La Robur torna in scena al Campus dopo la vittoria trasferta di S. Giorgio: una vittoria che ha odore di vendetta dopo la semifinale dell’anno scorso e che alza notevolmente il morale in casa gialloblu insieme al rientro in campo di capitan Martino Rovera che con il suo entusiasmo potrà dare una mano ad affrontare Spilimbergo, squadra giovane e ancora senza vittorie in campionato ma con in dote la coppia di lunghi Bei-Gaspardo che potrebbe creare non pochi grattacapi alla retroguardia varesina.
La partita stenta a decollare dato le difese a zona schierate da entrambi gli allenatori, ma se la Robur impiega due minuti a trovare le contromisure, Spilimbergo ci impiega un po’ di più e segna i primi due punti con David Gaspardo solo dopo 5′. La Vis, però, è molto attiva in difesa, alternando continuamente zona e uomo e non permettendo ai padroni di casa di tenere un ritmo costante: 18-9 al 10′.
Il secondo quarto è nel segno delle difficoltà dei due attacchi di trovare la via del canestro: poco ritmo e circolazione di palla per la Robur, tanti tiri sbagliati per Spilimbergo. Neanche un fulminante uno-due firmato Martino Rovera-Realini scalfisce l’entusiasmo dei giovani friulani, costretti però a pagare dazio alla maggior esperienza dei gialloblu che pur con fatica vanno all’intervallo sul +8: 26-18.
Non la sappiamo con certezza, ma supponiamo che negli spogliatoi coach Granchi debba aver fatto tremare i muri dato che nel primo minuto e mezzo della ripresa Spilimbergo piazza un break di 8-0 e costringe la Robur a commettere 4 falli di cui ben 3 di Realini. Filippo Rovera si carica la squadra sulle spalle e con 6 punti mantiene sempre le distanze di sicurezza. Matteucci contribuisce con due triple consecutive a riportare a 10 le lunghezze di vantaggio, 41-31 al 27′, ma gli ospiti non si lasciano intimorire e con una bomba allo scadere di Bagnarol tengono ancora sulle spine la Robur, 49-41 al 30′.
La partita, causa la grande intensità difensiva di entrambe le compagini, vive di fiammate individuali. Quella di Santambrogio, 7 punti più l’assist per la quarta tripla di Matteucci, apre l’ultimo quarto e praticamente chiude la partita: massimo vantaggio sul +18, 59-41 al 35′. Non una bella partita quella vista al Campus, ma l’importante era vincere per mettere fieno in cascina e non scivolare sulla classica buccia di banana: la Robur non l’ha fatto e pazienza se gli amanti del bel gioco stasera siano rimasti delusi, per quello ci sarà tempo. A Spilimbergo va dato atto di non aver per nulla demeritato e di aver dimostrato che puntando sui giovani del vivaio si può comunque competere anche a questi livelli. Friuli che rimane nel mirino della Robur, con la prossima trasferta in casa di Pordenone, anch’essa squadra non molto quotata, ma non per questo da sottovalutare.

Coelsanus Robur Varese – Graphistudio Spilimbergo 65-50 (18-9, 26-18, 49-41)
Coelsanus Robur Varese: Realini 6 (3/7, 0/3), Piccoli (0/1), Santambrogio 15 (5/7, 1/4), Rovera F. 14 (2/5, 3/5), Mariani (0/2, 0/1), Castelletta 2 (1/2), Zattra (0/1), Bellotti 3 (1/1), Matteucci 19 (2/6, 5/8), Rovera M. 6 (3/6, 0/2). All. Pagani.
Spilimbergo: Magini 8 (2/7, 1/8), Jovancic 4 (2/5, 0/3), Bagnarol 10 (1/6, 2/4), Passudetti, Mareschi, Bei 15 (3/6, 1/2), Gaspardo T. 5 (1/1, 1/1), Gaspardo D. 8 (0/4, 2/3), Ferigutti ne, D’Andrea. All. Granchi.

Matteo Gallo