Finisce con una vittoria importantissima per 91-80 la partita della Pallacanestro Varese contro la Carpegna Prosciutto Pesaro.

Due punti che vogliono dire +6 sul penultimo posto in classifica (occupato proprio da Pesaro) per i biancorossi, con due scontri a favore con i marchigiani, un bel mattoncino verso la salvezza.

Una vittoria, arrivata dopo una gara certamente non bella di Varese che per lunghi tratti della partita ha subito la fisicità della difesa molto aggressiva di Pesaro, salvo poi trovare il bandolo della matassa nel solito Olivier Hanlan che anche stasera si è preso la squadra sulle spalle e l’ha condotta alla vittoria.

Un successo che coach Bialaszewski commenta così: “Sono veramente felice per lo sforzo che hanno messo in campo i ragazzi e per la vittoria. Era un po’ di partite che non giocavamo a Varese e il fatto di tornare in casa ci ha dato la carica giusta. I primi tre quarti abbiamo tenuto molto bene in difesa, alternando cose buone in attacco. Abbiamo concesso troppi rimbalzi offensivi a Pesaro e questo gli ha permesso di rimanerci attaccati. Volevo sottolineare la prova molto positiva di Woldetensae, non è stata una stagione facile per lui finora e spero che da stasera possa ripartire”.

SULL’ESULTANZA DI FINE PARTITA E SU QUANTA PRESSIONE PORTASSE IL MATCH: “Non avevo tantissima tensione prima del match, il fatto è che giocare qui ti porta ad avere tantissima carica data dal pubblico e a fine gara puoi riversare questo fuori. Nel secondo quarto abbiamo giocato per molti minuti come vorrei, poi c’era mia mamma a vedere la partita quindi uno stimolo in più”.

SUI TANTI RIMBALZI OFFENSIVI CONCESSI ANCHE STASERA: “E’ vero, però rispetto alle altre partite la situazione è stata diversa, hanno sbagliato molto da tre punti prendendo il rimbalzo lungo. In quei casi può essere anche sfortuna perché, pur facendo tagliafuori, rischi di non prendere rimbalzo. C’è stato un momento, invece, in cui loro hanno mostrato più voglia di prendere rimbalzo e lì ho stimolato Brown a lottare di più e mi ha risposto positivamente”.

SUL MOMENTO NO DI MANNION: “E’ il primo giocatore che viene attenzionato dalle difese avversarie ed ha molte mani addosso. Ha lavorato tanto per la squadra finendo con 8 assist. Non può essere sempre Superman, abbiamo tanti giocatori che dal punto di vista realizzativo possono sopperire alle sue mancanze. Per la squadra quando Nico non gioca bene è un bel banco di prova per trovare le giuste contromisure”.

Fortemente amareggiato coach Meo Sacchetti in casa Pesaro, tolto il dolce ricordo di Varese: “Sapevamo che ritmo avrebbe impresso Varese al match, all’inizio siamo entrati in campo molli, siamo stati bravi a riprenderli ma non siamo mai riusciti a farli pensare. Gli 8 punti di break di Woldetensae ci hanno tagliato le gambe. L’espulsione di MCDuffie ha pesato ma è colpa sua che ha preso due tecnici. Non ho voglia di parlare di mercato, sarebbe poco rispettoso verso i miei giocatori. Bob Morse è stato più bravo di me, forse io difendevo di più. Sono stati anni bellissimi a Varese e ci mancherebbe altro che io non abbia ricordi belli. I miei figli vivono qui, stasera vado a cena a Varese, il legame c’è ma volevo farla soffrire un po’ di più”.

Alessandro Burin

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