Dopo amichevoli, assaggi in Europa e il match contro Siena in Supercoppa, è giunto il momento di campionato.
Domani, a Casale, la Cimberio Varese esordirà in Serie A contro Reggio Emilia, un match che già si preannuncia molto complicato.
“Inizia la nostra stagione -racconta Fabrizio Frates– in un campionato che sarà molto equilibrato rendendo dunque importante ogni partita, perché almeno quindici squadre sono evidentemente sullo stesso livello. Questo fatto darà più importanza alla sfide dirette e alla differenza canestri; due punti in più o in meno possono essere determinanti. E’ solo la prima, è vero, ma sono già match che avranno un peso specifico per tutta la stagione”.
“Dopo il lunghissimo precampionato -prosegue-, dove ci sono state cose positive e momenti meno belli, abbiamo una voglia matta di cominciare, ma lo facciamo con la consapevolezza che affrontiamo una squadra che rispetto alla passata stagione ha cambiato pochissimo, mantenendo intatta l’ossatura che lo scorso anno stupì il panorama cestistico italiano arrivando a giocarsi i playoff. Meritano il massimo dell’attenzione e del rispetto perché hanno giocatori  di assoluto valore come, ad esempio, Brunner, che è un lungo completo, bravo sotto canestro ma anche letale dal perimetro; dovremo stare attenti a non concedere quanto concesso a Ress martedì sera in Supercoppa. White? Lui è un giocatore di livello superiore che mi stupisce vederlo in Europa; saranno grossi problemi per Polonara, Ere e Rush, perché è molto complicato da marcare sia che giochi da 3 sia che lo faccia da 4″.
Dal punto di vista fisico, però, “patiamo la condizione non ottimale di Scekic il cui ginocchio gonfio gli ha impedito di allenarsi insieme al gruppo. Per il resto, a parte Sakota che comunque non giocherà per via della squalifica, siamo a posto”.
Quanto pesa il campo neutro? “Sono due trasferte in più, ma sono convinto che i nostri tifosi, nonostante la distanza, non ci faranno mancare il loro calore e la loro vicinanza. Dalla mia parte, però, c’è un precedente confortante: quando allenavo Cantù esordimmo in campo neutro a Modena. Allora fu vittoria contro Trieste…”

Marco Gandini