Voleva dei miglioramenti rispetto alle ultime gara mister Sottili e non è stato deluso:
“Penso che ci siamo riusciti molto bene -racconta-. Ovviamente in questo momento ci sono sempre tante cose da dover migliorare, soprattutto dal punto di vista fisico, ma qualcosa di ottimo sul fronte del sacrificio è stato fatto e, di questo, sono soddisfatto. È stata migliorata notevolmente la fase offensiva, ma anche quella difensiva. Non utilizzerò mai un assetto di gioco uguale in ogni partita, ma in questo istante il 4-2-3-1 è quello che mi sta dando più certezze”.
Al di là di tutto “oggi volevo vedere la voglia di riconquistare palla; nel primo tempo non ci siamo riusciti bene, merito del Catania che è una squadra forte e che negli ultimi anni sta facendo bene in Serie A. Un plauso ai giovani che hanno abbinato lo spirito che voglio io ad una qualità non da poco. I giovani così bravi costringono i ‘vecchi’ a giocare meglio, altrimenti rischiano di rimanere in panchina”.
Soddisfatto del risultato e della prestazione anche Raffaele Pucino, in campo dal primo minuto: “Non abbiamo per niente sfigurato, anzi, abbiamo retto il confronto con il Catania che l’anno scorso è arrivato nono nel campionato di serie A, davanti anche all’Inter. C’è solo un po’ di rammarico per il gol subito nel finale; nel complesso, però, è stato un buon test che aumenta la nostra autostima”. Dal punto di vista fisico si sono visti passi in avanti rispetto alle ultime uscite: “È dal 14 luglio che lavoriamo e oggi si sono cominciati a vedere i primi risultati di quello che abbiamo fatto. Dobbiamo migliorare ancora dal punto di vista tattico, seguendo le richieste del mister, ma davanti a noi prima dell’inizio del campionato abbiamo ancora una decina di giorni. Sono fiducioso”. Manca meno, invece, all’appuntamento in Coppa Italia, in programma domenica: “Vogliamo passare il turno e inaugurare con il piede giusto la nuova stagione”.
Per Pucino stasera anche l’onore di indossare la fascia di capitano: “È stata una bella soddisfazione perché è il terzo anno che sono qui a Varese e dopo Neto, Zecchin, Corti e Bressan tra i veterani ci sono anch’io. La fascia mi dà gioia e nello stesso tempo anche più responsabilità che mi sento pronto di assumermi. In questo momento, anche se qualche voce di mercato gira sul mio conto, penso soltanto al Varese e a fare bene con questa maglia”.
Inevitabile, poi, una battuta su Rolando Maran: “Rivederlo è stata un’emozione perché con lui abbiamo trascorso un anno splendido in cui abbiamo sfiorato la Serie A. Sono contento che l’anno scorso abbia dimostrato il suo valore e gli auguro di continuare così”.
“Oggi eravamo stanchi – attacca Maran– però abbiamo avuto la capacità di reggere bene trovando anche il pareggio finale. Si può dire che siamo in forma campionato”.
Poi un pensiero alla città che lo ha lanciato: “Dal Varese e dai tifosi mi aspettavo esattamente l’accoglienza che ho ricevuto. È stato bello vedere quanto affetto ancora mi viene rivolto a distanza di così tanto tempo. È sempre bello tornare qua”.

LA CRONACA

Gandini-Paganini