In attacco è stato l’ultimo colpo della Varesina piazzato a stagione in corso. Il club ha voluto completare il reparto avanzato con l’esperto Niko Bianconi. Classe 1991, tanto calcio che conta alle spalle con due esperienze in Primavera (Vicenza e Juventus) e ben quattro stagioni trascorse in Serie C. Vanta anche una presenza in B col Vicenza, oltre all’esperienza in Belgio, al Visé.
Le ultime tre annate la hai giocate in Serie D (Caronnese, Verbania e Sammaurese) prima di rimanere svincolato. Poi è arrivata la chiamata rossoblù…
«Stavo cercando un progetto serie e stimolante, volevo qualcosa che mi prendesse e non ho esitato ad accettare. Conoscevo l’ambiente nel senso che ne ho sentito parlare bene da chi ci è stato prima di me e adesso non posso che confermare. Qui si lavora con estrema serietà».
Cosa ci racconti della tua carriera?
«Ho lasciato casa da giovanissimo per inseguire il mio sogno. Indossare la maglia della squadra che tifo, la Juventus, è stata un’emozione bellissima. Gli anni alla Primavera mi hanno formato molto e non solo calcisticamente, parlo proprio a livello di vita. L’apice l’ho toccato esordendo in Serie B con la maglia del Vicenza e anche sbarcare all’estero mi ha fatto crescere ulteriormente».
Qual è stato il gol più bello che hai realizzato?
«In D col Verbania contro la Pro Settimo; un gesto tecnico importante. Sono andato in anticipo in spaccata su un cross sul primo palo e ho girato il pallone sotto l’incrocio sul secondo palo».
Come ti descrivi come attaccante?
«Sono una prima punta brava sotto il profilo aereo, capace di tener su palla per far salire la squadra e il mio punto di forza è la lotta».
Giocatore modello?
«Bobo Vieri, ho scelto il numero 32 sulla maglia proprio in suo onore».
Venendo alla Varesina, domenica scorsa contro il Fenegrò il tuo apporto è stato importante se non fondamentale per tornare ai primi posti in classifica…
«Abbiamo ottenuto una vittoria sofferta e voluta e soprattutto molto importante ai fini della classifica. Siamo contenti dei risultati dell’ultimo periodo, ma non ci culliamo e pensiamo a continuare così. Sono felice di aver segnato, non provavo da un po’ quella sensazione ed è stato molto bello, direi liberatorio».
Il prossimo avversario, bloccato a 3 punti, è già sconfitto sulla carta…
«Non è così perché nel calcio non c’è nulla di scritto e soprattutto in questo girone non c’è nulla di scontato. Inoltre, ogni partita ha le sue difficoltà. Col Ferrera Erbognone dobbiamo approcciare bene, restare concentrati e dare il massimo per continuare questa scia positiva».
Elisa Cascioli