La solfa ultimamente è sempre quella. Prestazione naif, risultato avverso, dichiarazioni post partita agitate, tendenti al molto mosse. La Pro Patria è sempre più uguale a sè stessa. E a 5 settimane dai playoff, la circostanza non è certo una buona notizia. Intanto giovedì (ore 15, stadio “Speroni”), si torna in campo per l’anticipo di Pasqua. Ospite il Levico. Paura anche di quello?

Te lo do io il playoff. Una vittoria (in casa, contro l’ultima in classifica) nelle ultime 7 partite. Cinque sconfitte nelle ultime 8 trasferte. Con queste premesse, pensare che tra poco più di un mese lo scenario si possa ribaltare, presuppone una dose industriale di fiducia. Bonazzi ammette il ritardo di condizione ma garantisce che il richiamo programmato durante la sosta darà i suoi frutti quando servirà. Cioè a maggio. C’è da fidarsi? Un mese e lo sapremo.

Busto, abbiamo un problema. “Sono deluso. Si può perdere. Ma non così”. “Prendiamo atto di queste parole. Ma ci sono anche gli avversari”. Prima frase farina del sacco di Bonazzi. Seconda da attribuire a Garbini. D’accordo, a caldo nel post partita, la sintonia è spesso una chimera. Ma la divergenza nelle dichiarazioni ha dato la chiara sensazione di un rimpallo. Di responsabilità.    

L’attesa del piacere è essa stessa il piacere. Per celebrare la matematica promozione del Monza ci sarà ancora da aspettare. L’1-1 di domenica nel confronto diretto con il Ciliverghe ha cristallizzato il vantaggio brianzolo sul più 9. Giovedì biancorossi a Ciserano e gialloblu bresciani in casa con il Lecco. Quando si sboccia? Party time plausibile per domenica 23 quando al “Brianteo” sarà di scena il Seregno.

No grazie, il 4-3-3 mi rende nervoso. In principio fu il verbo. Di Bonazzi. Poi la contingenza fece aggio sul modulo. Che venne messo in naftalina. Ma il sistema di gioco feticcio del tecnico seriano è rimasto (in qualche modo) al centro della scena. Gli ultimi due giustizieri della Pro Patria (Dro e Pergolettese, ma anche Seregno e Grumellese erano schierati in quel modo), hanno sfoderato un proditorio 4-3-3. Quando si dice il contrappasso.

La città dei ragazzi. Pontisola in rimonta playoff? Non scherziamo, dai. Al di là dei 5 punti da recuperare, il club brembano è in testa alla speciale classifica “Giovani D valore”, graduatoria che premia le squadre più generose di under in distinta (soprattutto se provenienti dal proprio settore giovanile). In caso di successo, previsto un contributo di 25.000 euro. Tutto grasso che cola in tempi come questi. Domenica contro il Caravaggio, mister Curioni ha messo in campo 5 under (tra cui un ’99, Mosca), inserendone poi 3 dalla panchina. Facile pensare che farà lo stesso anche nelle prossime giornate. Facendo così la corsa non sulla Pro Patria, ma su Ciserano e Lecco, rispettivamente seconda e terza nella classifica in oggetto.

Banane e marpioni. Nella felpatissima sala stampa del “Voltini” un allusivo Pablo Andreas Garbini si è giocato il jolly sulla divagazione ortofrutticola: “Anche gli altri quando vengono a Busto, si prendono tre pere, tre banane…”. Ecco, tutti tutti proprio no. Ma, al netto dei vuoti di sceneggiatura, la metafora del corralense ha gettato la maschera sul reale momento biancoblu. Alla Pro Patria, ormai, siamo davvero alla frutta.

Voltini unchained. Penne vincolate alle catenelle? Già viste in banca o alle poste. Sedie ancorate alle catene? Quelle ancora no. Prima assoluta domenica al “Voltini”, dove le seggiole della tribuna stampa erano assicurate ai gradoni dello stadio. Cautela anti scippo? Ovviamente, il motivo è un altro. Ma la curiosità rimane.

Diffidate gente, diffidate. Con l’ammozione rimediata contro la Pergolettese, Salvatore Ferraro, Alex Pedone e Matteo Arrigoni sono entrati in diffida. Al prossimo giallo scatterà la squalifica. Non tutti insieme eh?

No news good news? Nella settimana dopo Pasqua verrà aggiornato il work in progress societario. Il nuovo ordine tigrotto prenderà forma senza fretta in parallelo con la chiusura di stagione. Soci o sponsor (più la seconda della prima), i futuri partner porteranno con sé nuovi uomini di riferimento. Oltre che fatale e scontato, visti gli attuali risultati (e lo scriviamo a malincuore), verrebbe da dire anche inevitabile.

Levico e nuvole. Sveglia da panettieri. Quasi 300 km all’andata (e altrettanti al ritorno). Chissà, forse anche il pranzo al sacco. Tutto in giornata. Compresi (chiaramente), anche i 90’ dello “Speroni”. La trasferta a Busto del Levico Terme sarà materiale da una botta e via. Ma (ne siamo certi), l’argomento non verrà brandito come un alibi.

Cose da Piazzini. Per la sfida di giovedì, designato Simone Piazzini di Prato (Mattia Regattieri di Finale Emilia ed Emanuele Spagnolo di Reggio Emilia gli assistenti). L’arbitro toscano è un emergente con 10 gare in stagione (una nel Girone B). Bilancio: 5 vittorie interne, 4 esterne, un pareggio e ben 6 espulsioni. Ultima gara diretta l’1-2 del Legnano a Varese del 2 aprile.

Giovanni Castiglioni