
Quattro vittorie nelle prime cinque giornate, quattro sconfitte nelle successive cinque. Par condicio. Tradotto? Il Varese è dove merita di stare. Aspetto sottolineato da Andrea Ciceri in conferenza stampa post-Asti, attento anche a evidenziare come l’attuale trend biancorosso non sia giustificabile in alcun modo. In altri termini, se a inizio campionato il Varese ha fatto il suo (vincere), in un ottobre nerissimo ha fatto l’esatto opposto e la fredda attualità parla di una squadra smarrita dal punto di vista del carattere, della solidità, della fiducia, della capacità di fare gol e, conseguentemente, di portare a casa il risultato. L’attuale quinto posto non deve ingannare: in primis perché le tre davanti stanno scappando, ma soprattutto perché la classifica è cortissima e il rischio di farsi trascinare in basso è più forte che mai. A meno che la squadra non reagisca sul campo, come fatto timidamente solo contro la NovaRomentin.
Tommaso Tentoni, facendosi portavoce della squadra, ha ribadito con forza che le parole non servono a nulla: contano i fatti. L’augurio, tuttavia, è che queste stesse parole (così come quelle pronunciate da capitan Bruzzone a fine partita) possano tradursi concretamente in risultati sul campo, a livello di atteggiamento, di attenzione e di sana rabbia agonistica. Aspetti drammaticamente mancati domenica contro un modesto Asti che non ha rubato nulla. I tre cambi all’intervallo rappresentano anche un’implicita ammissione di colpe da parte dell’allenatore (evidentemente l’undici titolare non era dei più adatti ad affrontare quella specifica partita), per quanto l’evidente miglioramento della ripresa, figlio anche dell’andamento del match e di un avversario rintanato a difendere il vantaggio, non sia bastato a raddrizzare la gara.
Va da sé che contro il Gozzano servirà ben altro. I piemontesi sono una squadra prevedibile nella propria imprevedibilità: un progetto che si rinnova costantemente puntando sui giovani è portato per natura a soffrire a inizio campionato per poi emergere a stagione in corso (esattamente come avvenuto lo scorso anno). Di certo ci si poteva aspettare qualcosa in più degli 8 punti attuali, ma mister Lunardon è un tecnico che sa caricare le sue squadre nei big match: lo testimoniano i precedenti con il Varese (feeling positivo per il tecnico che, nella stagione 2022/23 avrebbe dovuto sedersi sulla panchina biancorossa) e, soprattutto, il 3-0 di due settimane fa contro il suo ex Ligorna. E, un Varese di questo tipo, è una preda “facile” da azzannare.
I biancorossi, comunque, devono guardare a sé stessi. La squadra è stata convocata quest’oggi alle Bustecche in anticipo rispetto alla consueta tabella di marcia e, prima di far spazio all’allenamento (diviso tra video-analisi e parte atletica sul campo in terra, non sul sintetico), la società ha alzato la voce nei confronti del gruppo. La dirigenza pretende una scossa: per quanto difficile (utopistico secondo alcuni commenti social), il Varese ha il dovere di restare in un campionato che il Ligorna ha provato a riaprire superando il Vado. Chiaro, però, che la squadra di Ciceri non può più sbagliare: sette partite da qui a Natale per riscattarsi.
A referto
In vista di Gozzano-Varese non ci sono squalificati da segnalare. Il Giudice Sportivo ha comunque notificato le ammonizioni biancorosse di Costante e Donarini, che si aggiungono a quelle di Berbenni, Bugli, Qeros, De Ponti, Guerini, Malinverno e mister Ciceri. Quota due gialli per Romero, Palesi e Bertoni.
Up&down: la fotografia del campionato
E pur non si muove. La prima sconfitta stagionale della corazzata Vado contro il Ligorna ha “compattato” il terzetto di testa (rammarico Chisola per la sconfitta della scorsa giornata). Alle loro spalle s’inizia a scavare un solco importante prima di trovare il treno playoff che vede al momento sette squadre in appena due punti; graduatoria compatta anche in coda con otto protagoniste racchiuse in tre lunghezze.
Di seguito la fotografia dell’attuale classifica:
1. Vado (25) – Una sconfitta sul campo del Ligorna ci può stare. Il dubbio sta in come reagirà la squadra (=)
2. Chisola (23) – Perdere in casa con l’Imperia mina qualche certezza, vincere in trasferta a Saluzzo fortifica il gruppo. I torinesi si godono la tripletta di Rastrelli nel 2-3 che porta a -2 dalla vetta (=)
3. Ligorna (21) – Dal punto più basso (3-0 a Gozzano) al punto più alto della stagione: il Ligorna è della partita (=)
4. Valenzana Mado (16) – Lo diciamo da tempo: attenzione a questa realtà. Pareggio strappato a Sestri Levante con cuore e merito all’88’ che porta i rossoblù sempre più su (UP)
5. Varese (16) – L’Asti fa la voce grossa all’Ossola: arrestare la caduta prima che sia troppo tardi (DOWN)
6. Sestri Levante (15) – Pareggio casalingo che permette ai Corsari di fare un piccolo balzo in classifica (UP)
7. Asti (15) – Galletti animali da trasferta, l’Ossola lo conferma: vittoria di prestigio che può far svoltare la stagione (UP)
8. Biellese (15) – Secondo ko consecutivo: il momento difficile della stagione è arrivato (DOWN)
9. Saluzzo (14) – L’altalena granata questa volta va in basso: il Chisola ne approfitta e porta via tre punti (DOWN)
10. Lavagnese (14) – L’Imperia è in ascesa, la Lavagnese non se ne cura: vince e sale sul treno playoff (=)
11. Celle Varazze (11) – Il 3-1 sulla Biellese è il risultato che può dare la giusta scossa alla stagione (UP)
12. Derthona (11) – Dopo il blitz di Biella, i Leoni si arrendono alla Cairese: non ci siamo (DOWN)
13. Sanremese (10) – Vittoria dal peso specifico enorme: tre punti e sorpasso sulla NovaRomentin (UP)
14. NovaRomentin (9) – Piemontesi in ginocchio a Sanremo: era una partita da vincere (DOWN)
15. Cairese (9) – Primo squillo per l’ex Varese Roberto Floris che sbanca Tortona, campo amarissimo lo scorso anno in biancorosso: vittoria che può far ripartire i liguri (UP)
16. Gozzano (8) – Gozzano altalenante: inspiegabile come a un 3-0 sul Ligorna segua un ko contro il Club Milano. Domenica ci sarà il Varese: Lunardon ha un conto aperto anche con i biancorossi (DOWN)
17. Club Milano (8) – Dopo cinque sconfitte consecutive ecco la scossa: vittoria nello scontro diretto sul Gozzano (UP)
18. Imperia (8) – I nerazzurri tornano a perdere, ma lo fanno lottando fino all’ultimo contro la Lavagnese. E la bagarre salvezza è più accesa che mai (UP)
Matteo Carraro

























