Mai come quest’anno regna l’equilibrio nel Girone A di Eccellenza. Al contrario della scorsa estate, quando la Varesina era facilmente pronosticabile tra le favorite per il titolo, stavolta ogni pretendente al salto in Serie D ha delle incognite e deve dimostrare sul campo di meritare un piazzamento che è difficile attribuire anche sulla carta. In ogni caso, sprezzanti del pericolo di fare una figuraccia, lanciamoci senza paura in questo pronostico.

SEMAFORO VERDE

Artefice di un mercato sontuoso, che l’ha visto mantenere quasi tutti i big della rosa e scippato un punto di forza alle due principali rivali, l’Oltrepo parte coi favori del pronostico. Non è però tutto oro quel che luccica: Pedrabissi, strappato alla Sestese, deve dimostrare di valere Pizzini per capacità di spaccare le partite, e Murriero non sarà semplice da rimpiazzare tra i pali. Seguono a ruota la terza e la quarta della passata stagione, ovvero Vogherese e Sestese. I rossoneri sarebbero partiti addirittura davanti se fossero riusciti a mantenere la linea difensiva che ha guidato la fantastica rimonta in campionato; invece la perdita di Lorusso e Fasoli e il passaggio di Gabrielli ai rivali deve indurre alla prudenza. Discorso simile per i biancazzurri, che hanno cambiato tanto tra campo e panchina e devono dimostrare di poter ripetere la cavalcata dell’anno passato.

Nessuna di queste tre dà certezze granitiche e, allora, alle loro spalle c’è un sestetto di squadre pronte a inserirsi per sognare in grande. Si parte dal Verbano, assoluto protagonista sul mercato che ha visto arrivare giocatori in grado di proiettarlo sulla carta in alta classifica; proseguendo, ecco la Vis Nova Giussano che, per riscattare la retrocessione dalla Serie D, ha affidato la panchina a un tecnico di assoluto spessore come Agostino Mastrolonardo. Impossibile non citare la Solbiatese che viaggia sulle ali dell’entusiasmo per il trionfo dello scorso anno e ha inserito un poker di tasselli importanti dalla Vergiatese. Tocca poi al Pavia, che non ha badato a spese sul mercato per dimenticare la salvezza raggiunta soltanto ai playout e riportare la piazza nelle categorie a cui è abituata; si finisce, infine, col Gavirate che ha cambiato decisamente passo grazie a una campagna acquisti di spessore.

Ciascuna di queste però a sua volta ha delle incognite non da poco: i rossoneri di Besozzo hanno perso il trascinatore dello scorso anno, Luca Malvestio, e hanno rivoluzionato squadra e panchina dovendo quindi ricostruire da zero il gruppo; i neroverdi di Giussano, scendendo di categoria, hanno perso per strada pezzi importanti e dovranno dimostrare di aver smaltito le scorie della retrocessione; i nerazzurri di Solbiate Arno hanno puntato forte sul gruppo che ha dominato l’anno scorso in Promozione ma la differenza di categoria può farsi sentire; gli azzurri pavesi hanno cambiato quasi totalmente la squadra che ha deluso l’anno scorso e hanno poco tempo per oliare i meccanismi del nuovo gruppo; i rossoblù varesini, infine, hanno perso delle certezze con l’addio di Miele e Tartaglione e chi li sostituisce, sulla carta all’altezza, dovrà dimostrare sul campo di non far rimpiangere gli assenti.

SEMAFORO GIALLO

A ridosso delle favorite c’è il Club Milano, capace di tenere la colonna portante della passata stagione che le ha consentito di essere l’unica formazione a battere la Varesina. I biancorossi milanesi hanno inserito con oculatezza le giuste pedine per tentare il salto di qualità ma, di contro, hanno probabilmente la rosa più giovane del girone e già lo scorso campionato hanno visto sfumare dei punti preziosi a causa dell’inesperienza. Se Scavo riuscirà ad evitare la partenza ad handicap di un anno fa sotto la guida Zenoni, allora Rankovic e compagni saranno assolutamente da corsa.

Un passo indietro, ma non senza la speranza di inseirsi nella lotta playoff, ci sono Accademia Pavese, Calvairate e Ardor Lazzate. I biancorossi di San Genesio arrivano da un super girone di ritorno e hanno inserito elementi di assoluto valore come Jacopo Zenga, motivo per cui non dovrebbero avere problemi a stare lontani dalle zone calde della classifica. I rossoblù milanesi sono ripartiti dal nucleo che ha conquistato una tranquilla salvezza pochi mesi fa aggiungendo tasselli di qualità come Andrea Zingari, reduce dalla vittoria del campionato al Sant’Angelo. I gialloblù brianzoli hanno perso bomber Berberi ma hanno ingaggiato tanti giovani di qualità che dovrebbero essere più che sufficienti per garantirsi una stagione senza patemi.

SEMAFORO ROSSO

Passiamo infine a chi dovrà probabilmente sudare per mantenere la categoria. Si parte con le neopromosse: Muggiò, Magenta, Castello Cantù e Virtus Binasco. Due hanno conquistato l’Eccellenza vincendo il campionato, altre due hanno beneficiato dell’allargamento dei gironi a 18 squadre. Il salto di categoria, però, non è da sottovalutare e, al netto delle ambizioni, solo il campo potrà dire quanto saranno stati capaci di adeguare l’organico al massimo campionato regionale. In loro compagnia troviamo Vergiatese e Pontelambrese. I varesini hanno cambiato tanto e perso non pochi punti di riferimento in ogni reparto, ma possono contare sull’esperienza di Sergio Galeazzi in panchina reduce da una stagione straordinaria alla guida del Verbano. I comaschi sono giunti ormai alla quinta stagione consecutiva in Eccellenza ed hanno maturato una grande esperienza nel salvarsi che potrà risultare determinante a loro favore quando i punti in palio diventeranno pesanti e il pallone comincerà a scottare.

LA GRIGLIA DI PARTENZA DELL’ECCELLENZA

Pertanto, a poco meno di un mese dall’inizio del campionato, per quanto i valori in gioco non siano ancora stati espressi chiaramente, una prima potenziale griglia di partenza potrebbe essere la seguente:

SEMAFORO VERDE
Gavirate, Oltrepò (+), Pavia, Sestese (+), Solbiatese, Verbano, Vis Nova Giussano, Vogherese (+)

SEMAFORO GIALLO
Accademia Pavese, Ardor Lazzate, Calvairate, Club Milano,

SEMAFORO ROSSO
Castello Cantù, Magenta, Muggiò, Pontelambrese, Vergiatese, Virtus Binasco

Alex Scotti

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