Rinascere sportivamente alla soglia dei 30 anni e avvicinarsi concretamente alla Serie A per la prima volta in carriera dopo gli anni delle giovanili. Sembra incredibile ma è quello che sta accadendo a Giacomo Beretta, centravanti di scuola Milan, oggi di proprietà del Cittadella. Nato a Varese nel 1992, Beretta si sta guadagnando uno spazio importante nella squadra veneta rivelazione di questo campionato. E la scalata sembra appena iniziata.
Dopo 17 giornate della Serie B 2021/2022 il Cittadella di mister Gorini si trova al settimo posto in classifica a -7 dalla capolista Pisa e a una sola vittoria dal Lecce terzo. Una squadra, quella veneta, che in questa stagione sta letteralmente volando e che le quote serie B dei principali analisti di settore considerano tra le compagini che possono lottare per i playoff fino al termine della stagione.
E buona parte del merito di questa incredibile cavalcata è di un ragazzo di cui sembravano perse le tracce ma che si sta riaffermando a suon di prestazioni di alto livello: Giacomo Beretta. Fin qui il varesino è sceso in campo 12 volte, è andato a segno contro il Perugia e sta velocemente risalendo nelle gerarchie di Gorini che in 3 delle ultime 4 partite l’ha schierato da titolare.
Finalmente sembra di rivedere quel centravanti forte e potente che aveva incantato con la maglia del Milan primavera realizzando la bellezza di 18 gol in sole 32 presenze.
La parabola sportiva di Beretta è decisamente particolare e merita di essere ripercorsa. Acquistato nel 2009 dai rossoneri, il varesino diventa subito protagonista in primavera, segnando valanghe di gol e affermandosi come uno dei giovani più promettenti del panorama italiano. Da lì inizierà un girovagare nelle serie minori che lo vede vestire le maglie di Ascoli e Juve Stabia in Serie B e di Pavia e Lecce in Lega Pro.
Purtroppo, però, Beretta fatica ad affermarsi. L’unica stagione in doppia cifra di gol segnati è quella col Pavia. Nelle altre il varesino vede poco il campo e non va mai oltre le 5 marcature. Un trend che proseguirà anche nelle due stagioni successive in B con la maglia della Pro Vercelli quando il bottino complessivo reciterà 8 gol in 59 partite.
Beretta non sembra ancora pronto per i massimi livelli e dopo una stagione e mezzo passata in prestito tra Virtus Entella e Carpi, il Milan decide di cederlo definitivamente al Foggia. Il passaggio definitivo ai pugliesi sembra dare nuovo slancio all’attaccante che scende in campo 28 volte nella stagione 2017/2018 e va a segno in 8 occasioni.
Sembra tutto pronto per la definitiva rinascita ma il successivo passaggio all’Ascoli si rivelerà decisamente difficile. Per la prima volta in carriera il ragazzo dovrà fare i conti con gli infortuni. Uno in particolare, alla caviglia, gli farà saltare 17 gare nella stagione 2018/2019 e lo costringerà, l’anno successivo, a una difficile operazione che lo terrà fermo ai box per tutta la seconda metà del campionato.
Nonostante tutto c’è ancora chi crede nelle sue doti. A dargli una chance è il Padova in Serie C che lo acquista nell’ultimo giorno del mercato 2020. Ancora alle prese con problemi fisici, Beretta non scende mai in campo con i veneti e passa ai “cugini” del Cittadella nel successivo calciomercato invernale.
È la svolta della carriera. Tornato in serie B, l’ex ragazzo prodigio del Milan primavera ricomincia a giocare con continuità e in sei mesi va a segno 3 volte nelle 17 gare giocate. E siamo arrivati a questa stagione, la 2021/2022. Rimasto al Cittadella, Beretta deve fare i conti con un problema agli adduttori in avvio di campionato. Ma piano piano ritrova la forma fisica e inizia a giocare con continuità. La prima da titolare è contro il Parma il 28 ottobre. Le altre 3 nelle ultime 4 giornate, coincise con 2 pareggi e 2 vittorie. Alla soglia dei 30 anni il varesino sembra finalmente pronto per riprendersi tutto il tempo perduto.
Redazione