
Fine dicembre: il consueto momento in cui si traccia una linea per valutare l’anno (o in questo caso, il girone di andata) che ci si sta per lasciare alle spalle. I primi quattro mesi della stagione 2024/25 di Eccellenza hanno rivelato molteplici sfaccettature, tra corazzate che non si sono smentite, new entry che hanno fatto parlare di sé e formazioni che non hanno soddisfatto le aspettative. Il tutto, sapendo che mancano diciassette giornate per provare a proseguire lungo il cammino tracciato o rimescolare le carte in tavola.
In attesa di scoprire cosa riserverà il futuro, intratteniamoci per il momento con la speciale pagella di metà anno della nostra redazione.

Solbiatese 9.5
Dodici vittorie, quattro pareggi e solamente una sconfitta. Miglior difesa con appena undici reti subite in diciassette giornate e secondo miglior attacco grazie alla versatilità dei suoi interpreti. Meritatamente in vetta al giro di boa, i nerazzurri – che hanno concluso l’anno con l’amaro in bocca di un pareggio evitabile – potrebbero però inaugurare il 2025 con il primo titolo stagionale, la Coppa Italia Lombardia, competizione nella quale hanno annientato uno dopo l’altro tutti gli avversari incontrati. I risultati ottenuti sono il riflesso di un gruppo costruito con criterio e con un obiettivo ben preciso in testa. Raccoglie i frutti del duro lavoro.
Mariano 9

La sconfitta all’ultima giornata nello scontro diretto contro il Pavia li fa scivolare in quarta posizione, dopo un girone di andata praticamente perfetto, sempre alle calcagna della capolista. Capolista che i gialloblù hanno anche avuto il piacere di battere, riuscendo in un’impresa rimasta preclusa a tutti gli altri. Neo-promossa rivelazione del girone, la formazione comasca è la prova lampante di quanto la coesione, la continuità e l’unione d’intenti possano fungere da motore di propulsione e rendere ancora più forte un gruppo pronto a sacrificarsi e al tempo stesso divertirsi. Sorprende e si sorprende.

Pavia 9
Una piazza che negli ultimi anni ha forse sofferto sotto il peso del proprio stesso nome, il Pavia, questa volta, sembra aver trovato la quadra giusta per protendersi verso quel traguardo tanto ambito dai tifosi e dall’intera città. I risultati parlano chiaro: undici vittorie (una in meno della capolista), cinque pareggi e una sola battuta d’arresto, per un totale di trentotto punti con cui, proprio all’ultima giornata, si è stabilita in seconda posizione. Storicamente tra le migliori difese del campionato, quest’anno vanta anche l’attacco più prolifico, per merito, tra gli altri, di un intramontabile Claudio Poesio, che con i suoi trentasette anni sta dominando la classifica dei marcatori. A caccia di un sogno.
Caronnese 9

Conclude l’anno con sei vittorie consecutive che la portano sul podio a braccetto con il Pavia, a cui ha inflitto l’unica sconfitta del girone di andata. Quasi perfetta tra le proprie mura, dove raccoglie ventiquattro dei ventisette punti a disposizione, la formazione rossoblù ha tutte le carte in regola per non accontentarsi della zona playoff. Sono solo due, infatti, i punti che la separano dalla vetta, che potrebbe contendersi con almeno altre tre squadre. Terza e ultima compagine ad aver perso solo una volta (nello scontro diretto con la Solbiatese) ha dalla sua parte una rosa completa e competitiva per provare a fare ritorno nella categoria da dove proviene. Il riflesso della perseveranza.

Rhodense 8.5
Estromessi quasi all’ultimo dalla zona playoff, passano la sosta natalizia in sesta posizione a una sola lunghezza di distanza dall’Ardor Lazzate. Gruppo cinico e compatto che ha saputo costringere al pari big quali Pavia e Solbiatese, potrebbe avere non pochi rimpianti per quelle due sconfitte nelle prime tre giornate che le hanno fatto perdere punti che ora sarebbero tornati comodi. Più volte menzionata dagli avversari come la squadra con il miglior gioco del girone, vanta un lungo elenco marcatori dove balza all’occhio l’importante contributo, oltre che degli attaccanti, anche di centrocampisti di qualità come Orlandi e Pedergnana. Si diverte e fa divertire.

