Doveva solo vincere la Pallacanestro Varese e così ha fatto, superando per 89-86 la GeVi Napoli. I biancorossi conquistano due punti fondamentali nella corsa salvezza al termine di una partita che, come ormai di consueto, ha visto il solito pesante calo nel terzo quarto che ha permesso ha Napoli di tornare in partita dopo aver chiuso avanti di 10 il primo tempo sul 49-39.

La seconda frazione di partita passata punto a punto ha quasi permesso a Napoli di vincere anche in virtù di una gestione quantomeno a dir poco rivedibile degli ultimi 2 minuti di Varese. Torna a farsi pesantissimo il parziale a rimbalzo a favore degli avversari per una Varese che concede 46 rimbalzi di cui 17 offensivi.

Nonostante tutto, però, l’importante era solo vincere per la Openjobmetis che ora tira un bel sospiro di sollievo tornando a +4 su Cremona e scappando a +6 su Napoli in classifica, per la soddisfazione di coach Mandole: “E’ stata una partita con un livello di pressione e nervosismo altissimi. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, nel secondo abbiamo fatto tantissimi falli, siamo sembrati stanchissimi ad un certo punto e loro hanno usato questa stanchezza per tornare in partita. Alviti è stato preziosissimo nel finale, Hands ha fatto la partita che noi crediamo possa sempre fare e Librizzi ha fatto 25′ ottimi. La cosa più importante era vincere, non potevamo fare altro e sono contentissimo per i ragazzi. Non è stata una settimana facile e non era semplice vincere oggi contro un’avversaria a caccia di punti”.

IL PERCHE’ DELLE DUE RIMESSE NELLA META’ CAMPO AVVERSARIA: “Se tu fai rimessa nella tua metà campo e perdi palla loro sono molto più vicini a poter segnare. Poi a posteriori si può valutare tutto”.

LA SQUADRA TORNATA NUOVAMENTE A SOFFRIRE MOLTO A RIMBALZO: “Abbiamo sofferto tantissimo a rimbalzo, loro hanno Bentil da 4 che ha molta fisicità e questo ci ha messo in difficoltà. Al di là di tutto oggi, però, avevamo la responsabilità di vincere, a differenza del match con Milano e non abbiamo fallito”.

LA SCELTA DI NON FARE FALLO NELL’ULTIMA AZIONE: “La scelta era cambiare di su tutti i pick’n’roll e non lasciargli tiri aperti. Alla fine è come il discorso della rimessa, uno può anche decidere di fare fallo ma se poi subisci canestro lo stesso ed in più magari gli lasci un libero?”

SUI FISCHI ALLA SUA PRESENTAZIONE: “Sono normali, i tifosi non fischiano a me come persona ma ai nostri risultati. Io non posso pensare che i tifosi siano contenti per la nostra situazione ed anche se fischiano non cambia nulla perché sia con Milano che stasera abbiamo vinto. Io faccio il mio lavoro e i tifosi tifano. ripeto, si fischiano i risultati, perché quando le cose vanno bene nessuno fischia. Tantissima gente guarda come lavoriamo in settimana e mi conosce come persona e mi manifesta affetto e questa è la cosa più importante, chi vede solo i risultati, pensa vada tutto male e fischia. Alla fine dobbiamo lavorare, queste sono le regole del gioco. E’ un diritto dei tifosi fischiare”.

SULLA PARTITA DI BRADFORD: “Siamo contenti, porta alla squadra verticalità. Dobbiamo metterlo di più all’interno del gioco però sono contento per il suo atteggiamento”.

Deluso, invece, Giorgio Valli, coach della GeVi che commenta così la sconfitta dei suoi ragazzi: “Le partite salvezza sono così e si decidono su episodi. Sbagliare 8 liberi ha fatto la differenza, nel primo tempo abbiamo perso troppi palloni, tenendo troppo il gioco statico e la palla in mano. Nel secondo tempo siamo andati meglio, poi la partita è cambiata su alcuni episodi ma per essere immuni da queste situazioni dovevamo fare meglio nel primo tempo. Tenere l’1vs1 di Varese è molto difficile e faccio i complimenti a coach Mandole per come li fa giocare”.

Alessandro Burin

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