Riuscirà il Varese a portare a termine l’iscrizione alla Lega Pro e dunque a mantenere il suo ruolo nel calcio professionistico? La nuova società che vede in testa Alì Zeaiter e Massimo Trainito ci sta provando, ma sul suo cammino ha riscontrato qualche ostacolo più grande del previsto. “Problemi tecnici che speriamo di risolvere entro il 14 luglio” ci ha dichiarato una settimana fa il nuovo presidente. Trovare le garanzia necessarie per ottemperare alle scadenze non è stato semplice e così il club biancorosso, non rispettando la scadenza del 26 e non versando la fideiussione andrà incontro ad un -2 da sommare agli altri due punti di penalizzazione presi per le scadenze non rispettate durante l’ultima stagione.
Quantomeno ieri sono state mantenute vive le speranze attraverso gli 80mila euro di tassa di iscrizione portati direttamente a Firenze, nella sede della Lega Pro, dal dg Giuseppe D’Aniello. Una mossa obbligatoria senza la quale non si sarebbe potuto presentare il ricorso. Se il Varese riuscirà a provvedere alla fideiussione di 400mila euro di fideiussione e a pagare di emulumenti di marzo e aprile (800mila euro) entro il 14 luglio resta ancora un’incognita.

In situazione di difficoltà ci sono molti altri club. Ben 11 società ieri hanno presentato domanda di iscrizione al campionato, senza però la fideiussione: oltre al Varese anche Pisa, Savona, Venezia, Paganese, Ischia, Vigor Lamezia, Martina, Reggina, Barletta e, a sorpresa, il Real Vicenza che invece sembrava spacciato. Il Barletta rischia grosso viste le dimissioni del presidente Perpignano che non ha apprezzato la contestazione della piazza e ha deciso di lasciare.

Risultano invece fuori dai giochi il Grosseto, e l’F.C. Castiglione nonostante la proposta dei tifosi di autotassarsi e il Monza. Per quest’ultima ci sarà domani un’ennesima asta con prezzo base 50milaeuro e rilancio minimo di 5mila euro per poter poi ripartire dai dilettanti.

Elisa Cascioli