Avevate pensato, anche per un solo momento, che l’avvenuta iscrizione al campionato avrebbe mandato i titoli di coda della soap opera biancoblu? Beh, sarà il caso che vi ricrediate perchè alla Pro Patria, fidejussione a parte, le certezze sono solo una chimera. Da ormai una settimana infatti Vavassori avrebbe raggiunto l’accordo per la cessione del club ad un paio di imprenditori dalle generalità sconosciute.

Le motivazioni per cui l’operazione non è ancora stata formalizzata (e comunicata ufficialmente) pur non essendo note, sono facilmente ipotizzabili: domanda ed offerta non hanno trovato un punto di caduta. Questo spiega perchè la fidejussione di cui sopra è stata sottoscritta ancora dall'(ex?) patron e perchè, a quanto si sussurra, la trattativa per il passaggio di consegne si sarebbe nuovamente allargata a vecchi e nuovi pretendenti. Un bel papocchio che, nelle more della soluzione, ha provocato il fuggi fuggi dallo “Speroni” di buona parte dell’organico tecnico.

Solo per i parziali, allo stato, hanno lasciato la Pro Patria, con destinazione Reggiana: il DG Ferrara (nella foto con Polverini), lo scout Armonia, mister Colombo oltre a Sala (poi girato alla Ternana), Mignanelli, De Biasi, Andreoni e Giannone. Per sovrammercato, al netto di svincolati e fine prestito, anche Calzi (Vicenza), e Polverini (Real Vicenza) hanno salutato la compagnia. Il difensore romano (giunto a Busto nel ’08 in epoca Zoppo) ha fatto le valigie proprio oggi affidando a Facebook il congedo: “…Ciao cara Pro Patria..non ti dico addio ma arrivederci…”.

E adesso da chi si riparte? In attesa di schiarite societarie (salvo ognuno, la stagione comincerebbe il 9 agosto con la Coppa Italia), per quanto riguarda i giocatori, a occhio e croce all’appello rispondono i reduci (ma ancora per quanto?) Spanò, Taino, Giorno, Siega, Bruccini (tornato dal prestito alla Cremonese) e il capitano Serafini. Decisamente poco per parlare di base su cui ricostruire. Se la cura dimagrante aveva l’obiettivo di rendere più leggera la cessione, il peso forma dovrebbe essere stato raggiunto.

Giovanni Castiglioni