Domenica 17 dicembre a Parabiago, nel milanese, alcuni atleti del Deaishin Karate Do di Varese hanno superato gli esami per ottenere le qualifiche di allenatore di Karate, Krav Maga e di Aikido, mentre altri hanno conseguito il primo e secondo dan della cintura nera di Karate.

Maurizio Miggiano, cintura nera secondo dan, è un nuovo allenatore di Karate e il Maestro Uboldi spiega come si consegue questo titolo: “Si frequenta il corso per allenatori di Karate, che prevede anche degli incontri mensili e in sede d’ esame si presenta una tesina teorica sul Karate, anche dai punti di vista sportivo, giuridico, anatomico in merito a scheletro, muscoli e tendini, e anche da quello del primo soccorso nel caso di emergenze. Nella parte pratica invece, l’aspirante allenatore deve dimostrare un suo programma o metodo personale rivolto a persone di determinate età; ad esempio per i bambini, nel passaggio tra la cintura bianca a quella gialla, o per gli adulti, in quello tra la marrone e la nera, attraverso lo svolgimento dei fondamentali o kyon, di un katà o forme, e di un kumitè o combattimento regolamentato, adeguati alla cintura o livello. Occorre superare sia la parte teorica che quella pratica”.

Le cinture nere Juris Zema e Antonio Grassi hanno ottenuto il secondo dan e si sono laureati come nuovi allenatori di Karate, svolgendo solo un esame pratico, che il Maestro Uboldi così descrive: “Entrambi, dopo aver svolto i kyon, hanno eseguito il katà chiamato “Volo di Rondine”, caratterizzato da posizioni molto basse da mantenere costantemente fino al termine, nel complesso molto impegnativo, che richiede anche l’uso dell’ anca ed un salto a centottanta gradi. Anch’io ero presente nella commissione d’esame e a coloro che devono conseguire il secondo dan della cintura nera, facciamo eseguire un altro katà, richiesto durante il conseguimento del primo dan, che può essere il Bassai-Dai, che richiede la forza nell’ effettuare le tecniche, oppure il Kan-Ku-Dai, in cui occorre anche molta rapidità”.

Il Sensei in rosa, in merito ai katà del secondo dan, precisa: “E’ richiesta anche la parte relativa al Bunkai, ossia l’uso di quelle tecniche previste in quelle sequenze, al fine della difesa personale”. Filippo Cantone, cintura nera, ha conseguito il primo dan, portando il il katà Bassai-Dai e anche un’ altro katà deciso dalla commissione: l’Heian Godan, svolto in generale dalle cinture marroni, che riguarda l’introduzione del karateka a compiere le tecniche in salto. Per ottenere il primo dan, non è richiesto il Bunkai.

Uboldi svela i kumitè svolti durante gli esami: “Si tratta di Ju kumitè, dei combattimenti liberi, senza contatto fisico, nei quali occorre dimostrare la corretta e precisa esecuzione delle tecniche, nei giusti tempi e valutando le distanze. Nel complesso, anche per i fondamentali e i katà, per il primo dan si valuta la forza e per il secondo dan soprattutto l’impiego del baricentro fisico”.

Angelo Mascetti è secondo dan e anche nuovo allenatore di Krav Maga, il metodo israeliano di autodifesa. Uboldi: “La parte teorica dell’esame riguardava la storia del Krav Maga ed i suoi aspetti giuridici, mentre nella pratica, l’aspirante allenatore ha dimostrato un proprio programma di autodifesa rivolto a coloro che hanno le cinture di livello inferiore; riguardava delle tecniche di pugno o strangolamenti, al fine di difendersi nel caso di ipotetiche aggressioni con coltelli e bastoni”.

Andrea Terranova, già cintura nera al secondo dan, ha ottenuto la qualifica di allenatore di Aikido: la parte teorica dell’esame riguardava la storia di quest’arte marziale nipponica, mentre l’ esecutiva era una dimostrazione delle sue tecniche, tra le quali prese e proiezioni. Uboldi conclude con molta soddisfazione: “Ritengo che sia molto importante formare nuovi allenatori e istruttori, allo scopo di poter dare sempre continuità alle diverse arti marziali”.

Nabil Morcos

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