Questa mattina il Presidente del Varese Antonio Rosati ha presentato il codice etico che hanno sottoscritto tutti i tesserati della sua società, non solo i giocatori. Nella splendida cornice di Villa Recalcati il numero uno biancorosso ha illustrato insieme all'Avvocato Stefano Amirante e al fratello, anch'egli legale, Giuseppe Rosati. Con loro a presentare questa importante novità l'Assessore allo Sport della Provincia di Varese Giuseppe De Bernardi Martignoni che ha sottolineato come anche Regione Lombardia abbia introdotto un codice etico e quindi viaggia di pari passo con la società di Via Sempione.
Nella sua introduzione il Presidente Rosati ha spiegato come “lo scandalo del calcio scommesse mi turba parecchio, come Varese 1910 mi sento anche molto danneggiato perché noi non siamo implicati, mentre sono andate in Serie A lo scorso anno società non del tutto pulite”. Rosati ha dunque ribadito la sua presa di posizione importante, aggiungendo poi che sta aspettando l'evoluzione del processo e le decisioni della giustizia penale.
“Il Varese ha fatto firmare a tutti i suoi dipendenti un codice etico interno che presuppone una linea guida da seguire, delle regole ferree da rispettare. Un altro fiore all'occhiello del nostro sodalizio – prosegue poi Rosati – è l'aver ottenuto la certificazione SA8000 che pochissime società in Serie B possiedono. In questo modo puntiamo a sensibilizzare e ad accentuare l'impegno intrapreso”.
La palla passa poi all'Avvocato Stefano Amirante colui che materialmente ha reso possibile tutto ciò. “Si tratta di una svolta importante e necessaria in questo momento, dopo che è iniziata l'indagine e sportiva. Come imposto dalla Lega di Serie B abbiamo proceduto all'alfabetizzazione dei calciatori, ossia abbiamo spiegato loro cosa è contenuto nel documento ossia le pene previste e i pericoli, oltre all'obbligo di denunciare i fatti”. Ma le novità non terminano qui poiché la parte più importante riguarda una particolare clausola che verrà inserita in tutti i contratti dei calciatori biancorossi. “Varese 1910 mette a disposizione una consulenza penale e sportiva per affrontare gli obblighi spiegati e tutelarsi qualora vengano implicati in qualsiasi vicenda poco lecita. E' la cosiddetta responsabilità oggettiva per tutelare i risultati sportivi ottenuti dalla società”, conclude Amirante.
Dunque il Varese si è posto in una posizione d'avanguardia in questo ambito, cosa non da poco considerato il momento delicato del calcio italiano.
In serata, è inoltre giunto il commento del Presidente della Lega di Serie B, Andrea Abodi che ha definito questa iniziativa “una modalità d'intervento che dovrebbe essere seguita da tutte le altre Società. Un'iniziativa che va ad incastrarsi perfettamente nell'ambito della tutela e della prevenzione nei casi di Responsabilità Oggettiva delle Società. Maggior controllo e maggior attenzione – continua Abodi – possono essere fondamentali per combattere atteggiamenti che danneggiano l'idea di Calcio Pulito che abbiamo noi”. Infine un apprezzamento al Varese e al suo presidente: “Spero che quanto hanno fatto Antonio Rosati e il Varese sia d'esempio per tutte le altre squadre”.