezza se allenati nel modo giusto”.

Il Varese è comunque più maturo, a cosa si deve questa crescita?
“All’acquisire consapevolezza partita dopo partita. Borgosesia è stato un incidente di percorso, e mi auguro resti tale, che ci ha insegnato a giocare più semplice adattandoci alle situazioni. Siamo partiti con un’idea, siamo passati a cinque per gestire meglio l’ampiezza dell’Ossola e ora siamo tornati su una linea a quattro con Cottarelli largo che mi può dare una spinta diversa. Poi ci sono gli under da far giocare e, gradualmente, anche i nuovi innesti che si sono inseriti con la mentalità giusta. Giocando ogni tre giorni ci sarà spazio per tutti e, lo ripeto, siamo pronti a divertirci e a far divertire”.

Domanda inevitabile: Guri, Di Maira e Palazzolo saranno del match?
“Per Guri stiamo ancora aspettando il transfer, così come Di Maira è ancora in ripresa, mentre Palazzolo ha fatto con noi solo un allenamento, verrà convocato, ma difficilmente entrerà in campo. Ribadisco, comunque, che mercoledì torneremo a giocare e ci sarà spazio per tutti”.

Matteo Carraro

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