Tanti proclami a inizio stagione, ma poi è il campo quello che parla. Gli obiettivi proclamati in estate saranno stati rispettati? Giunti praticamente alla fine del girone d’andata (al netto dei recuperi, già riprogrammati nelle giornate dell’11 e del 18 gennaio) è tempo di bilanci. Tra delusioni, sorprese e conferme, ecco il pagellone di fine anno del Girone A di Serie D:

SESTRI LEVANTE 9.5

Non una vera e propria sorpresa, ma solamente un grande conferma. Una squadra costruita sicuramente per arrivare ai playoff, ma che ha stupito nel corso del campionato: 14 punti di vantaggio al giro di boa sono decisamente un bottino importante, che si va ad aggiungere al secondo miglior attacco (35 gol realizzati) e alla terza miglior difesa del girone (17 reti subite); Facundo Marquez (10) e Pane (7) hanno poi messo a segno praticamente metà dei gol realizzati dai rossoblù. 49 punti in 19 gare, con una media di oltre 2.5 punti a partita, visto che sono solamente due le sconfitte rimediate dalla squadra di Barilari: una alla prima giornata con la Sanremese, l’altra all’ultima con il Borgosesia, mentre l’unico pareggio risale alla gara con il Chisola. Uno schiacciasassi indiscutibile.

LIGORNA 9

E chi si poteva aspettare un Ligorna in terza piazza a -1 dal secondo posto? I playoff potevano essere in programma per la squadra di Roselli, ma il girone d’andata è stato senza ombra di dubbio più che soddisfacente. Genovesi che hanno fatto del proprio campo un fortino (18 punti raccolti), ma che anche in trasferta hanno saputo dire la loro (16 punti); miglior difesa del girone A con soli 14 subiti e 24 gol realizzati, di cui 9 da Donaggio. Il Ligorna può permettersi di sognare in grande… Umiltà, lavoro e fantasia.

SANREMESE 8.5 (due gare da recuperare)

Partita con i favori del pronostico non ha propriamente deluso le aspettative, anche se forse ci si aspettava un duello più serrato con il Sestri Levante. Certo, le gare da recuperare per i biancazzurri sono due (Gozzano e Stresa), e i punti di distacco dalla capolista potrebbero scendere a 8, ma attenzione agli incidenti di percorso. Sì, perché il paradosso è questo: 22 punti in trasferta e solamente 13 fra le mura amiche, dove i ragazzi di Giannini sono inciampat più voltei: i pareggi con Bra, Castanese, Asti e Vado e la sconfitta con il Pont Donnaz sono arrivati tutti nella casa dei matuziani. Sanremese che comunque vanta il miglior attacco con ben 38 gol messi a segno da 12 marcatori diversi. Il cammino nel girone di ritorno potrebbe riservare tante altre sorprese e due regali di Natale sono già stati scartati: Mesina e Giacchino (promettente 2003). In linea con le aspettative.

VADO 8

Qualche partita steccata dai rossoblù c’è stata (Castellanzese e Ligorna su tutte), qualche risultato indigesto pure (Legnano), ma il Vado alla fine è là a godersi un posto sul treno playoff. Un Di Renzo che quando ha trovato la giusta via, non si è risparmiato mettendo a segno ben 12 gol dei 30 totali. 31 punti messi in saccoccia, frutto di 8 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte. Liguri che senza gare da recuperare chiudono il girone d’andata più che soddisfatti. Sopra ogni aspettativa.

BRA 8

Voto identico a quello del Vado, il Bra voleva ripetersi e – numeri alla mano – lo sta facendo. 32 punti, quarta piazza, 25 gol segnati e 19 subiti: insomma, in saccoccia è stato messo quanto pronosticato. Il girone di ritorno potrebbe anche essere più roboante: il Marchisone 2.0, infatti, regala ai giallorossi esperienza e anche il ritorno di un uomo-spogliatoio. Quanto detto per il Ligorna vale anche per i braidesi: l’Attilio Bravi è dove si sono fatti più punti, ben 21 sui 32 raccolti. Reattiva, vivace e mai doma.

ASTI 7.5

E chi se lo aspettava? Tanti ragazzi che non hanno mai affrontato un campionato di Serie D, ma la grinta e la voglia di provare a vincere ogni singolo match non è mai venuta meno. Tre punti di distacco dalla zona playoff, 16 risultati utili (6 vittorie e 10 pareggi) e una media casalinga da paura con ben 16 punti realizzati nella tana biancorossa. Una squadra rognosa, non dalle qualità eccelse, ma che ha sempre provato ad attaccare l’avversario in ogni modo possibile. Attaccabrighe scoppiettante.

