Dal caldo della sera al caldo del mattino. Quest’oggi, martedì 27 luglio alle ore 9.30, il Città di Varese si è ritrovato al Centro Sportivo delle Bustecche per il secondo allenamento della preparazione estiva in vista della stagione 2022/23, dando così seguito alla prima sgambata di ieri cominciata intorno alle ore 17.00.
Le alte temperature e l’afa hanno accompagnato (e accompagneranno) i biancorossi di Gianluca Porro nei primi assaggi del prossimo campionato, restituendo ciò che diventerà una costante partita dopo partita: il sudore. Il Varese deve vincere la Serie D e tornare fra i professionisti, ma il viaggio che aspetta capitan Disabato e compagni non è certo né in discesa né in piano: le difficoltà ci saranno (lo sanno bene tutti i protagonisti), la salita sarà ardua e i biancorossi dovranno superarla impegnando ogni singola goccia di sudore per regalare alla piazza l’ambito salto in Serie C.
Dopo aver sentito al “Franco Ossola” le prime impressioni in casa biancorossa (tra cui spiccano le dichiarazioni di Carlo Ferrario, la ciliegina sulla torta degli annunci di mercato di ieri pomeriggio) la parola è passata al campo: alle Bustecche, oltre alle prime (tante) gocce di sudore versate, sono stati i tifosi a farla da padrone con una trentina di supporter biancorossi hanno sfidato il caldo per seguire il primo allenamento della squadra. L’atmosfera? Tanto ottimismo condito però da qualche inevitabile perplessità, aspetti che (seppur magari difficili da digerire) fanno bene per tenere alta fin da subito la soglia dell’attenzione.
Cominciando dagli aspetti positivi, tutti i tifosi hanno subito notato i sorrisi e l’alchimia di gruppo con la solita voglia di ridere e scherzare che però non ha impedito ai giocatori di iniziare fin da subito al mille per cento. L’attenzione dei presenti è stata inevitabilmente catalizzata da Carlo Ferrario perché spetterà proprio all’attaccante classe ’86 trascinare la squadra a suon di gol (nella speranza che Roberto Cappai riscatti la passata stagione sfortunata): di sicuro l’ex Sangiuliano City è in forma smagliante, il fiuto da bomber non gli manca ed è già partito il countdown per vederlo all’opera nelle prime amichevoli (ancora da definire).
Se per i nuovi, Ferrario compreso, aleggia comunque quell’aria di curiosità, lo stesso non si può ovviamente dire per i senatori: i vari Disabato, Gazo, Mapelli, Monticone, Parpinel e Piraccini sono stati salutati con grande affetto dai sostenitori biancorossi ed è proprio dai loro sorrisi e dalla loro voglia di fare, unita a quella di tutto il resto della rosa, da cui il Città di Varese di mister Porro (a proposito di sorrisi e voglia di fare) dovrà ripartire.
Di contro, spostandoci nell’ambito delle perplessità, ecco un tema già proposto l’estate scorsa: la questione portieri. Sotto una luce diversa però. Luca Trombini ed Elia Priori nella passata stagione avevano spazzato via qualsiasi dubbio disputando un’annata ad altissimo livello ma, come ormai noto, Trombini non rientrava più nei progetti del Città di Varese che ha scelto di dare totale fiducia a Priori. Stando alle prime indiscrezioni sembrava che la società biancorossa fosse orientata a completare i ranghi fra i pali con un classe ’04, motivo per cui ha “stupito” l’innesto di Leonardo Maria Moleri. Il classe ’02 arriva con il titolo di quarto portiere del Milan campione d’Italia: quarto portiere, certo, ma la sensazione dei tifosi è che Moleri non sia arrivato a Varese per fare la riserva. Sarà staffetta fra i due? Probabile e, vedendo i precedenti dello scorso anno, tenere sempre alta la tensione positiva potrebbe rivelarsi la mossa vincente. Sta di fatto che i tifosi preferirebbero saper fin da subito se ci sarà o meno un titolare fra i due.
Spostandoci negli altri reparti la difesa non suscita alcuna preoccupazione (a maggior ragione dopo le conferme, l’innesto di Filippo Boni e la conferma di continuità con lo schieramento a tre), mentre in mezzo c’è chi vorrebbe avere un centrocampista con il fiuto del gol (i tifosi sanno bene, nella speranza di essere smentiti, che Andrea Malinverno non può farsi carico di questa responsabilità) e, tra le altre cose, un profilo di pura adrenalina come il non confermato Francesco Cantatore. In attacco, se Ferrario promette una quindicina di gol, i tifosi ne aspettano altrettanti da Roberto Cappai che dovrà dimostrare di aver meritato la conferma; ad onor di cronaca, la scorsa estate, nessuno avrebbe riconfermato Kenneth Obinna Mamah, eppure la stagione disputata dal classe ’98 gli è valsa il passaggio in Serie B turca. C’è curiosità in merito al classe ’02 Riccardo Goffi mentre, inutile sottolinearlo, Marco Pastore è atteso dalla definitiva consacrazione e spetterà proprio al classe ’99 confermarsi (ad un livello ancora maggiore) il trascinatore caratteriale di questa squadra. Fronte attacco c’è chi avrebbe voluto dare un’altra chance a Luca Di Renzo e chi, invece, rimpiange l’assenza di Elios Minaj (trascinatore ai playoff) accasatosi al Brindisi
Infine, alcuni tifosi, anche scottati dal non passaggio in Serie C (per questioni burocratiche, ovviamente, viste le sole bocciature di Teramo e Campobasso), nutrono delle riserve sulla dirigenza che sarà chiamata a riconquistarsi la loro fiducia attraverso la vicinanza e il dialogo, aspetti che secondo una parte della tifoseria sono mancati in qualche circostanza. La speranza condivisa da tutti, dai più ottimisti ai più dubbiosi, è che la campagna acquisti si dimostri vincente e sia in grado di restituire un Varese vincente in grado di conquistare la Serie C sul campo.
Matteo Carraro