Andrea, come il famoso personaggio citato nella canzone di Fabrizio De Andrè, si era perso. Andrea, però, che di cognome fa Gardini (in foto a destra), seguendo le schitarrate di “Faber” è stato bravo a ritrovarsi e, oggi, è un giocatore importante del Basket Verbano. Gardini, guardia, classe 1994, 187 cm, sulle rive del Lago Maggiore sembra aver infatti ritrovato spazio, fiducia in se stesso, stima reciproca e quelle certezze che negli anni scorsi erano mancate o erano state presenti solo a sprazzo. Tutti elementi fondamentali per Andrea, ma addirittura imprescindibili per la sua squadra, reduce dal fresco stop subito a Cadorago, e oggi più che mai impegnata nella lotta per la salvezza.
Andrea Gardini basket verbano 1415“Probabilmente – dice Gardini -, siamo andati a Cadorago nel momento più sbagliato della stagione perché noi siamo scesi in campo fortemente limitati da assenze importanti, vedi Agazzone, Ciccullo, Manfrè e Turconi, mentre loro, dopo aver allontanato l’allenatore, e aver rimesso in forma l’americano Holley hanno disputato un’ottima partita. Noi, abbiamo certamente sbagliato l’approccio, nel primo tempo siamo stati molli in difesa e abbastanza imprecisi in attacco sbagliando anche cose semplici. Poi, nella ripresa, siamo entrati meglio in ritmo e lavorando bene per le soluzioni interne di un eccellente Calcagno (20 per il lungo ex-Castronno ndr), abbiamo giocato con maggior equilibrio, creando difficoltà ai padroni di casa che, in diverse occasioni, per uscire dai guai, si sono aggrappati ad Holley, giocatore che in serie C2 è immarcabile per potenza fisica e atletismo. Nel quarto periodo ci abbiamo provato con maggior convinzione, ma alla fine resta la sensazione di essere svegliati un po’ tardi e purtroppo, anche per colpa nostra, non siamo riusciti nemmeno a salvare la differenza canestri nei confronti diretti”.
Cosa pensi invece dei risultati di giornata prodotti dalle altre varesine?
“Ci siamo messi alle spalle un turno davvero scoppiettante con un paio di risultati più che eclatanti. La vittoria ottenuta in trasferta da Cislago nel derby contro Cassano rientra in questa categoria perchè – continua Gardini -, non mi aspettavo che il team cassanese, dopo Garbagnate, potesse perdere il secondo scontro diretto consecutivo. Evidentemente a questa Cassano, nonostante un organico ricco e completo, manca ancora qualcosa in termini di costanza di rendimento per stare al top. Il secondo risultato sorprendente arriva da Gallarate, con i padroni di casa sconfitti da Casorate. Intendiamoci: Casorate è una formazione di alto livello, che ha dimostrato il suo valore in tante occasioni e grazie alla coppia Azzimonti-Corona Navarro è in grado di creare problemi a chicchessia. Tuttavia, detto questo, pensavo che Gallarate, in casa, facesse bottino pieno”.
Altre sorprese?
“Beh, sicuramente la sconfitta subita da Tradate a Rovello poiché ero convinto che i tradatesi, in buona forma, facessero saltare il banco. Infine, del tutto normale, e ampiamente nelle previsioni, lo stop subito da Bosto in trasferta a Cermenate, campo sul quale portar via punti sarà complicato per tutti”.

DICIOTTESIMA GIORNATA SERIE C2
Gallarate-Casorate 74-83
Lentate-Bollate 88-63
Cadorago-Luino 85-75
Seregno-Lierna 52-63
Cermenate-Bosto 64-51
Rovello-Tradate 77-73
Cassano Magnago-Cislago 63-73
Garbagnate-Cerro Maggiore 79-69

CLASSIFICA
Lentate 34; Garbagnate 26; Cassano Magnago, Gallarate, Casorate, Cermenate 24; Cislago 22; Lierna, Rovello 20; Bosto 18; Cerro M. 16; Tradate 12; Cadorago 8; Bollate, Luino 6; Seregno 4.

Massimo Turconi