Chi ben comincia è a metà dell’opera e senza ombra di dubbio l’Angerese ha cominciato davvero bene. E presto. Ha fatto “scalpore” la scelta di ritrovarsi dal 5 agosto per iniziare la preparazione estiva, decisione che è subito parsa una bella e precisa dichiarazione d’intenti: “Ci siamo anche noi”. La società non ha fatto proclami, preferendo tenere un profilo basso concentrandosi sul lavoro quotidiano, e i primi frutti si stanno vedendo: 2-0 al Laveno in Coppa e un sonoro 4-0 al Caravate al debutto nel Girone X (in una giornata condizionata dal maltempo con ben cinque rinvii).

Risultati che non possono certo placare l’ambizione della piazza, ma che al tempo stesso non illudono i rossoblù: la stagione è solo all’inizio e la strada da fare, tutta in salita, è lunga. “Una rondine non fa primavera – conferma l’esterno offensivo classe ’95 Davide Belloni – ed è presto per delineare quello che sarà il campionato. Di certo posso dire che si sta creando un bel gruppo e i presupposti per far meglio dello scorso anno ci sono tutti”.

Subito in gol domenica: hai un obiettivo personale da inseguire?
“Non mi sono prefissato chissà quali traguardi: voglio godermi il cammino cercando di portare avanti la continuità realizzativa delle ultime stagioni. L’anno scorso ne ho fatti dieci, per cui diciamo che mi piacerebbe provare a ripetermi, o comunque viaggiare tra i cinque e i dieci”.

Come avete preso voi giocatori la scelta di iniziare la preparazione il 5 agosto?
“È stato strano, perché credo che nessuno in Seconda Categoria abbia mai iniziato così presto. Poi, in realtà, ci siamo trovati bene: abbiamo lavorato duramente fin dal primo giorno, con un gruppo davvero numeroso, e ogni giorno è andato meglio del precedente. Il mister? Ottimo rapporto con tutta la squadra: ci siamo già trovati bene quando è subentrato a febbraio e siamo felici che sia rimasto: la sua metodologia di lavoro funziona”.

Sei ad Angera ormai da qualche anno e, stagione dopo stagione, hai vissuto tutte le vicissitudini della squadra tra alti e bassi: quali sono gli obiettivi?
“Dopo nove anni posso dire di conoscere abbastanza bene campo, spogliatoio e ambiente (sorride, ndr). Va detto che per certi versi il gruppo è nuovo e dobbiamo ancora amalgamarci al meglio: ci stiamo conoscendo per capire il nostro reale potenziale e sicuramente abbiamo l’ambizione di far bene, ma sarà imperativo pensare una domenica alla volta”.

Prima hai detto che una rondine non fa primavera, ma di rondini ce ne sono già state due. Con tutte le attenuanti del caso, visto che era la partita prima dell’esordio e il Laveno che vedremo in campionato sarà molto diverso, quella vittoria in Coppa certifica una volta di più il vostro potenziale.
“Sicuramente è stata una buona prova da parte nostra, ma essendo una partita di fine agosto o inizio settembre va presa con le pinze: il Laveno è una grande squadra, davvero ben organizzata, e punterà al massimo. La Coppa? Non posso dire che è un nostro obiettivo, ma di certo vogliamo far bene in ogni frangente e ci impegneremo per portare avanti entrambe le competizioni”.

Che tipo di campionato ti aspetti?
“Bello e intrigante. Quest’anno più che mai ci sono tante squadre attrezzate per far bene e squadre come noi o il Gazzada, che hanno chiuso il campionato salvandosi in extremis, si sono rinforzate in maniera davvero interessante. Poi ci sono le solite habitué d’alta classifica, come il Bosto, e chi è retrocesso vorrà riconquistare la Prima Categoria: sarà davvero una bella stagione”.

Qual è il punto di forza dell’Angerese?
“Il sacrificio e il lavoro. Quest’anno la sensazione è che i nostri sforzi possano portare a buoni risultati, ma dipende tutto da noi: andiamo avanti con umiltà perseverando sulla nostra strada”.

Per chiudere, andiamo sui pronostici: come finirà Caravate – Union Tre Valli?
“2”.
Ceresium Bisustum – Aurora Induno?
“1”.
Cuassese – Bosto?
“Partita molto interessante perché la Cuassese è un’ottima squadra, ma dico 2”.
Don Bosco – Brebbia?
“X”.
Eagles Caronno – Buguggiate Caesar?
“1”.
Laveno Mombello – Gazzada Schianno? (ore 20.30)
“Bellissima sfida, da vedere. Dico 1”.
Valcuviana – Mercallo?
“2”.
Tocca alla tua: Jeraghese Angerese?
“Te lo dico domenica alle 17.30 (ride, ndr). Scherzi a parte reputo la Jeraghese un po’ un’incognita perché ha cambiato qualcosa: non so sinceramente cosa aspettarmi, anche se credo che sarà una partita fisica conoscendo quel campo”.

Matteo Carraro

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