Secondo il sempre ben informato Nicolò Schira che ha svelato l’anticipazione sul proprio sito personale, nella giornata di domani martedì 7 maggio avrà luogo il primo (ma forse già decisivo) incontro tra i vertici della Pro Patria (proprietà e gestione tecnica) e Riccardo Colombo. Il meeting servirà a mettere il punto sulla stagione sportiva appena conclusa e a gettare le basi per la prossima. Sensazioni? La chiara esigenza di Sandro Turotti è quella di anticipare i tempi mettendo la spunta blu sulla panchina. Il fagnanese è cresciuto molto durante l’annata dimostrando di essere un notevole lavoratore, un ottimo incassatore di critiche e una guida credibile. Non da ultimo, ha raggiunto per tempo l’obiettivo affidato (leggasi mantenimento della categoria). Al primo anno considerarlo scontato sarebbe un grave errore di valutazione. Basti pensare cosa hanno fatto (e quanto sono durati) allenatori più navigati in club a budget più cospicui. Solo nel Girone A ci sarebbe l’imbarazzo della scelta. Ragionamento utile a sottolineare come la società di via Cà Bianca abbia oggi come prima (ma ovviamente non unica) opzione il proseguimento del rapporto con il proprio ex capitano.
Dall’altra parte bisognerà capire se Colombo disponga di alternative (ma il mercato degli allenatori non è ancora partito), e se (e come) eventualmente lo staff verrà modificato (Beppe Le Noci potrebbe legittimamente ambire ad un upgrade). Da qui al raduno estivo intercorrono non meno di una settantina di giorni. E il presto non sempre si accompagna al bene. Ma sistemare la panca tigrotta a maggio rappresenterebbe un segnale forte. Anche per la proprietà (con Patrizia Testa tesa a garantire la continuità a dispetto o forse proprio in forza delle voci su un possibile riassetto societario) e per Turotti (chiamato all’ennesima mandrakata della sua ormai quasi novennale esperienza biancoblu).
Giovanni Castiglioni
