La stagione 2015/16 è ormai finita, ora è tempo di tirare le somme e di segnare promosse e bocciate. Oggi partiamo proprio da quest’ultime, perciò armati di matita rossa ecco chi non passa l’esame pagelloni. Domani spazio, invece, alla gloria delle promosse.

ArsagheseArsaghese 5.5 – I buoni propositi c’erano tutti, ed erano quelli di una salvezza tranquilla e di qualche sgambetto alle big, un po’ come successo lo scorso anno, ed invece l’annata ha avuto un po’ di complicanze soprattutto a livello dirigenziale, che poi inevitabilmente si sono ripercosse un po’ in campo. Il gruppo, però, ha fatto la differenza ed alla fine, con le unghie e con gli artigli, è arrivata una salvezza, senza nemmeno passare per i playout , che per alcuni tratti di stagione sembrava insperata. I numeri dicono ben 14 sconfitte, ed un differenza reti di -1, con soli 39 gol messi a segno. Ci si tiene così stretta la prima categoria, ma per il prossimo anno bisognerà capire bene in quale direzione andare o si rischia un’altra stagione con l’affanno: in casa Arsaghese c’è bisogno di una…bussola!

MozzateseMozzatese 5.5 – La verità è che da una squadra che arriva dalla promozione ci si aspetta sempre qualcosa in più, nonostante si cambi tanto o quasi tutto, e si ridimensionino non poco obiettivi e credenziali. Si è capito alla svelta che il traguardo fosse quello della salvezza e alla fine è arrivato grazie a 36 punti complessivi, frutto di 9 vittorie, 9 pareggi e 12 ko. Segnali incoraggianti sono arrivati soprattutto da alcuni giovani di personalità (allenatore compreso) emersi soprattutto sul finale; questo 5.5 li rimanda a settembre!

leggiunoLeggiuno 5 – E’ una delle delusioni più cocenti di questo girone, inutile nasconderlo. Un anno fa in questo periodo il Leggiuno si stava giocando un terzo turno playoff ed il passaggio in promozione, un anno dopo è inspiegabile come, con una rosa ancora più attrezzata, si stia a disquisire di una nona posizione fatta di appena 38 punti. Forse il calcio è bello proprio per la sua imprevedibilità, ma mancare un appuntamento come quello della post season e quindi fallire l’obiettivo principale che pareva ampiamente alla portata dei ragazzi di mister Bittoni, non può essere un boccone da mandare giù facilmente. Passino i periodi no, la sfortuna, gli infortuni, ma arrivare addirittura a rischiare la permanenza in categoria, è un boccone troppo amaro da mandare giù come fosse caviale al giorno di Santo Stefano. Appena 37 le reti fatte, 42 quelle subite, rimboccarsi le maniche e continuare a crederci o mollare il colpo, è questo il dubbio amletico che assale il presidente Autovino e che al momento vede solo grossi punti di domanda.

LavenoLaveno 5 – Il primo anno in prima categoria termina la corsa al capolinea retrocessione, senza sconti e senza nemmeno passare dai playout e pagando così un biglietto di sola andata a caro prezzo. Che fosse difficile lo si era capito, ma probabilmente non ci si aspettava così tanto, soprattutto dopo un girone d’andata in cui si erano visti buoni segnali. Ed invece da gennaio in poi “si è rimasti in economy senza aria condizionata e con i finestrini bloccati”, tanto che è arrivato un terz’ultimo posto con 25 punti e con la differenza reti peggiore: -33. Laveno saprà far tesoro di quest’esperienza e ripartire con entusiasmo dalla seconda categoria? Lo scopriremo solo vivendo, ma l’estate bisognerà trascorrerla tra una ripetizione e l’altra perché il pagellone finale dice bocciatura.

Ispra AngeraIspra Angera 4.5 – Il giudizio potrebbe essere in parte un copia – incolla di quello del Leggiuno, se non fosse che Ispra non è riuscita a scampare alla retrocessione. Eppure ad inizio anno erano tanti i buoni propositi e le possibilità con nomi d’esperienza e giovani di qualità pronti a dare un contributo forte, ma qualcosa non ha funzionato e la stagione sembrava già compromessa a dicembre. In realtà l’orgoglio non è finito nel baratro così in fretta, c’è stata una reazione, la voglia di provarci e di aggrapparsi ad un playout che però non è giunto nemmeno risalendo dall’ultimo al penultimo posto. Tutto il resto lo spiegano le 17 battute d’arresto, le 26 reti messe a segno e le 48 subite. Anche l’Ispra finisce nella colonnina delle bocciate, il futuro sarà tutto da riscrivere in un capitolo a parte.

RasaRasa 4 – Ci eravamo lasciati a dicembre con un imperativo, riscatto, ma forse qualcuno lo ha interpretato come “condizionale”, ed alla fine il girone di ritorno è stato un po’ il girone dell’inferno, che non ha visto un’inversione di rotta sotto nessun profilo, oltre che la condanna definitiva dei gialloblù. I numeri spiegano molto più chiaramente il campionato e lasciano poco spazio all’immaginazione: 4 vittorie, 6 pareggi, 20 sconfitte, 25 gol fatti e 56 subiti. La Rasa non solo viene bocciata con un pagella da matita rossa, ma finisce anche dietro la lavagna ed in ginocchio sui ceci. Se Ispra deve ripartire da un nuovo capitolo, ai ragazzi di Marchesi tocca almeno un nuovo registro, ed un libro nero da lanciare nel dimenticatoio.

Leggi anche:

PRIMA CATEGORIA – LE PAGELLE DI META’ STAGIONE

IL PAGELLONE FINALE DI ECCELLENZA
IL PAGELLONE FINALE DI PROMOZIONE

Mariella Lamonica