È fatta. Il Lecce è riuscito ad accaparrarsi Daniele Corti. Molto più di un centrocampista per il Varese. Segnale inequivocabile, la sua assenza all’allenamento di oggi per “febbre”.
In questi lunghi anni, il canturino classe 1980 è approdato sotto il Sacro Monte nell’estate del 2009 quando il club si preparava a disputare il campionato di Prima Divisione dopo la promozione alla guida di Sannino, Corti ha macinato chilometri incalcolabili sul campo dando tutto se stesso alla maglia conquistandosi le attenzioni di tanti club. Finora il Varese aveva sempre detto “no”, ma in questo caso è stato il giocatore ad accettare l’offerta del Lecce, squadra di Prima Divisione alla ricerca della Serie B con 8 punti di distanza dalla capolista Perugia.
Corti si è guadagnato il titolo di vice capitano: in assenza di Neto in campo, è sempre stato lui il punto di riferimento. Dopo tanti anni, in scadenza di contratto, ha deciso di cambiare avendo chiuso il cerchio. Il suo primo gol in Serie B realizzato a Siena valso il pareggio è stato il coronamento del suo percorso. Quest’anno il giocatore è partito dalla panchina per poi guadagnarsi sul campo la stima dell’ex tecnico Sottili che lo ha considerato primo sostituto dei due difensori centrali. Gautieri lo ha impiegato nel centrocampo a tre e anche in questo caso Corti ha dimostrato tutto il suo valore. Questo la dice lunga sulla sua importanza in rosa. Perché allora il Varese lo ha lasciato andare? Per evitare di perderlo a giugno. Milanese ha sempre affermato di voler rispettare le richieste di giocatori come lui e come Neto che a Varese lasceranno per sempre il cuore.
Il trasferimento di Corti al Lecce avverrà entro breve considerato il bisogno di un giocatore come lui nella squadra che al momento ha solo due centrocampisti centrali: la trattativa è chiusa e manca solo la firma. E Neto? Il Varese ha in programma all’inizio della prossima settimana un incontro con il club salentino per approfondire il discorso già intavolato. Anche se un attaccante non è al momento una priorità del club, il Lecce aveva già contattato l’attaccante classe ’79. Quest’anno Neto ha disputato un campionato al quale nessuno era abituato. Ha trovato solo un gol ed è partito molto spesso dalla panchina.
Da Lecce inoltre smentiscono la voce circolata in merito ad un rientro in squadra di Falcone, arrivato a Varese nell’ultimo giorno di mercato con lo scambio con Ferreira Pinto. Il giocatore si trova bene nel 4-3-3 di Gautieri e la società biancorossa ha il diritto di riscatto, dunque finirà la stagione a Masnago.
Non si è ancora sbloccata la situazione di Lazaar. Il terzino sinistro è stato apprezzato da Torino e Parma, e il Palermo ha provato ad accaparrarselo. Milanese è stato chiaro: andrà via solo con una contropartita cash nelle casse del Varese. Nelle ultime ore è emerso l’interesse concreto del Livorno. La squadra non naviga in buone acque in Serie A, ma per Lazaar si tratterebbe di una vera e propria occasione per realizzare il suo sogno: giocare nella massima serie.
Di sicuro le operazioni in uscita permetteranno al Varese di anticipare i movimenti in entrata. Di esterni ne arriveranno due. Uno è Oduamadi in prestito dal Milan, l’altro potrebbe essere uno tra Di Roberto del Cittadella e Piccolo del Lanciano. Dell’ex squadra di Gautieri piace anche Falcinelli. 

Elisa Cascioli