Ardor Lazzate 7.5
Altra formazione costruita per lottare nei piani alti, con tredici punti nelle ultime cinque partite allunga sulle inseguitrici rimettendosi in pista dopo un periodo più magro con qualche passo falso come la sconfitta contro la Vergiatese o il pareggio contro l’Ispra. Particolarmente incisiva in trasferta, dimostra di sapersi adattare alle più svariate condizioni. In attacco, come l’anno scorso, è trascinata dal capocannoniere di casa Giangaspero, arrivato già in doppia cifra e seguito a stretto giro dal prezioso apporto della mediana. Imprevedibile negli scontri diretti, potrebbe bastarle molto poco per balzare nelle primissime posizioni. Alla ricerca di quel qualcosa in più.

Lentatese 7
Nota di merito alla formazione brianzola, tornata in Eccellenza dopo trent’anni, sotto una nuova guida tecnica, quella di mister Fossati, e con un gruppo quasi interamente rinnovato rispetto alla stagione della promozione. Appena fuori dalla zona playout con 19 punti, i rossoblù hanno difeso con i denti la posizione tornando alla vittoria all’ultima giornata contro la Sestese, dopo un tour de force che li aveva visti affrontare tre delle prime della classe nello sprint finale. Più forti tra le proprie mura che fuori casa, dovranno come minimo dare continuità a quanto fatto finora per raggiungere quei 40 punti che dovrebbero assicurare la salvezza diretta. Ci mette il cuore.
Cinisello 6.5
Altra formazione promossa in Eccellenza per la prima volta nella sua storia, nelle ultime tre giornate ha inanellato una striscia di risultati più che positivi, costringendo Ardor Lazzate e Solbiatese al pareggio e tornando alla vittoria contro il Casteggio. Sarà anche vero che non segna molto (solo 15 i gol all’attivo), ma la difesa (solo 18 i gol al passivo) non ha niente da invidiare alle migliori corazzate del girone. Squadra rognosa che sa come mettere i bastoni tra le ruote, cercherà di dare continuità a questo momento di crescita per ripresentarsi nel nuovo anno con una marcia in più. Si difende in tutti i sensi.

Meda 6.5
Termina il girone di andata nella metà di sinistra della classifica, posizione che comunque non basta a dormire sonni tranquilli visto che la zona playout si trova solo due punti più in basso. Eppure, il bottino di 21 punti può considerarsi in linea con le aspirazioni di una squadra che rispetto alla passata stagione, e in particolare allo scorso girone di andata, ha fatto passi da gigante, consolidando e rafforzando la propria presenza nella categoria. Nota stonata: l’ultimo mese di magra, con appena una vittoria nelle ultime sei giornate. Compie il suo dovere.

Saronno 6
Un avvio a punteggio pieno, poi un calo, la scossa del cambio di panchina, una lenta ma costante ripresa e un altro crollo finale: sul tabellone si trova affianco al numero 7, esattamente come il numero di sconfitte (troppe per un club che non si poneva limiti) e anche come i (tanti) punti di distanza dalla zona playoff. Se il girone di ritorno è un altro campionato, gli Amaretti avranno bisogno di un nuovo piglio per rimettersi in carreggiata e dare il là alla corsa verso il quinto posto. Il punto di forza da cui partire? Nelle diciassette partite finora disputate, solo una volta non sono andati a segno. In equilibrio instabile.
Sedriano 6
Sufficienza piena per un’altra neopromossa – ripescata dopo i playoff di Promozione – che si è affacciata per la prima volta in Eccellenza sessant’anni dopo la sua fondazione. Guidata dal riconfermato mister Robecchi, la formazione milanese, ai nastri di partenza con l’obiettivo di mantenere la categoria, ha fatto quel che doveva fare, chiudendo in tredicesima posizione con 19 punti. Il margine di rischio, nell’affollata zona playout, resta comunque alto e nel girone di ritorno dovrà contendersi la salvezza diretta con almeno altre otto squadre. Pronta a sgomitare.

