Che la pazienza dei tifosi non sia molta non è un mistero, ma il pareggio casalingo del Città di Varese contro il Breno è equivalso ad una goccia che ha continuato a far traboccare un vaso già di per sé traboccante. Sei giornate senza vittoria, un incubo da cui il popolo biancorosso si vuole risvegliare il prima possibile per ritrovare quella serenità di cui questa squadra sembra aver bisogno per poter rendere al meglio.

Sembrava quasi fatta (l’inzuccata di Mapelli aveva fatto esplodere di gioia i tifosi presenti), ma la doccia gelata del gol di Cristini (a difesa schierata che ha fatto imbufalire mister De Paola) ha subito fatto risprofondare nella disperazione nel pessimismo tutti i supporter biancorossi. Il problema? Tra chi dà le colpe alla squadra, chi al tecnico e chi alla società, la costante è rappresentata dalla volontà, o meglio, dall’obbligo di dover tornare a vincere.

Ad aprire le danze è il commento di Davide Tomasina: “Ma i guru del mercato dove sono?? No, perché partire con la convinzione di vincere il campionato e ritrovarsi terzultimi dopo due mesi mi fa pensare che qualcuno il suo lavoro lo sa fare poco. Poi anche i giocatori ci mettono del loro perché riuscire a fare pareggiare l’ultima nel recupero trenta secondi dopo che erano riusciti a raddrizzarla la dice lunga. Poche chiacchiere e ributtarsi sul mercato, altro che Franco Ossola pieno“.

Per riempire lo stadio, oltre a tanti altri fattori, serve avere una squadra che vince e convince. Elementi che, secondo Carmine Cubicciotti, mancano: “Squadra da rifare e i dirigenti responsabili di questo scempio devono andare via. Qualcuno deve pagare per tutto questo! Non guarderò più una partita perché così è uno schifo“. Di sicuro all’Ossola mancava Luca Papotti: “Ho fatto bene a non andare allo stadio… mi rovino il fegato“.

Dominique Porcaro getta la spugna: “Rifare la squadra. Quest’anno ormai è andata… pensate a salvarvi“, mentre Enrico Bellorini riguarda la partita attraverso i nostri highlights e analizza: “Rigore forse generoso, di sicuro da ribattere; loro un gran tiro da fuori, come già il Seregno; perché noi non abbiamo nessuno capace di farlo?“.

Edoardo Manfredi è un fiume in piena: “Oggi non doveva essere la partita della svolta??? Invece si è vista una squadra che ha avuto difficoltà a impostare azioni di gioco per tutta la partita, una squadra senza anima e senza “palle” che appena è passata in vantaggio si è messa in difesa per difendere il risultato contro il temibile Breno (ultimo in classifica). Dispiace veramente tanto vedere il nostro amato Varese messo così male già ad ottobre… DIRIGENZA SVEGLIA!!!“.

Chiaramente, in un momento come questo i tifosi vedono tutto nero. Con un filotto di vittorie il discorso cambierebbe drasticamente ma, ora come ora, i biancorossi sembrerebbero non riuscire a venire a capo del loro problema. Luciano De Paola ha dimostrato di avere le idee chiare (a microfoni spenti si è confrontato direttamente e senza timore con alcuni tifosi “infastiditi” dal pareggio odierno), ma Marco Tigros profetizza: “De Paola non è colui che ci salverà, tra due domeniche se ne andrà sbattendo la porta e noi ci salveremo, forse richiamando Porro. Ci aspetta un anno uguale a tre anni fa“.

Tempo al tempo. Per avere le risposte, positive o negative che siano, i tifosi non possono far altro che aspettare con la speranza di poter tornare presto a gioire insieme alla squadra.

Matteo Carraro

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