Voghera, Asti, Lavagnese, Chieri, Folgore Caratese… Ricostruire la carriera di Claudio Poesio significa sconfinare in più province (e regioni) da una piazza di Serie D all’altra. In Eccellenza, lo avevamo già visto nella stagione 2021/22 alla Varesina, con cui realizzò il suo record personale di marcature. Con il suo gioco spiccatamente offensivo, il centrocampista classe ‘87 sa incidere sul risultato come un vero e proprio attaccante. L’ennesima conferma sono i dieci gol messi a segno da inizio anno con la maglia del Pavia, di cui ha sposato la causa quest’estate dopo l’esperienza nell’allora RG Ticino. In seconda posizione a braccetto con il Mariano, i blues sembrano più che mai determinati a realizzare un sogno coltivato ormai da tempo in tutta la città.
Partiamo dal momento vissuto dalla squadra. Dopo l’unico punto in tre partite (contro Sedriano, Caronnese e Rhodense del mese scorso), sono arrivate quattro vittorie consecutive che vi hanno piazzato in seconda posizione. Si può dire che quel leggero sbandamento sia ormai alle spalle?
“L’inizio di stagione non è mai facile. In una squadra con tanti giocatori serve sempre del tempo per conoscersi e per entrare nelle dinamiche del mister. Pian piano ci siamo messi a posto e ora possiamo dire di essere in un buon momento: arriviamo da quattro partite importanti che abbiamo giocato con cattiveria, determinazione e anche qualità, visto che abbiamo segnato parecchi gol”.
Parentesi Coppa: essere eliminati dal dischetto brucia forse di più. Come l’ha presa la squadra?
“Ci è spiaciuto essere usciti perché la Coppa, al pari del campionato, era un nostro obiettivo. Eravamo andati lì per vincere, ce la siamo sicuramente giocata, ma i rigori purtroppo sono una lotteria. La prima cosa che ci siamo detti nello spogliatoio è che questa sconfitta non deve farci perdere la concentrazione per il campionato, altrimenti rischieremmo di buttare all’aria anche quello. Ad ogni modo, essendo una squadra esperta e matura, già dal primo allenamento abbiamo archiviato la partita di mercoledì. Quel che è successo è successo e ora avremo due scontri diretti in cui ci giocheremo tanto, tutto, sia per noi che per la società. La Coppa è sfumata, ma in campionato possiamo ancora arrivare almeno ai playoff”.
Ora il calendario diventa più ostico: Ardor Lazzate, che ha un solo punto in meno di voi, e Solbiatese, con sette punti in più. Quanto potrebbero essere determinanti i prossimi otto giorni?
“Molto. Vero che siamo a novembre, ma la Solbiatese sta andando al massimo e proprio per questo non possiamo mollare. Se dovessimo fare un passo falso con l’Ardor Lazzate e loro dovessero vincere a Casteggio, ci ritroveremmo a -9 o -10 e a quel punto la classifica diventerebbe un problema. La partita di domenica per noi è come una finale: vincere è l’unico modo per recuperare terreno, sperando poi di fare il risultato con la Solbiatese”.
Pensi che sia possibile fermare questa loro fuga o quantomeno tenere il passo?
“Così come noi all’inizio abbiamo perso terreno con due pareggi in casa che avremmo potuto evitare, anche a loro come a qualsiasi altro potrebbe capitare qualche inghippo. Se invece continueranno a tenere questo ritmo, faranno più di cento punti e vinceranno senza problemi il campionato. Per quanto ci riguarda, parlando per l’esperienza mia e dei miei compagni, cercheremo di vincere più partite possibili. Se poi resteremo comunque dietro, gli stringeremo la mano e gli faremo i complimenti”.
E a proposito dei nerazzurri, al momento sono anche la squadra con la migliore differenza reti (+23), seguita subito dopo da voi (+16). I campionati,dopotutto, si vincono proprio così…
“Certo, di solito vince la squadra che ha la miglior difesa e che sa essere concreta davanti. La differenza reti è un dato importantissimo e proprio per quello dico sempre ai ragazzi che dobbiamo cercare di essere il più solidi e compatti possibile per non subire gol. È un compito che riguarda tutti, non solo la difesa, perché anche il centrocampo e l’attacco possono essere determinanti in un senso o nell’altro”.
Chiudiamo con una nota personale. Dopo due mesi di campionato, sei già a quota otto gol (più due in Coppa). Ci sveli la tua ricetta dell’eterna giovinezza?
“(ride, ndr) Diciamo che mi piace stare bene perché ho ancora tanta voglia di giocare, quindi curo molto ogni aspetto per farmi trovare al pieno della forma la domenica. La mia ricetta è questa, anche perché penso che più si vada avanti con l’età, più diventi importante stare attenti ai minimi dettagli. Per il momento sta girando tutto nel verso giusto e sto riuscendo ad aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi prefissati. Il gol più bello da settembre? Quello di domenica con la Vergiatese o col Robbio in rovesciata. Sono anche contento che siano stati tutti determinanti, visto che ogni volta che ho segnato sono arrivati i tre punti”.
E ora la nostra schedina. 1, X o 2 per Base 96-Rhodense? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Casteggio-Solbiatese? (domenica, ore 14:30)
“X, spero (ride, ndr)“.
Cinisello-Caronnese? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Ispra-Legnano? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Lentatese-Robbio Libertas? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Mariano-Saronno? (domenica, ore 14:30)
“X”.
Meda-Sedriano? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Pavia-Ardor Lazzate? (domenica, ore 14:30)
“1”.
Sestese-Vergiatese? (domenica, ore 14:30)
“2”.
Silvia Alabardi