In questo momento di grande difficoltà per la Pallacanestro Varese, dopo la sconfitta interna contro Cremona che ha fatto sprofondare in biancorossi in piena zona retrocessione, riceviamo e pubblichiamo il pensiero di uno dei tifosi più appassionati della Pallacanestro Varese, Edoardo Scola, si avete letto bene il cognome, anche se tra i due, lui e l’AD dei biancorossi non c’è alcun legame di parentela.

Per chi non lo conoscesse, il signor Scola è da qualche anno ormai sul podio dei primi abbonati a dimostrazione di una fede fortissima per i colori biancorossi, ancor più significativa per lui, milanese, che tifa per i cugini del Sacro Monte e che ha espresso così, in una lettera inviata alla nostra redazione, tutte le sue preoccupazioni per quanto sta succedendo in casa biancorossa.

Onestamente  non avrei mai immaginato di ritrovare la mia amata Varese in queste condizioni, ma facciamo in modo, come dice il vecchio adagio:  ” Non gettiamo il bambino con l’acqua sporca”.
Analizzando bene la situazione, a mio modestissimo parere, in questo momento i problemi veri sono 3:
– l’asse play – centro è il vero punto di rottura, Shahid non è un vero play e soprattutto non regge il nostro campionato, Cauley-Stein solo in qualche sprazzo ha dimostrato la sua militanza in NBA; domanda: con un vero play che sappia ingaggiarlo diventerebbe un valore aggiunto?- Cauley-Stain: vedi sopra, ma per il momento potrebbe almeno impegnarsi per non dare l’impressione di essere qui in vacanza e giocare a golf
– Coach Bialaszewski, sicuramente ottima persona di tutto rispetto, ma ad ora non ha saputo dare un gioco vero al gruppo, il run and shoot che abbiamo apprezzato lo scorso anno non è ripetibile, gli attori sono troppo diversi, sia in campo che in panchina, e comunque coach Brase, giocava anche attaccando il ferro
Qui l’altra nota stonatissima, NON ATTACCHIAMO MAI IL FERRO, è impensabile nel basket giocare solo col tiro da 3, inoltre NON APPLICHIAMO MAI LA ZONA, che in certe fasi metterebbe in difficoltà il quintetto avversario.
Le rotazioni sono per me un mistero come vengono applicate; se a inizio stagione si è scelto di inglobare certi giovani, visto l’andazzo li usi di più, chiamati all’opera non hanno sfigurato, soprattutto Zhao, Librizzi, infortunio a parte, è usato col contagocce, eppure l’anno passato è stato uno dei migliori e una vera rivelazione del torneo.
Stesso discorso per Wolde, il fantasma del giocatore visto nel torneo precedente.
Hanlan e Moretti, i fari e la guida che spesso ci tengono a galla, Brown a corrente alternata ma ottimo elemento, Ulaneo mi ricorda molto Caruso, inizio timido, ma subito una crescita esponenziale che lo stanno facendo diventare una presenza importante vista l’indolenza del centrone di Spearville.
Anche la società si faccia un esame chiedendosi se, ai risultati attuali, non siano stati commessi degli errori; se si, si corra ai ripari.
Non possiamo permettercelo perchè la situazione economica allo stato attuale non lo permette? Bene, lo si dica senza indugi ai tifosi, splendida gente attaccata a questa squadra (caro Dott. Bulgheroni, l’appello che ha fatto non serve, noi ci siamo sempre, anche nei momenti difficili, forse le è sfuggito questo dettaglio….).
Per intanto, cerchiamo di limitare i danni cercando di fare rendere al meglio i giocatori che abbiamo, ma per favore, spiegatelo a coach Biale.
Il milanese con la passionaccia per Varese
Edoardo Scola  

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui