Il Varese ha chiuso il suo nuovo “anno zero” con il terzo posto finale e il record di punti (66) della storia recente: i biancorossi hanno poi chiuso la stagione con il ko nella semifinale playoff contro il Vado e la società non ha perso tempo iniziando già a gettare le basi per la prossima annata (che dovrà vedere il Varese competere per il salto in Serie C) con le nomini di Antonio Montanaro come DS e Roberto Floris come allenatore.
C’è però ancora una riga da tirare sulla stagione appena compiuta. Nel complesso il rendimento del Varese è stato ampiamente sufficiente, e il 7.5 di squadra va ora sviscerato, come sempre, attraverso il nostro Pagellone. Iniziamo quest’oggi con i voti e i giudizi a portieri e difensori; domani sarà la volta di centrocampisti e attaccanti, mentre il 26 maggio toccherà a staff e dirigenza.

STAFF

CORRADO COTTA 7.5

Diretto e schietto, qualità che non sempre vengono apprezzate. Una piccola, ma rumorosa, parte della tifoseria gli ha sempre dato contro ma lui non se n’è mai curato, togliendosi qualche sassolino solo a stagione finita. Aveva il compito di riformare il Varese e l’ha fatto, creando un bellissimo spogliatoio per poi lasciarlo con l’augurio che i semi piantati possano presto sbocciare. Secondo alcuni avrebbe dovuto vincere il campionato, secondo altri è un miracolo che la squadra sia arrivata terza: la verità sta nel fatto che il Varese è dove doveva essere (la classifica non mente mai) perché al netto delle potenzialità ha palesato anche evidenti limiti sbagliando sempre la gara che doveva essere decisiva (a Lavagna l’esempio più lampante). Sta di fatto che Cotta, comunque, saluta con il record di punti della storia recente biancorossa e lascia una struttura che è pronta per essere la base di qualcosa di importante. Rustico

MARIO FIORE 7

Al termine di una rifinitura in cui è stato protagonista in campo ci è “rimasto male” quando Cotta gli ha detto che non sarebbe stato nell’undici titolare. Questo simpatico siparietto fa capire tutto del viceallenatore biancorosso: la via di mezzo perfetta tra un tecnico “old school” e la nuova gioventù. Annata importante di crescita personale che lo potrà presto portare a tentare un’avventura in panchina con un ruolo da protagonista, a patto che non perda mai la sua verve. Entusiastico

PAOLO PACIAROTTI 7

La premessa è che bisogna sempre fare i conti con il materiale umano e, in una categoria come la Serie D, in cui il 90% delle squadre opta per un under tra i pali, il lavoro di un preparatore dei portieri è sempre più difficile. Cassano e Ferrari non sono stati perfetti ma, soprattutto con il secondo (che è diventato il titolare), il “Pacia” ha avuto tanta pazienza facendoli crescere da un punto di vista tecnico e mentale. In panchina, poi, il solito show con tanto di immancabile squalifica, ma in campo è stato davvero prezioso. Corroborante

LUIGI PASQUILLO e SIMONE BESTETTI 7

I motori della squadra, lo ribadiamo. Il Varese nella seconda parte del campionato è apparso tonico e performante, segno che la preparazione atletica è stata efficace. Non sono mancati gli infortuni, ma quasi tutti per cause “esterne” come distorsioni o contusioni. Preparatore atletico e fisioterapista sono due ruoli delicati in una squadra e i due giovani biancorossi hanno superato l’esame in maniera brillante; il cambio dello staff potrebbe non coinvolgerli direttamente visto che la dirigenza ha parecchia stima del loro operato. Motrici

DIRIGENZA

PAOLO GIRARDI 7.5

Si è presentato dicendo che il calcio non era il suo sport, ma in questo progetto ci ha messo anima e cuore diventandone il primo tifoso. Tanto di immateriale, ma anche tanto di materiale perché non ha mai esitato a mettere mano al portafoglio e, al termine della stagione, ha ribadito la volontà di restare alla guida del Varese rinforzando l’organigramma societario per far vivere ai biancorossi una stagione (la prossima) da protagonisti. Appassionante

ANTONIO ROSATI 7.5

In vista della nuova stagione è ufficialmente tornato a far parte del Varese, ma di fatto è sempre stato artefice della crescita biancorossa degli ultimi anni. Tra campo ed extra-campo non ha mai mancato di essere una presenza costante: tifoso sfegatato in tribuna ha dimostrato di avere a cuore questo progetto e vuole porre le basi per provare ad imbastire una cavalcata bis che possa riportare il Varese dove merita di stare. Le fondamenta sono state gettate, ora bisogna costruire. Le idee sono chiare. Determinato

DAVIDE RAINERI 7.5

Ha di fatto ricostruito una squadra da zero, fondendo al meglio esperienza, gioventù, qualità e quantità, soprattutto ridimensionando notevolmente la voce “spese” rispetto allo scorso anno. Lavoro che assume un valore in più considerando la turbolenta estate vissuta dal Varese a cavallo tra Eccellenza e Serie D. Presenza costante alle Bustecche, ha sempre svolto una funzione di collante prezioso per il gruppo e non ha mai smesso di adoperarsi per migliorare la rosa da mettere a disposizione di Cotta. Conoscenza calcistica incredibile cui il Varese ha attinto per mettere le basi di un futuro decisamente solido. Futuro di cui non farà parte, ma all’ex direttore sportivo biancorosso vanno solo gli applausi per il lavoro svolto. Encomiabile

VARESE IN CAMPO 7.5

La premessa di inizio anno era quella di riportare il Varese nella parte sinistra (possibilmente in alto) della classifica: missione riuscita. Se poi si analizzano le legittime velleità dei tifosi, allora si poteva e si doveva fare qualcosa in più (come ribadito anche da Rosati nella conferenza che di fatto ha chiuso la stagione biancorossa). Terzo posto finale, cui ha fatto seguito la sconfitta in semifinale playoff, ma il gruppo creatosi non è un aspetto da sottovalutare e, se coltivato nella maniera giusta (Alcione docet), potrà risultare la chiave vincente. Il Varese di quest’anno è mancato negli appuntamenti cruciali, ma ha comunque dato seguito ai buoni segnali visti nel girone d’andata disputando una stagione sicuramente positiva che pone interessanti basi per il futuro. Cambiamenti già in atto che dovranno portare a chiudere il campionato ben più in alto della terza piazza. Ambizioso

VARESE FUORI CAMPO 8.5

Il Centro Sportivo delle Bustecche è ormai prossimo all’inaugurazione e, grazie all’accordo stipulato con Massimo Foghinazzi, il Settore Giovanile biancorosso (reduce già di per sé da un’ottima annata) è pronto a spiccare il volo. A questo si affianca l’annosa questione stadio e la presa di posizione della società è stata particolarmente forte nei confronti del Comune: il Varese vuole il nuovo stadio ed è pronto a mettersi in gioco con Aurora Stadium per poter dar vita ad un progetto all’avanguardia. La ristrutturazione dell’organigramma di stampo professionistico per avvicinarsi sempre più al professionismo è l’ultima (in ordine cronologico) dichiarazione d’intenti. Il Varese è solido e ormai pronto al salto che, giocoforza, dovrà avvenire la prossima stagione. Lungimirante

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui