Il tema è sempre quello. Questa volta però alle parole dovrebbero seguire anche i fatti. L’amministrazione comunale bustocca (attraverso l’assessore ai Lavori Pubblici Alberto Riva) fa sapere che, sui campi di allenamento della Pro Patria, sfumato il Piano A (intervento per complessivi 495 mila euro di cui la metà finanziati dalla Regione per 3 terreni in sintetico), si passa al Piano B.
Cioè? Un solo campo in erba con impianti di illuminazione ed irrigazione realizzati grazie al risparmio su altre voci, bonifica (192 mila euro) a carico del Comune e manutenzione sulle spalle del club biancoblu. Tutto da formalizzare attraverso una nuova convenzione. La soluzione (per quanto ingegnosa) risulta oggettivamente al ribasso rispetto a quella iniziale la cui ambizione è sempre stata chiara: concentrare intorno allo “Speroni” le strutture di allenamento della prima squadra e delle giovanili tigrotte. Ma (inutile nasconderlo), quanto anticipato ieri è anche il massimo realizzabile in tempi medio/brevi. Un segnale di una nuova fase nei rapporti tra Palazzo Gilardoni e via Cà Bianca testimoniato anche dalla presenza in tribuna del sindaco Emanuele Antonelli all’esordio casalingo con il Lecco.

Giovanni Castiglioni