GOZZANO 7.5 (una gara da recuperare)

Squadra partita per salvarsi il prima possibile e per provare a stupire: aspettative pienamente rispettate. Sesto posto, 29 punti messi in saccoccia e 8 reti firmate dalla coppia Rao-Vono. Il mercato invernale ha già regalato diversi profili ai rossoblù: Ferrari (ex Chieti) e Marcaletti (ex Città di Varese). Degno di nota poi il gol realizzato da Alessandro Vagge, l’estremo difensore del Gozzano, durante la trasferta a Pont Donnaz. Una squadra che ha rispettato pienamente gli obiettivi, qualche risultato indigesto o pesante c’è stato, ma la classifica parla chiaro. Sognante.

DERTHONA 7 (una gara da recuperare)

Un inizio decisamente complicato che ha portato la società a cambiare l’allenatore a metà ottobre: al posto di Fossati ecco Chezzi. Mercato di riparazione decisamente attivo: sette uscite e due entrate, Calzetta dal Casale e Villa dal Carpi. Una risalita lenta, ma la grande voglia di portare a casa più punti possibili. I bianconeri hanno sempre dimostrato di volere e potere ribaltare partite un po’ spinose: l’ultima gara del girone d’andata con il Fossano ne è testimonianza; sotto di ben quattro gol dal 62′ il Derthona ha compiuto la rimonta, portando il risultato sul 5-4. I playoff possono assolutamente restare nel progetto della squadra di Tortona. Soffrire, ribaltare, vincere.

CASTANESE 7 (una gara da recuperare) 

In tanti potrebbero definirla “la terribile matricola” e quei tanti avrebbero ragione. La Castanese da neopromossa ha sorpreso in positivo: risultati forse insperati – vedi Bra e Legnano – arrivati in un girone d’andata che recita così: 23 punti messi in saccoccia. 22 reti segnate, e 25 incassate, un dato tutto sommato positivo per una new entry del massimo campionato dilettatistico. La vicenda Molluso ha lasciato sicuramente qualche segno, ma la società si è subito mossa: esonero e arrivo in panchina di Michele Ferri per continuare a stupire. Sorpresa delle sorprese.

BORGOSESIA 6.5 (una gara da recuperare)

Una vera e propria banda di giovani, guidati da Manuel Lunardon; un inizio da dimenticare per certi versi, ma il lavoro paga e nelle ultime tre gare disputate sono arrivati ben 7 punti: da sottolineare come l’ultimo successo sia arrivato proprio sulla capolista Sestri Levante con un netto 3-0. Granata che sono sì in piena zona playout, ma che – partita dopo partita – hanno trovato una quadra e che ora possono assolutamente pensare ad una salvezza diretta. In crescita.

PINEROLO 6.5

Dare del filo da torcere? Fatto. Ottenere risultati strabilianti? Fatto. Chiudere sopra la “linea playout”? Fatto. 21 punti conquistati, frutto di 4 vittorie, 9 pareggi e 6 sconfitte sono assolutamente un bel bottino per il giro di boa. Una media età fra le più basse, una società neopromossa, e tanti giocatori che non avevano mai affrontato il campionato di Serie D…What else? Pinerolo che dovrà continuare a stupire tutti per restare sempre sopra la zona rossa. Pazzesca.

FEZZANESE 6.5

Una ligure che all’inizio del campionato era tutta da scoprire e strada facendo è diventata una matricola da tenere decisamente d’occhio. La Fezzanese non ha deluso le aspettative ed è cresciuta con il passare delle giornate: la squadra di Turi ha conquistato 21 punti e fra le mura amiche ne ha totalizzati ben 13. Tante le nobili fermate sul campo di Sarzana: Derthona, Vado, Chieri.  Strabiliante.

CASTELLANZESE 6 (una gara da recuperare)

Un avvio assolutamente positivo, poi il cambio in panchina – da Cretaz si è passati a Mazzoleni – e le tegole infortuni (riguardanti soprattutto gli under) che hanno portato i neroverdi a dover far di necessità virtù. La sufficienza stiracchiata deriva da risultati completamente opposti: le pesanti sconfitte con Chisola e Borgosesia, le vittorie su Vado, Ligorna, il pareggio pazzo con la Sanremese. Una squadra altalenante, capace di prestazioni di assoluto livello e di performance al di sotto delle aspettative. Un solo punto di vantaggio sopra la zona playout è troppo poco per una squadra costruita per fare un campionato decisamente diverso e più tranquillo. La classifica è decisamente corta e i neroverdi dovranno rimboccarsi le maniche per far vedere di che pasta sono fatti. Altalenante ed enigmatica.

