Due super staffette azzurre 4×100 mista donne e uomini e due finali conquistate. Un altro punto esclamativo, dunque, per Nicolò Martinenghi che, dopo la medaglia di bronzo nei 100 rana e la finale nei 4×100 misti mixed (in acqua stanotte alle ore 4.43), raggiunge un altra finale con la 4×100 mista uomini (domenica alle ore 4.36); il primo (e purtroppo l’ultimo) punto esclamativo a Tokyo2020, invece, per la bustocca Arianna Castiglioni che è a dir poco strepitosa nella frazione a rana della 4×100 mista donne.

La Castiglioni, infatti, nuota in 1’05”26 i suoi 100 rana, un tempo che è il migliore al mondo in assoluto per quanto concerne le frazioni lanciate. L’atleta allenata da coach Gianni Leoni si conferma di gran lunga in una forma fantastica e, al momento, è la migliore italiana. Non qualificata per i suoi 100 rana, rimane un po’ di rammarico per non averla potuta vedere all’opera nella sua gara preferita, visti anche i risultati non all’altezza di Benedetta Pilato (squalificata in batteria e comunque non apparsa al meglio) e Martina Carraro (settima in finale).
La Castiglioni, comunque, fa vedere ancora una volta di che pasta è fatta e trascina l’Italia al record italiano in 3’55’79 che vale il quarto tempo complessivo di ingresso in finale (migliorato il 3’56”30 nuotato dallo stesso quartetto per il bronzo europeo a Budapest 2021). Dopo una frazione a dorso discreta di una Margherita Panziera non in condizione (1’00”55), la bustocca consente all’Italia di risalire fino in seconda posizione; poi completano l’opera Elena Di Liddo a farfalla (56”74) e Federica Pellegrini a stile libero (53”24) regalando all’Italia un’ottima prestazione complessiva. “Era snervante vedere gli altri gareggiare ed io ad aspettare. Questa staffetta sta crescendo molto: sono contenta dell’apporto dato”, ha dichiarato la Castiglioni al termine della gara.
Purtroppo, però, nonostante il grandissimo tempo, per una decisione che certamente non sarà condivisa da tutti Castiglioni non nuoterà nella finale 4×100 mista femminile e sarà sostituita da Martina Carraro. Il ct Butini, infatti, ha stabilito prima di partire per il Giappone che avrebbe disputato la finale chi tra le azzurre avesse fatto il crono migliore spurgato dai tempi di reazione e con l’aggiunta per Castiglioni di una penalizzazione di 0”10 perchè dalla staffetta si parte in movimento e non da fermi. Facendo due conti, quindi, a Carraro, che in batteria aveva nuotato in 1’05”85, bisogna togliere il tempo di reazione (0”61), mentre ad Arianna al 1’05”26 della staffetta bisogna togliere il tempo di reazione (0”10) e aggiungere la penalizzazione stabilita da Butini di 0”10. La somma è 1’05”24 per Carraro e 1’05”26 per Castiglioni che, dunque, è fuori dalla finalissima che ha conquistato per soli 2 centesimi. Non rimane altro che applaudire la ranista bustocca e sperare che questa decisione non costi all’Italia una medaglia.

La staffetta 4×100 mista maschile azzurra fa sognare e vola in finale con il miglior tempo: 3’30”02. Dietro a loro ci sono niente meno che la Gran Bretagna con il secondo tempo in 3’31”47 e la Russia con 3’31”66. Dopo un dorso di Thomas Ceccon da 53”20 e non brillantissimo, Nicolò Martinenghi sfodera un 57”94 da applausi che riporta in corsa l’Italia e la fa risalire al secondo posto; Federico Burdisso a farfalla (51”46) e Alessandro Miressi a stile (47”42) sono altrettanto strepitosi e l’Italia ora può davvero sognare. “Sto accusando un po’ di fatica, ma non c’è male – afferma Nicolò Martinenghi – In finale ce la giocheremo”. 

Laura Paganini

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