Le cifre parlano di 8,8 punti a partita col 47% da 2 e il 31% 3 con 2,6 assist a gara. Cifre accettabili, ma che per Paolo Lombardi rispecchiano un’annata non certo positiva così come lo è stato per la sua squadra.

Per fortuna questa bislacca stagione è finita in maniera positiva.
“Già. Siamo riusciti a raddrizzare una stagione che era nata molto male. Bravi a chiuderla senza affrontare il rischioso purgatorio dei playout”.
Qual è la spiegazione tra la Robur vista nella prima parte di stagione e quella vista sotto Piazza?
“A mio parere il problema è che tutto è nato dall’infortunio di Realini. Con lui in campo avevamo trovato i nostri equilibri che, in un momento, si sono spezzati senza possibilità di rimedio. Da lì non siamo stati capaci di rimettere insieme i cocci. Il cambio di allenatore è servito per darci nuovo entusiasmo e per ripartire da zero”.
Come valuti la tua stagione?
“All’inizio sono stato un po’ discontinuo. Non sono affatto partito bene, anzi possiamo dire che la mia annata è andata di pari passo con quella della squadra: dopo il cambio sono riuscito a rimettere in riga anche le mie prestazioni”.
Il tuo contratto finisce al termine di questa stagione. I tuoi desideri?
“Spero di rimanere in Robur e, anzi, ti dirò che la mia aspirazione è quella di poter chiudere la carriera con questa maglia”.

Matteo Gallo