Domenica 18 febbraio 2024 si è svolta la Coppa Italia di Karate della Fondazione ASI a Cerro Maggiore, nel milanese, ospitata dal Maestro Claudio Albanese.

L’evento, al quale hanno partecipato oltre 600 atleti provenienti da tutta Italia, è stato organizzato nell’ ambito delle promozioni sportive del Comitato Provinciale ASI Mantova, coordinamento ASI Karate Lombardia, da sempre curato dal Maestro Alfredo Cherubino, coordinatore regionali ASI Lombardia, e dal Maestro Francesco Pappalardo, responsabile ASI della Divisione tradizionale Karate.

Sei karateka del Deaishin Do Varese hanno vinto l’oro nelle prove di katà, forme o dimostrazioni di tecniche: la cintura blù Caterina Miggiano e la verde Lorenzo Guernieri, della categoria Bambini, la marrone Beatrice Pugliano e la nera Filippo Cantone, della categoria Esordienti, la nera Sofia Avanti e la gialla Stefano Parenti, della categoria Juniores. Le cinture blù Federico Miggiano, della categoria Ragazzi, la marrone Valentina Sciarini, della categoria Cadetti, e la nera Master Maurizio Miggiano del Deaishin, hanno conquistato l’ argento nel katà, mentre le cinture gialle Giulio Bonetti e Federico Comunetti hanno vinto il bronzo classificandosi terzi a pari merito nel katà.

Bronzo anche per la cintura marrone Lisa Carletti, della categoria Ragazzi, e anche per le verdi Giulia Perusin e Andrea Guerrina della categoria Esordienti. Terzo posto nel katà anche per la bianca Cadetti Ilaria Cenzon, e per la nera Francesco Piatti, che ha gareggiato sia nella categoria Junior che nella Senior.

Il maestro Flavia Uboldi spiega più in dettaglio le prove del katà: “Alcuni dello stile Shotokan richiedono delle abilità acrobatiche, precisione nelle tecniche in salto, e spesso occorre mantenere sempre le stesse posizioni basse fino al termine del loro svolgimento. Da parte nostra, ho notato nel complesso dei katà eseguiti correttamente, e preparo sempre gli atleti delle cinture colorate a svolgerne anche altri di livello superiore”. Nel kumitè, o combattimento regolamentato, Caterina Miggiano ha vinto l’argento e Lorenzo Guarnieri il bronzo, e il Sensei in rosa osserva con soddisfazione: “Nel Kumitè ho visto maggior sicurezza e incisività durante l’ esecuzione delle tecniche, allo scopo di ottenere il punto. Si combatte con le protezioni, tra le quali anche il caschetto, parapiedi e guantini, e il kumitè dei bambini, i quali devono ancora abituarsi meglio al clima gara, è più veloce e per loro è prematuro il concetto di tempo e distanza; ritengo che dovrebbero essere meno timorosi. I bambini e i karateka dalle cinture bianche e gialle erano molto emozionati, essendo per loro la prima competizione e per le nere, questo aspetto psicologico, è stato molto motivante”; poi evidenzia un altro fattore positivo: “I ragazzi sono migliorati molto sia nell’aspetto gara che in quello atletico, grazie alla loro diligenza e dedizione durante gli allenamenti”.

Uboldi conclude con una riflessione in merito al Karate sportivo, all’organizzazione, ai buoni risultati ottenuti, e fissa anche gli obiettivi principali: “Ottima, e in generale ho visto una grande professionalità sia nelle prove di katà che in quelle di kumitè. Attualmente il livello del Karate si sta evolvendo più in senso professionistico e occorrono sempre più doti dal punto di vista fisico, mentale e tecnico. Per la nostra società sono segni di gioia ed evoluzione, che vedono premiati i nostri lavori e ruoli da Maestri e da Istruttori. Miriamo ad essere selezionati per poter partecipare anche a delle competizioni internazionali, come Europei e Mondiali; a maggio si terrà a Ferrara l’Europeo per club”.

Nabil Morcos

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