20140426_171111(1)“Non dobbiamo fare del vittimismo”. Sono queste le parole dell’allenatore biancorosso Sottili al termine della sfida persa 1-0 contro il Lanciano in una partita in cui l’avversario ha fatto un tiro in porta per poi ritirarsi in difesa.  “Puntiamo a recuperare tutto l’organico per disputare al meglio le sei partite che mancano”.
Ai biancorossi è costata cara una punizione di Mammarella: “Avevo detto alla squadra di evitare di fare falli al limite dell’area di rigore. Oggi c’è meno rammarico rispetto alle sconfitte di Bari e Palermo”.
Il Varese si ritrova alle spalle Novara e Cittadella, due squadre che deve affrontare in trasferta: “Pensiamo ad una gara alla volta. Sabato andiamo a Cittadella: è uno scontro salvezza e dobbiamo avere la capacità di ottimizzare”.

Anche il tecnico lancianese, Marco Baroni, è consapevole di aver raccolto il massimo con il minimo sforzo: “Solitamente non siamo abituati a fare queste gare, ma ultimamente giocando bene avevamo raccolto poco. In questo momento i punti sono pesanti. Oggi non siamo riusciti a fare una miglior gestione della palla, ma rimane l’importanza del risultato. E’ un campionato strano perché ha messo a dura prova organici come il Varese e invece squadre che inizialmente avevano meno credito si trovano a lottare per qualcosa di importante”.

Fabrizio Grillo è rientrato dopo un mese di assenza e ha colpito un palo: “Ho visto esterno posizionato male – racconta – mi è arrivata una bella palla ed ero quasi sicuro di metterla dentro. Quell’episodio è simbolo del momento che stiamo attraversando. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare – aggiunge il difensore che al fischio finale ha battibeccato con un tifoso presente in Tribuna -. Noi stiamo lavorando bene in settimana, stiamo recuperando tutti gli infortuni, mancano sei partite e non dobbiamo fasciarci la testa, dobbiamo guardare in basso. Ci deve essere unità d’intenti.  L’ostinità che abbiamo inquesto momento non l’ ho mai vista. Parlo anche a livello ambientale. Nel ruolo di esterno di centrocampo ho giocato anche lo scorso anno a Siena; mi trovo bene, cambia 5 o 6 metri di posizione e quando me lo ha chiesto il mister ho subito detto che non avrei avuto problemi dando la massima disponibilità. Come sto fisicamente? E’ quasi un mese che non mi alleno. Ho risolto il mio problema al retto femorale grazie al fisioterapista Smargiassi che è stato a disposizione 24 ore su 24 e allo staff medico. Adesso speriamo di dare risultati”.

“Prendere gol dopo un quarto d’ora non è stato facile. La reazione nel primo tempo c’è stata – dice Daniele Corti. Nell’ultimo quarto d’ora abbiamo avuto occasioni e nel secondo tempo abbiamo fatto maglio. Loro hanno fatto un tiro e un gol, noi tre o quattro tiri e zero gol”.
Quanto influenzano le assenze? “E’ sempre stato detto che questa squadra è sempre stata in esubero. Su di noi, mentalmente, non incide più di tanto perché ognuno scende in campo per dare il meglio”. Sulla sfida con il Cittadella aggiunge: “La prossima sfida è importante, perché i punti in palio sono sempre di meno. E’ uno scontro diretto e dobbiamo vincerlo”.

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Elisa Cascioli