Medaglia di bronzo per Michele Frangilli nella gara a squadre ai Mondiali di Tiro con l'Arco di Torino. Con Mauro Nespoli e Marco Galiazzo ha battuto il Messico con il punteggio di 212 a 210.
Bronzo che è arrivato al fotofinish e medaglia del tutto insperata per le frecce dell'Aeronautica. I messicani si sono lasciati sfuggire dalle mani con le ultime due frecce una vittoria che sarebbe stata storica: non sono infatti mai saliti sul podio in una competizione iridata. Evidentemente il trio del Messico non ha saputo gestire la tensione,facilitando gli azzurri nella conquista del terzo gradino del podio che si aggiunge all'oro a squadre del '99, l'argento del '97 e 2001 e al precedente del 2003. All'inizio del match il set del messicano Alcala e il 6 di Mauro Nespoli fanno presagire uno scontro equilibrato e altalenante. Gli azzurri terminano la prima volée sotto di 2 punti (52-50). Entrambe le squadre cambiano l'ordine di tiro nella seconda volée ma la situazione non cambia perché il trio messicano riesce ad aggiungere un altro punto di distacco sui padroni di casa (106-103). Fino alla terza volée gli azzurri erano riusciti a infilare solo tre 10, e nei sei tiri della quarta non ne arriva nemmeno uno, lasciando inalterato lo svantaggio (159-156) e rendendo facile il compito degli avversari che nella quarta volée dovevano solamente gestire. In pratica i messicani dilapidano un patrimonio di punti nelle ultime due frecce quando sarebbero bastati 16 punti per conquistare il bronzo. Per gli azzurri ancora sotto di tre punti le speranze sono ridotte al lumicino e invece Velez Sanchez mette dentro un clamoroso 6 e l'ultimo messicano Pedro Vivas Alcala, che dovrebbe centrare il 10 per vincere o il 9 per lo spareggio, si fa prendere dal panico e consegna con un 7 la medaglia all'Italia.
“Confesso che a un certo punto non ci credevo più – dichiara Michele Frangilli – abbiamo tirato tutti male, compresi i messicani. Poi la fortuna è girata e ci è andata bene, tutto qui. Del resto siamo venuti qui per la carta olimpica, il resto è in più. Siamo finiti sul podio a solo un anno dalle Olimpiadi: vedremo come andrà a Londra, potrebbe essere di nuovo podio, del resto le squadre saranno quelle che abbiamo visto in questi giorni a Torino. Fisicamente sto meglio rispetto alle qualifiche e all'individuale, mi è rimasto ancora un forte raffreddore che cerco di contenere. Purtroppo ne ho sempre una e ormai ci sono abituato. Sono molto contento per le ragazze, dopo dodici anni sono tornate sul podio più alto.“