
Il karate come sport ma anche come scuola di vita. All’Impero del Sole di Saronno l’imprinting dei Meastri è molto forte, tanto che negli ultimi mesi molti sono stati i successi di questa scuola di arti marziali. Andiamo allora a scoprirla con il Maestro Bortesi.
Maestro Bortesi, voi dell’Impero del Sole, quali gare avete disputato nella passata stagione?
“L’anno scorso abbiamo partecipato a dodici gare, a livello regionale, nazionale e internazionale. In generale, abbiamo conquistato molte medaglie d’oro”.
In cosa siete specializzati?
“Siamo specializzati nel kumitè, cioè il combattimento regolamentato, disciplina in cui, complessivamente, abbiamo ottenuto il maggior numero di vittorie. Abbiamo karateka agonisti di tutte le età, dai bambini fino ai ragazzi di vent’anni, che conquistano medaglie nel kumitè.
Portiamo in gara anche il katà, ovvero le forme. Per quanto riguarda il kumitè, per i bambini di sei anni è previsto il ‘percorso palloncino’, una proposta ludica propedeutica al combattimento regolamentato. Nel caso del katà, invece, non è previsto alcun percorso propedeutico: i bambini, a partire dai sei anni, gareggiano direttamente nelle forme”.
Come concepite il kumitè sportivo?
“Per noi è una vera preparazione atletica dei gesti tecnici. Ci alleniamo anche con il campione olimpico di kumitè Luigi Busà e con il campione europeo di karate Matteo Avanzini. I nostri agonisti si allenano complessivamente quattro volte alla settimana”.
Qual è il suo giudizio in merito alle vostre gare di katà?
“Prima di affrontare le prove di katà o forme, nella nostra scuola è previsto un percorso di preparazione atletica mirato alla ripetizione dei gesti tecnici, allo scopo di affinarli e portarli il più possibile alla perfezione”.
In passato lei ha partecipato a gare di karate?
“Sì, prima del mio diciottesimo compleanno. Poi ho dovuto fermarmi a causa di un infortunio. Nel 2009 ho vinto alcune medaglie in competizioni nazionali, come la Coppa Italia e i Campionati Italiani. Gran parte del merito lo attribuisco agli insegnamenti ricevuti dal Maestro Massimo Della Patrona, cintura nera settimo dan, Presidente dell’Impero del Sole. Mentre io insegno qui a Saronno, il Sensei Della Patrona opera nella nostra sede di Rho. Nel giugno 2025 ho conseguito il quinto dan di cintura nera, e alcuni miei allievi hanno ottenuto la qualifica di ‘Allenatori’ di karate. Per la nostra realtà è motivo di grande orgoglio”.
Cosa vi ha insegnato il Maestro Della Patrona riguardo al karate sportivo?
“A livello societario, abbiamo cominciato a partecipare alle prime gare tra il 2007 e il 2008. Da allora, molte cose sono cambiate e si sono evolute. Il Sensei Massimo ci ha trasmesso l’importanza dell’allenamento e della preparazione atletica nel karate agonistico: sono due elementi fondamentali che, in questa celebre arte marziale giapponese, permettono di raggiungere traguardi importanti”.
Cosa pensa delle vostre gare internazionali?
“Lo scorso anno a gennaio siamo stati a Lustenau, in Austria, e il 24 gennaio di quest’anno abbiamo partecipato al Campionato di Hard. In entrambe le competizioni abbiamo gareggiato sia nel kumitè sia nel katà. Spesso, in queste occasioni, noto che i miei karateka si intimoriscono quando vengono chiamati sul tatami in inglese. I consigli che do loro sono di godersi queste esperienze, ragionare con la mente e mettere in pratica ciò che facciamo in palestra. Credo sempre che abbiano le potenzialità per raggiungere alti livelli”.
Obiettivi futuri?
“Disputare le prossime quindici gare in programma e consolidare ulteriormente le nostre prestazioni e performance”.
Nabil Morcos