Corteggiato da tante, tantissime squadre (anche dalla Serie C), Mario Chessa la scorsa estate aveva rifiutato ogni destinazione (sondaggio anche del Città di Varese) sposando il progetto neroverde della Castellanzese. Un anno dopo, però, è tempo di dirsi addio.

Un saluto già anticipato dalla festa all’ultima giornata di campionato contro il Caravaggio, occasione per il popolo neroverde di salutare il loro beniamino che con la Castellanzese ha segnato 67 gol in poco meno di cento presenze. MC7, il “mago”, così chiamato per la sua abilità nel dribbling e per la capacità di far scomparire il pallone e farlo riapparire in rete, saluta da eroe Castellanza e si guarda ora intorno per altre sfide. Su di lui c’è il forte, fortissimo, interesse dell’Arconatese, ma anche altre realtà di zona (e non) farebbero carte false per aggiudicarsi le sue prestazioni.

A margine, non poteva mancare il saluto del presidente della Castellanzese Alberto Affetti che ringrazia Chessa per il suo percorso in neroverde e non disdegna una frecciatina al sistema del mondo dilettantistico: “Purtroppo anche la serie D è diventata una gara all’aumento degli ingaggi e questo fa male alle stesse società che diventano vittime e carnefici allo stesso tempo. Non sono i giocatori ad essere mercenari. Sono i presidenti delle società che sbagliano”. Di seguito il comunicato della società neroverde:

Mario Chessa dopo due stagioni e mezzo saluta la Castellanzese. 67 gol, sfiorando le 100 presenze in maglia neroverde testimoniano il grande percorso di Chessa con la maglia della Castellanzese. Nell’ultima stagione l’ormai ex numero 7 neroverde è andato a segno ben 21 volte.
A Mario da parte di tutta la società un grande in bocca al lupo per prosieguo per la carriera.

Il presidente Alberto Affetti ha voluto sottolineare: “Sono molto dispiaciuto per la sua partenza, anche se riconosco che era impossibile per lui rinunciare alla proposta che gli è stata fatta. La Castellanzese allestirà comunque una squadra competitiva anche senza un giocatore così importante come Chessa. Milan docet!
A Mario un grande in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera e lo ringrazio per la professionalità, per la serietà come uomo e per le sessantasette reti messe a segno in due stagioni e mezzo passate in neroverde. Un grande giocatore!
Purtroppo anche la serie D è diventata una gara all’aumento degli ingaggi e questo fa male alle stesse società che diventano vittime e carnefici allo stesso tempo. Non sono i giocatori ad essere mercenari. Sono i presidenti delle società che sbagliano”.

MC

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