STRESA 6 (due gare da recuperare)

14 punti al giro di boa per la neopromossa, ma ancora due gare da recuperare con Castanese e Sanremese che la potrebbero portare ad un soffio dalla zona salvezza. Un dicembre che ha visto gli arrivi degli ex Derthona Roma e Soplantai, dell’ex Castanese Lorenzi e soprattutto dell’ex capitano del Borgosesia Marra. Stresa che ha subito trovato le difficoltà del salto di categoria, ma che ha operato sul mercato per provare a mantenere la Serie D raggiungendo il prima possibile la quota salvezza. Vero, i punti sono pochini, ma la strada è ancora lunga. La perdita poi di Rotolo, e il passaggio a Nicolini (già vice) ha lasciato un segno indelebile; la sufficienza risicata c’è perché lo Stresa ha già dimostrato di poter affrontare le sfide più difficili. Lottatore fatto e finito

CHISOLA 5.5 (una gara da recuperare)

Una prima parte di stagione di certo non brillante caratterizzata dalla voglia di aggrapparsi quanto meno ai playout, tirando fuori unghie e denti. Uno dei mercati invernali più fastosi del girone: alla corte di Nisticò sono infatti arrivati Conrotto e Benedetti che sapranno certamente dare maggiore esperienza ai piemontesi. 14 punti sono troppo pochi per raggiungere la sufficienza, ma tre vittorie un po’ a sorpresa con Fezzanese, Castellanzese e Pont Donnaz fanno ben sperare. La risalita è lunga, ma non impossibile. Impossible is nothing.

LEGNANO 5.5

Ad inizio anno i piani erano ben diversi; vero, c’è stato il cambio di proprietà, di allenatore, di diversi elementi della rosa, ma la squadra poteva e doveva fare qualcosa in più. Come obiettivo minimo al giro di boa ci doveva essere un posticino sul treno playoff, ma 26 punti senza partite da recuperare sono un po’ miseri. Ora Mister Punzo e i giocatori, vecchi e nuovi (l’innesto più eclatante è quello di Cani), dovranno rimboccarsi le maniche per risalire la china. Un campo in condizioni pietose, che non aiuta né i padroni di casa né gli avversari. Deludente per i proclami fatti.

PONT DONNAZ 5.5 (una gara da recuperare)

L’estate travagliata dei valdostani ha lasciato qualche strascico. Certo, i 20 punti totalizzati non sono così pochi, ma il dato che può lasciare di stucco sono i soli 14 centri realizzati nella prima parte di stagione che condannano il Pont Donnaz ad essere la squadra con il peggior attacco del Girone A. Nel mese di dicembre diversi gli arrivi in arancioblù: Kambo, Masini e Raimondi per provare a dare una svolta alla fase offensiva. Poco incisiva.

CASALE 5 (una gara da recuperare)

Il voto è una media fra la gestione societaria e l’impegno di chi è sempre sceso in campo. Un avvio abbastanza positivo per i nerostellati, ma dal mese di dicembre le cose sono decisamente cambiate: la situazione societaria sempre più precaria e il mancato pagamento degli stipendi ha portato praticamente l’intero gruppo squadra a lasciare Casale, direzione nuovi lidi. Dal 4 dicembre infatti, i nerostellati sono scesi in campo con la Juniores Nazionale, eccezion fatta per gli unici 2002 schierati (Dosio e Lanza), che hanno cercato sempre di onorare la maglia; oltre il danno anche la beffa, visto che l’amministrazione comunale ha revocato al Casale la gestione dello stadio Palli e dell’impianto Bianchi, lasciando i nerostellati senza una vera e propria casa. I 21 punti conquistati nel girone d’andata difficilmente basteranno ad evitare l’eclissi. Sull’orlo del baratro.

CHIERI 5 (una gara da recuperare)

La società di Sorrentino era decisamente partita con ben altre aspettative: un girone d’andata deludente, conclusosi con il Chieri ad un soffio dalla zona playout non era quello che ci si aspettava. I soli 19 gol realizzati da una squadra che in estate ha operato sontuosamente sul mercato sono decisamente pochi; a dicembre ecco infatti gli arrivi di Varano e Camilli per provare a risanare quanto possibile. Tanti anche i pezzi pregiati che hanno lasciato la società: a partire dall’ormai ex capitano Conrotto, poi Alvitrez, Alfiero, Benedetto… Rimboccarsi le maniche.

FOSSANO 4.5 (una gara da recuperare)

Un voto che inevitabilmente rispecchia la situazione in classifica. I soli 6 punti raccolti – frutto di altrettanti pareggi –, la casella vittorie che recita zero, i 32 gol incassati a fronte dei 15 segnati sono un segnale forte. Certo, nel mercato di riparazione il Fossano ha portato alla propria corte pezzi decisamente pregiati: Alfiero, Alvitrez e Premoli. La salvezza è sfida ardua per gli uomini Viassi: attenzione ardua, non impossibile. In difficoltà.

Martina Crosta

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