Il momento decisivo della stagione inizia qui. Nel giro di quattro giorni Varese si giocherà il proprio futuro in campionato e in coppa, nell’attesa anche dell’assegnazione della sede della Final Four. Ma il presente della Pallacanestro Varese si chiama Pistoia. “E affrontiamo questa partita – esordisce Moretti – dopo un tour de force di tre partite in cinque giorni e dopo aver fatto due viaggi lunghi e complessi. Giochiamo purtroppo con la consapevolezza di non essere nelle condizioni in cui avremmo voluto essere. Abbiamo preferito caricare meno la preparazione della partita di contenuti tecnico-tattici e recuperare però le energie psicofisiche. Solo così potremo avere una chance di ottenere punti domenica prossima”. Moretti non avrà a disposizione tutti i giocatori per l’allenamento di stasera: “Kangur e Davies hanno problemi fisici e non faranno più sedute fino a sabato, e poi Wayns rientra questa sera. Però li porteremo anche con le stampelle, non possiamo fare altrimenti. Kuksiks non è in condizione ottimale, ma anche lui ci sarà”. In sintesi: nessuno è in dubbio, ma le condizioni dei biancorossi non sono eccelse, per usare un eufemismo. Ma bisogna guardare avanti, perché le prossime partite sono davvero decisive, come conferma Moretti non senza un velo di polemica: “Possiamo definirle in questo modo se però prima diciamo che sabato e martedì abbiamo giocato senza l’equità competitiva, alla quale abbiamo diritto. Mi spiace dice queste cose, ma la situazione è questa. Ma faremo di tutto per essere competitivi e lavorare sull’aspetto mentale. Altrimenti sarebbe inutile scendere in campo: abbiamo bisogno di questo tipo di approccio”.

Un approccio che vede i biancorossi pensare giorno per giorno: la sfida di mercoledì non corre il rischio di distrarre Cavaliero e compagni. “Sì, l’attenzione è totalmente su Pistoia. È vitale ottenere questi due punti in casa per non incorrere in partite di vita o morte poi. Domenica dovremo giocare con il coltello fra i denti: abbiamo motivazioni forti”. Come forti saranno le emozioni di Moretti, che sfiderà ancora il suo passato, quella Pistoia che l’ha consacrato ad altissimi livelli. “E’ un club importante, di cui ho un ricordo indelebile. Ma la mia attenzione sarà solo alla posta in palio, non a quello che è stato. Dovrò rimuovere tutti i miei sentimenti buoni che ho nel cuore”. Pistoia dal canto suo non arriva da un momento positivo: in Toscana c’è anche clima di contestazione verso la squadra di Esposito. “Pistoia – conclude Moretti – è una squadra che gioca bene, anche quando perde. Hanno una chiara identità e un bellissimo modo di andare in campo. Sarò soddisfatto se non prenderemo tiri aperti da Antonutti e penetrazioni da Moore perché avremo capito le caratteristiche dei nostro avversari. Il momento negativo? Scambierei tranquillamente la nostra classifica con la loro, che rimarranno quinti: mi piacerebbe avere i loro problemi in questo momento”.

lu.mastro.