La prima volta che la casacca gialloverde apparve su di un campo di calcio fu nel 1953, quando Don Mario Mascheroni, insieme ad alcuni giovani collaboratori dell’oratorio, sentì l’esigenza di dar vita ad una società calcistica: fu così che nacque la Solbiatese Calcio.
Il primo a sedersi sulla poltrona più prestigiosa, quella del Presidente, fu Rosio Ambrogio, che rimase in carica fino al 1968, quando a seguito di alcune vicissitudini, il club venne sciolto.
Ma la caparbietà di alcuni imprenditori della zona, uniti alla voglia di rivalsa dell’assessore Luigi Canavesi, portarono alla “resurrezione” della stessa società nel 1979 e questa volta al comando del timone andò Franco Tagliaferri. Dapprima allievi e giovanissimi, e successivamente altre compagini giovanili ed una prima squadra che trionfò per ben due volte nel campionato under 20, ecco che Solbiate Olona tornò a primeggiare e ad occupare una posizione di rilievo nel panorama calcistico locale.
Gli anni ottanta rappresentarono poi il decennio della svolta per i gialloverdi visto che nella stagione 1985/86 si iscrisse la prima squadra al campionato di Terza Categoria fin quando nell’annata 1989/90, grazie ad un ripescaggio, Solbiate ebbene persino l’onore di salire un gradino e disputare la 2° categoria.
Mentre il clamore cresceva non si rimase certo con le mani in mano, e la Solbiatese iniziò a distinguersi anche per la sua principale e moderna infrastruttura: ecco infatti che si inaugurò il complesso di Via Ortigara, sotto l’occhio vigile dell’allora Presidente Luigi Caprioli. Tra promozioni e retrocessioni gli anni seguenti furono un continuo alternarsi di campionati tra la seconda e la terza categoria fino alla stagione 2010/11 quando il sogno diventò realtà: una cavalcata trionfale, guidata egregiamente da mister Luciano Picchioldi, vide i solbiatesi in testa dalla prima all’ultima giornata, un successo superlativo che alla fine dell’anno si tramutò nel passaggio in Prima Categoria. L’Unione Calcistica Solbiatese non era mai arrivata tanto in alto! Ed è così che da tre stagioni i l’armata di Giuliano Alzati milita in questa sezione, dopo una salvezza tranquilla nel 2011/12, ed una acciuffata all’ultima giornata nello scorso campionato.
A Giuliano Alzati è subentrato quest’anno William Carnevali, che con molta dedizione si sta dedicando alla realtà calcistica solbiatese.
Una delle figure portanti della società è senza ombra di dubbio il Segretario Francesco Bianchi, che investe tempo e passione per la causa gialloverde. “160 tesserati, 13 allenatori, un impegno costante: sono questi i nostri elementi portanti per raggiungere gli obiettivi che di anno in anno ci poniamo. Il Club ha sempre puntato sui giovani (nella foto a destra il gruppo degli esordienti 2003) ed ha sempre cercato di spronarli e di farli crescere educativamente e calcisticamente nel miglior modo possibile” – prosegue – “Ad oggi contiamo ben 10 squadre, che vanno dalla scuola calcio fino ai ragazzi delle Prima Categoria e siamo davvero orgogliosi del nostro operato e dei ragazzi che indossano la nostra casacca”. 
E se sul fronte giovanile non sembrano registrarsi particolari intoppi, sul fronteadulti” la situazione sembra invece essere un po’ più complicata, visto che la formazione occupa l’ultimo posto della classifica. “Dopo il match contro la Besnatese abbiamo deciso di salutare Simionati, ringraziandolo per il suo operato, e di affidare la panchina a Rimoldi, sperando possa dare la scossa giusta ai ragazzi. Inoltre possiamo confermare l‘acquisto di alcuni ragazzi, che daranno sicuramente una mano al gruppo attuale per raggiungere la salvezza, ovvero il portiere Pattaro dal Vanzaghello, il difensore Galmarini, che torna all’ovile, e i centrocampisti Toma e Cavinoti rispettivamente da Roncalli e Gorla Maggiore”.
Ed è proprio Mister Rimoldi (nella foto a sinistra) a raccontare le sue prime impressioni dopo la prima settimana di allenamento “Ho accettato questo incarico perché ho trovato una società seria e delle brave persone, e poi perché credo questa sia davvero una bella sfida, e farò di tutto per vincerla” – continua – “Di sicuro non ho la bacchetta magica e non penso affatto di essere più in gamba di chi mi ha preceduto, ma talvolta le società devono prendere decisioni non semplici per dare una ventata di entusiasmo e freschezza all’ambiente, ed è quello che spero di trasmettere a questi atleti”.
L’obiettivo resta la salvezza, ma come raggiungerlo? 
Lavorando, lavorando, lavorando. Dobbiamo concentrarci sul lavoro e non perderci d’animo. Per adesso ho visto i ragazzi solo tre volte e di sicuro non posso dire di aver trovato un umore alle stelle, come è ovvio che sia. ma le potenzialità ci sono, si tratta di riuscire a trovare le condizioni opportune per far si che si esprimano al meglio”. Domenica ci sarà il debutto fra le mura di casa per il coach, contro la Borsanese, una squadra ostica che milita a metà classifica. “Noi dobbiamo temere tutti e nessuno. Purtroppo guardiamo tutti dal basso, vista la nostra posizione, ma abbiamo una grossa esigenza di punti e a partire da domenica dobbiamo fare di tutto per conquistarli. Spero di dare ai ragazzi un’iniezione di fiducia che ora come ora è certamente più importante di qualsiasi discorso tecnico/tattico”.
Questa la rosa completa della stagione in corso:
Crippa Carlo, Di Bella Fabio (portieri), Barletta Francesco, Candotti Mirko, Castiglioni Andrea, Cuviello Marco, Russo Riccardo, Sottura Gioele, Tomasoni Andrea Luca (difensori), Castiglia Fabio, Castoldi Luca, Maniscalco Graziano, Rimoldi Ellis, Salonna Daniele, Sinopoli Luca, Sirigu Maurizio, Visalli Antonino (centrocampisti), Ciccone Lorenzo, Fazio Angelo, La Mura Luca, Napolitano Alessandro (attaccanti).

Mariella Lamonica
(foto ucsolbiatese.it)