Al termine della stagione non può mancare il classico bilancio finale: classifica alla mano, riviviamo quello che è stato il Girone B di Serie D attraverso voti e giudizi delle “nostre” squadre protagoniste. A spiccare non può che essere la Varesina, che si è confermata certezza di categoria, mentre ben diverso è stato il percorso di Castellanzese e Legnano chiuso da una parte con il trionfo neroverde ai playout e dall’altra con la delusione lilla per una retrocessione amarissima.
Ecco il nostro Pagellone:

VARESINA 8.5

Di questa varesina si è detto di tutto e di più, con merito assoluto: come era “prevedibile” le Fenici hanno avuto un lievissimo calo nella seconda parte del campionato che ha impedito ai rossoblù di competere fino alla fine per un primo posto che sarebbe stato straordinario. La stagione della Varesina resta comunque da applausi perché i ragazzi di mister Spilli hanno saputo incantare con un gioco spumeggiante e un attacco devastante capace di mettere a segno 73 gol (ben 48, 12 a testa, per i “magnifici quattro” Marco Gasparri, Carlo Manicone, Marcelo Orellana Cruz e Vincenzo Vitale). Il quinto posto combattuto fino all’ultimo con l’Arconatese è valso lo storico traguardo dei playoff che sono stati a loro volta onorati in maniera splendida con l’impresa di Piacenza, salvo poi cedere al Desenzano in finale. A corredo di un gran cammino in campionato, negli occhi resta anche l’incredibile percorso in Coppa Italia chiuso solo in semifinale dal Follonica Gavorrano. Insomma, la Varesina quest’anno è diventata grande e ha posto le basi per diventare un’autentica realtà di Serie D: importante, già dalla prossima stagione, proseguire su questa linea. Adrenalinica

CASTELLANZESE 6

Sufficienza stiracchiata per la salvezza conquistata con la partita perfetta nel momento più delicato della stagione: il 5-0 al Legnano nel derby playout è un risultato “anomalo” per quella che è stata la stagione (anche a livello di statistiche i 36 gol fatti a fronte dei 51 subiti non si discostano troppo dal rapporto 34/50 dei lilla), ma il giusto premio per la perseveranza neroverde. Un’annata, come detto, vissuta tra tanti bassi e pochi alti: l’avvicendamento in panchina tra Scalise e Roncari non ha portato lo switch sperato, ma l’esperienza del tecnico entrante (che ha anche chiuso la sua carriera) ha fatto la differenza quando è servito. Arrancante

LEGNANO 3.5

Abbiamo più volte rivissuto la stagione paradossale (per non usare altri termini) del Legnano: tra cambio di proprietà, cinque avvicendamenti in panchina e un’infinità di calciatori cambiati è stato un miracolo che il gruppo squadra (cui vanno i complimenti da parte di tutti gli addetti ai lavori) sia riuscito ad evitare la retrocessione diretta arrivando ai playout. L’andamento dello spareggio salvezza riflette però quella che è stata la stagione e perdere in quel modo un derby così importante ha forse fatto ancor più male. La stagione del Legnano, che si era aperta con tre ottimi risultati nelle prime tre uscite (poi la debacle interna contro il Caravaggio con la sconfitta per 8-1 è forse stato il primo allarme), si chiude con una dolorosissima retrocessione e il futuro dei lilla è più incerto che mai. Un dramma per una società storica come il Legnano. Disastroso

TC

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