Pina: ciao Gina!
Gina
: ciao Pina, ormai pensavo ci fossimo perse
Pina: hai ragione dall’ultima volta è passato un po’ di tempo ma forse sia io che te dopo la chiacchierata n.100 avevamo bisogno di tirare il fiato.
Gina
: eh già, l’età è quella che è…
Pina
: e poi, per dirla tutta, non è che il panorama generale ti mette addosso sta gran voglia di fare chiacchiere, anche perché di chiacchiere se ne sentono già abbastanza e per lo più a sproposito
Gina: senti, guardando lo sport varesino c’è da perdersi negli argomenti. Roba da latte alle ginocchia.
Pina: e se parlassimo dell’acqua che nella nostra provincia e non solo le ginocchia le ha superate e di un bel po’?
Gina
: dai, proviamo. Inizio io col dire che mi viene l’orticaria ogni volta che leggo  o sento dire frana assassina, acqua maledetta, ecc, ecc. Ancora di più il nervoso quando vedo personaggi che parlano solo dopo le disgrazie per distribuire colpe a quello o quell’altro e poi rientrano nell’ombra come l’acqua nei fiumi e nei laghi. Qualcuno prima o poi avrà il coraggio di dire che ad ammazzare la povera gente e il territorio è la nostra cultura basata sul “tanto a me non capiterà mai e comunque è stata una cosa che non succederà piu”?
Pina: invece sta succedendo sempre più spesso e non solo nelle solite zone.
Gina
: ma secondo te, quando smetterà di venir giù acqua, dalla gente comune al capo del governo si metterà mano al problema o ognuno penserà agli affari suoi sperando che non ricapiti?  
Pina
: risposta scontata.
Gina: e allora continuiamo a piangere senza sparare stupidate. Cosa che, mal comune mezzo gaudio, succede anche nel resto del mondo. Il problema non è la terra o l’acqua, il problema è la testa dell’uomo che da sempre vive per farsi del male. 
Pina
: spetta che me ne viene in mente un’altra. I miei nipoti sono tornati da New York dove sono stati per correre la maratona. Erano contentissimi del viaggio ma soprattutto di aver visto una metropoli chiusa al traffico per una intera giornata.
Gina: ecco brava finisco io. Restando al “noi”, quando andiamo all’estero ci esaltiamo perché troviamo incredibili aree pedonali poi, rientriamo a casa e spariamo una infinità di stupidate per condannare la chiusura di Piazza Monte Grappa nel pomeriggio della Tre Valli Varesine!
Pina
: brava! Lì volevo arrivare. Non ne usciamo più.
Gina
: mi verrebbe da dire machissenefrega. Solo mi dispiace perché ogni volta che finisce una generazione l’eredità per la successiva è sempre peggio.
Pina: vero…dai ma qualcosa di sport diciamola. 
Pina
: mah, mi viene spontaneo da dire che Varese galleggia
Gina
: basket meglio del calcio?
Pina: apparentemente si ma seguendo l’uno o l’altra c’è poco da entusiasmarsi…io ricette non ho. Il ritorno del Pozz è servito come una fideiussione che può funzionare solo se si vince. Dall’altra parte del piazzale si parla più di testate, debiti, licenziamenti e dimissioni che di calcio.  
Gina
: dai che facciamo le ultras dell’Handicap Sport Varese!
Pina: dell’Handicap Sport Varese e di tutte le altre associazioni sport-disabili varesine senz’altro. Anche lì i problemi ci sono ma si affrontano con la grinta e lo spirito di chi vive nei problemi da quando è nato.
Gina: ‘scolta, fermiamoci qui perché devo andare a controllare che non mi si allaghi la cantina
Pina: io il garage
Gina: Basìn Pina
Pina:
basìn Gina

Pina&Gina