
Ingiustificabile. Questo è stato il crollo della Pallacanestro Varese che costa la sconfitta a Pistoia per 111-96. Una partita che i biancorossi buttano letteralmente al vento con un secondo tempo incommentabile per la pochezza che ha dimostrato la squadra biancorossa in campo.
In particolare è ancora una volta questo maledetto, per la OJM, terzo quarto, a fare la differenza, in una partita che Varese aveva saldamente in mano all’intervallo sul 45-59. I ragazzi di coach Mandole subiscono 36 punti nel solo terzo periodo dove per trovare il primo canestro dal campo ci vogliono circa 8′, un dramma in tutti i sensi che porta la partita nelle mani di Pistoia e che ci rimarrà fino alla fine.
Un tracollo che costa anche la differenza canestri rispetto all’andata (vittoria per 102-95 di Varese) e che consegna ancora una volta una Varese masochista che butta nel terzo quarto quanto di buono fatto nei primi 20′ e che deve far capire che la corsa salvezza è tutt’altro che chiusa, a maggior ragione per una squadra incapace di imparare dai propri errori come la Varese di oggi.
“Non c’è molto da dire quando prendi 66 punti nel secondo tempo: è impossibile competere così. Dopo aver controllato la partita nel primo tempo, nella ripresa abbiamo completamente sbagliato il modo in cui giocare per portare a casa i due punti. Quando l’inerzia è passata a Pistoia tutto è diventato più difficile. Complimenti a loro per la vittoria”, il commento di coach Mandole in conferenza stampa.
LA DIFFERENZA A RIMBALZO (38 per Pistoia, 24 per Varese): “Con l’energia del secondo tempo Pistoia ha ribaltato anche questa statistica rispetto al primo tempo. Non siamo stati in grado di pareggiare la loro energia ma questa è una cosa che non può succedere per una squadra come Varese”.
Alessandro Burin