
Cinque vittorie consecutive e la vetta condivisa con il Buguggiate: il Bosto sta vivendo un magic moment nel Girone X di Seconda Categoria e il cambio di passo maturato dopo le due sconfitte di inizio ottobre è sotto gli occhi di tutti. I gialloblù non solo hanno trovato continuità di rendimento, ma soprattutto la giusta alchimia in campo, un’efficacia offensiva clamorosa e un’invidiabile solidità difensiva.
Aspetti che si traducono nei numeri: 16 gol segnati e appena uno subito nelle ultime cinque partite. Tommaso Piatti non poteva che essere tra i protagonisti (con quattro gol), anche se il centrocampista classe ’96 puntualizza subito come i meriti vadano condivisi con compagni, staff e società, tutti indispensabili per consentire al Bosto di stare in alto.
In ogni caso, Piatti incarna l’identikit del veterano e rappresenta il trait d’union perfetto tra esperienza e gioventù. Proprio ciò che ha permesso al Bosto di fare la differenza e, ad esempio, vincere domenica sul campo della Valcuviana. “È stata una partita tosta soprattutto da un punto di vista fisico – analizza il giocatore gialloblù –: loro hanno individualità fuori categoria, soprattutto là davanti, e una squadra molto valida. Non era scontato vincere, ma il nostro successo è assolutamente meritato perché abbiamo dimostrato di essere all’altezza”.
Primo posto, ma classifica cortissima: che campionato stiamo vivendo?
“La classifica non la guardo, altrimenti mi tirano le orecchie (ride, ndr). Anche perché, a maggior ragione a novembre, vale il giusto: è un campionato combattutissimo, tutte le squadre sono lì, e basta un attimo per precipitare in classifica ritrovandosi improvvisamente fuori dalla zona playoff e pericolosamente vicini ai playout. Bisogna stare sempre sul pezzo”.
Numeri alla mano, il Bosto è forse la squadra più in forma del momento. Cos’è cambiato dopo le due sconfitte contro Caravate e Eagles Caronno?
“Abbiamo vissuto un avvio complicato anche prima di quelle due partite. A inizio campionato non sono arrivati i punti che avremmo meritato, come ad esempio contro Casbeno e Malnatese quando ci siamo fatti raggiungere nel finale. Contro il Caravate, ad esempio, abbiamo meritato di perdere, ma quelle due sconfitte nello specifico sono state importanti perché ci hanno fatto capire il livello del campionato: ogni giornata bisogna scendere in campo dando il 110%. Da qui è partito il filotto di vittorie”.
State segnando molto e chi vi affronta, al di là del risultato, dice che è bello giocare contro di voi.
“Siamo una squadra offensiva, ma capace di difendere bene: ci piace attaccare e abbiamo trovato una conformazione tattica che funziona ed esalta giocatori offensivi di qualità come Carabelli. Ammetto che siamo una squadra divertente e prendo volentieri il complimento”.
Il talento giovanile al Bosto non manca; quest’anno, però, si è puntato anche su qualità ed esperienza.
“Fin dalla nascita della Prima Squadra il Bosto ha sempre avuto un’età media bassa. Il talento non è mai mancato, e non ci manca nemmeno ora, ma quest’anno più che mai, vedendo la tipologia del campionato, servivano elementi d’esperienza. I giovani vanno gestiti e guidati correttamente: questa è una chiave indispensabile per fare bene e restare costanti”.
Prossimo trittico in vista: Cuassese, Buguggiate e Tre Valli, sfide di livello assoluto. Come lo affrontate?
“Sapevamo che novembre sarebbe stato un mese tostissimo. Siamo partiti bene vincendo con Varano Borghi e Valcuviana, ma dobbiamo restare concentrati perché basta davvero un attimo per perdere posizioni. Ci approcceremo alle prossime sfide nello stesso modo: rispetto qualsiasi avversario, soprattutto di squadre del genere, ma anche consapevolezza dei nostri mezzi”.
A livello personale, soddisfatto fin qui?
“Non mi è mai importato segnare tanto. Sto avendo un buon rendimento realizzativo grazie ai rigori che mi procurano i compagni e, come ho detto in spogliatoio, se me ne fanno tirare uno a partita posso diventare capocannoniere (ride, ndr). Scherzi a parte, non ho mai dato troppo peso agli obiettivi personali: conta solo aiutare la squadra a vincere”.
Quali sono i margini di crescita del Bosto?
“Enormi. Vedendo anche e soprattutto la qualità degli allenamenti so che possiamo crescere ancora tanto. Bisogna stare attenti proprio perché il gruppo è molto giovane e in un campionato così tosto se non resti sempre sul pezzo la paghi. La chiave è la costanza durante tutto l’anno: dobbiamo fare il meglio possibile per restare nelle prime posizioni”.
Obiettivo stagionale?
“Migliorare rispetto all’anno scorso, restare nel treno di testa e giocarsela dal primo all’ultimo minuto con tutte le squadre”.
Matteo Carraro



