Vergiatese 6
Il 2024 dei galletti non si è concluso nel migliore dei modi: solo due i punti racimolati nelle ultime sei giornate, che si aggiungono ai diciotto realizzati nelle altre undici, per un totale di 20 che li colloca in nona posizione. In una classifica letteralmente spaccata a metà, il gap dal sesto o anche solo dal settimo posto sembra ormai troppo ampio per poter sperare in qualcosa di più della lotta per una salvezza tranquilla, che dopotutto è sempre stato l’obiettivo dichiarato sin da inizio stagione. Luci e ombre.

Casteggio 6
Al secondo anno in Eccellenza, i pavesi sono un’altra delle formazioni a rischio che proveranno a prendere distanze dalle sabbie mobili degli ultimi nove/dieci posti. In difficoltà lontano da casa, i gialloblù sono l’unica squadra del girone ad aver inflitto e incassato allo stesso tempo un 5-0, rispettivamente contro Legnano e Pavia. A quota 19 punti a braccetto con Cinisello, Lentatese e Sedriano, nella seconda metà di stagione dovranno vedersela con più di una diretta concorrente. Prova a dire la sua.

Ispra 5.5
Il salto dalla Promozione all’Eccellenza chiede sempre un dazio da pagare. Ne sanno qualcosa i nerazzurri, apparsi in difficoltà non solo contro le squadre più attrezzate ma anche contro avversari nelle loro stesse condizioni e teoricamente più abbordabili. Le ultime sei giornate senza punti li hanno fatti scivolare in quindicesima posizione. Per il girone di ritorno, possono solo sperare che la cura Ferrero (subentrato a Raza a una settimana dal termine) possa sortire qualche effetto. Il cambio di categoria si fa sentire.

Legnano 5
Dalla retrocessione dalla D al rischio di retrocessione anche dall’Eccellenza: perdere due categorie in due anni sarebbe un colpo troppo duro per la tifoseria, che negli ultimi mesi ha assistito inerme agli stravolgimenti che hanno drasticamente ridimensionato le ambizioni e aspettative del loro club. Partiti decisamente con il piede sbagliato, i Lilla in qualche modo sono riusciti a raddrizzare la prima metà di stagione, realizzando nelle ultime tre giornate 7 dei 14 punti totali. Ora nell’ultimo posto dei playout, dovranno tenere sott’occhio la forbice di punti per provare a restare aggrappati alla categoria. Partenza da dimenticare, reazione inaspettata.
Robbio Libertas 5
Il primo punto di questa new entry è arrivato alla settima giornata, la prima vittoria alla decima, la seconda – e anche ultima – alla dodicesima, fondamentale per scollarsi da quell’ultima posizione occupata per gran parte del girone di andata. I sei punti dalla terzultima potrebbero rivelarsi un distacco incolmabile, a meno che i pavesi non sfruttino al meglio gli scontri diretti. Anno nuovo, vita nuova… ma le speranze potrebbero restare appese a un filo. In pasto ai leoni, ma non molla.

Sestese 4.5
Quattro vittorie, tre pareggi e dieci sconfitte: non sono questi i numeri di una squadra costruita per puntare verso ben altri obiettivi. Dopo i primi nove punti delle prime quattro giornate, il campionato dei biancoazzurri ha preso una piega inaspettata, che lentamente ma inesorabilmente li ha fatti precipitare in zona playout. Troppo sporadici i risultati positivi (come le X contro Caronnese, Ardor Lazzate e Solbiatese); troppo frequenti, invece, le cadute contro squadre tecnicamente meno attrezzate. Se il cambio alla guida tecnica non ha segnato una svolta, da gennaio i biancoazzurri avranno bisogno di una marcia in più per non ripetere l’epilogo di due stagioni fa. Non trova la sua strada.

Base 96 Seveso 4.5
La Base 96 della scorsa stagione ci aveva abituati a colpi di scena e prestazioni frizzanti in grado di mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Un anno dopo, la situazione è molto diversa: una vittoria, tre pareggi e tredici sconfitte che condannano i rossoblù all’ultima posizione con un magro bottino di sei punti. La retrocessione diretta, anche in questo caso, è uno scenario altamente probabile; per evitarlo, servirebbe una vera e propria inversione di tendenza o forse un vero e proprio miracolo sportivo, dato che la zona playout dista otto punti e nessun avversario vorrà cadere in picchiata. Arranca al buio.
Silvia Alabardi