Openjobmetis Varese-Granarolo Bologna è la sfida della 10a giornata di campionato, ultima partita prima di Natale tra le mure del “50enne” PalaWhirlpool (si tornerà a Masnago a S. Stefano con il big match con Sassari). I bianconeri occupano l’ottava piazza in classifica (8pt, 5v/4p) ed il buon avvio della squadra guidata da Giorgio Valli ha permesso di “assorbire” in maniera quasi immediata i due punti di penalizzazione causa il ritardo, stando alla FIP, di alcuni pagamenti. Conti e casse societarie a parte, la Granarolo ha saputo allestire un roster giovane ma dall’ottimo potenziale, con un giocatore “scafato” come Allan Ray a tracciare le linee guida per gli altri americani e per un nucleo di italiani tra i migliori del campionato. L’ex Montegranaro e Roma (nel 2007-2008 realizza il suo high-score in Serie A totalizzando 29pt proprio contro Varese) è tornato in Italia dopo 3 stagioni tra Francia, Germania e Croazia e sta raccogliendo ottime cifre (17.4pt in 30’, 50% da 2, 54% da 3, 2.8 rimb., 2.8 ass. ma anche 3.9 perse a partita) grazie a doti atletiche e balistiche indiscusse. Elemento complementare di Ray è Abdul Gaddy, playmaker classe 1992 (6.9pt in 28’ e 3.3 ass.), atleta che per qualità di passaggio e per taglia fisica risulta essere una scelta opposta al “tascabile” Ware in cabina di regia lo scorso anno. Se per Ray e Gaddy non ci sono problemi di rendimento, il vero ago della bilancia delle Vu nere è il temibile Jeremy Hazell, guardia newyorkese di striscia, capace di segnare a raffica ma che difetta per costanza (9.6pt in 21’ di media). Okaro White e Augustus Gilchrist sono le ali: entrambi esordienti a questo livello, ma molto positivi nelle loro prime apparizioni. White (12.3pt e 6.8 rimb. in 28’) è un’ala grande di 205 cm forte fisicamente e capace di giocate spettacolari; Gilchrist (5.4pt e 5.3 rimb. in 19’) seppur poco propenso alla fase difensiva è un buon backup dalla panchina. Il collante del reparto lunghi è Valerio Mazzola (7.9pt in 21’ conditi da 6 rimb.), primo del pacchetto degli “italiani terribili” bianconeri, tutti grinta, voglia e cuore. Ad occupare il pitturato i colossali 221cm di Gino Cuccarolo (2pt in 8’), sul perimetro tre gioielli: Matteo Imbrò (play del 1994 da 4.2pt in 14’ , rientrato dall’infortunio della scorsa stagione), Marco Portannese (guardia del 1989 da 1.4pt in 5’, pupillo di coach Pozzecco e corteggiato in estate) e Simone Fontecchio (7.8pt in 26’), ala del 1995 salito alla ribalta per la personalità e la freddezza con cui ha regalato ben due vittorie nel finale a Bologna.

Davide Riva
(foto Pallacanestro Varese)

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