Una partita per rilanciarsi e lasciarsi alle spalle la brutta sconfitta casalinga contro il Verona.
Si presenta così il Varese al posticipo del lunedì contro il Cesena, anche se per Fabrizio Castori non è una partita come le altre:
“E’ la mia terza ex che incrociamo (Ascoli e Lanciano le altre, ndr) ma fra tutte è la più sentita, questo non posso nasconderlo. E’ il posto dove mi sono sempre sentito meglio tanto che ho lì la residenza; ho amici e parenti a Cesena tra cui i miei figli, entrambi musicisti, la femmina pianista di orchestra mentre il maschio chitarrista di una rock band. Sono certo che l’accoglienza sarà positiva per me anche se ricca di emozione”.
Oltre alla componente emotiva, il Varese si ritroverà ad affrontare una squadra costruita per vivere un campionato da protagonista: “L’attuale classifica dei bianconeri non deve ingannare; hanno moltissime potenzialità; è una retrocessa che vuole subito tornare nel massimo campionato italiano e sono certo che riuscirà a fare qualcosa di importante. I loro punti di forza? Sono molto solidi, soprattutto con il nuovo modulo che hanno adottato nelle ultime gare, in più hanno dalla loro un valore aggiunto che è rappresentato dallo stadio, il ‘Dino Manuzzi’, che sa dare la giusta carica ai suoi beniamini”.
Con gli acciaccati Neto ed Ebagua che partiranno con il resto della squadra (probabile tribuna per il primo mentre il secondo quasi certamente riuscirà a trovare spazio nel corso della gara), i biancorossi dovranno cercare riscatto dopo la sconfitta con il Verona anche per rimanere sulla scia delle prime, ieri tutte vittoriose: “Mi ha sorpreso la Ternana e la straordinaria regolarità del Sassuolo; il Livorno, invece, ha fatto una grandissima vittoria. Noi dobbiamo solo voltare pagina, come è giusto che sia. Siamo consapevoli del nostro valore e per ottenere ciò che vogliamo, domani ci vorrà il miglior Varese”.
Marco Gandini