Dopo una lunghissima stagione terminata con la vittoria dell’Ispra all’ultimo respiro, è tempo di tuffarsi nel capitolo post season e più specificatamente nel capitolo playoff e playput.
Partendo proprio dalla lotta per non retrocedere, al Cantello Belfortese toccherà subito spingere sull’acceleratore per tentare di aggiudicarsi il primo playout con la Faloppiese Ronago. I ragazzi di mister Caporali, che puntano a recuperare qualche acciaccato dopo un’annata difficilissima, sanno bene che buona parte della permanenza in questa categoria passa proprio dal primo round. Il regolamento prevede, infatti, che le gara di playout si giocheranno sui 180 minuti con la squadra meglio classificata che per garantirsi la permanenza in prima categoria può usufruire anche del pareggio. A presentare il match ci pensa Edoardo Calemme, l’esterno alto del Cantello Belfortese:Sappiamo di avere tra le mani una grossa occasione, per come è andato il campionato, soprattutto in questa ultima parte, la paura di non arrivare nemmeno a questo punto ma di ottenere una retrocessione diretta c’è stata, ecco perché quest’opportunità ci impone un solo e unico obiettivo, ovvero giocarcela“. “La Faloppiese Ronago arriva da un ultimo mese e mezzo esaltante perchè ha collezionato un filotto di vittoriecontinua Calemmema non dobbiamo nemmeno dimenticarci che gli altri 2/3 di campionati sono stati piuttosto anonimi e che se si trova in questa situazione è perchè è più o meno al nostro livello; nonostante tutte le difficoltà siamo fiduciosi, stiamo recuperando qualche giocatore, qualcuno stringerà i denti, dobbiamo davvero essere il più compatti possibile perché questi 180 minuti sono l’ultima chance per salvare un campionato che se da un lato non è stato all’altezza della situazione ed ognuno ha le sue colpe, dall’altro non possiamo dimenticarci che Cantello è una società che non merita di retrocedere, ci sono certi dettagli qui che sono certo non avranno nemmeno squadre della parte alta della classifica, ecco perchè, lo ribadisco, dobbiamo fare di tutto per portare la nave in porto, poi tireremo una linea e analizzeremo tutto quello che è successo, ma adesso nelle nostre testa deve esserci unico obiettivo“.

Umore totalmente differente ad Arcisate e Capolago dove quattro squadre si giocheranno la finalissima playoff. Non ci sono altri appelli, il dentro o fuori taglierà subito due squadre.

Il primo match vede opposte Bosto e Pro azzurra Mozzate, rispettivamente 2^ e 5^ classifica. Una stagione dai piani alti per i gialloblù li ha spinti a giocarsi questo playoff nel fortino di Capolago, dove Tasco & co proveranno l’ennesimo colpaccio consapevoli che anche il pareggio potrebbe premiarli. Di fronte ecco una delle formazioni più “matte” del campionato, capace di passare da un successo eclatante ad una sconfitta inaspettata. Il campionato ha raccontato di un 2-1 in favore degli Epifani boys e di un 2-2 nel match di ritorno, Mozzate sa che l’unica chance per continuare a cullare il sogno promozione, passa da una vittoria.

Non troppo distante ecco l’altra sfida playoff ovvero Valceresio – NFO Ferno. I ragazzi di mister D’Onofrio arrivano all’evento lasciandosi alle spalle una stagione meravigliosa a contrasto con un po’ di stanchezza patita nelle ultime settimane, racimolare le energie e giocarsi il tutto per tutto in questo novanta minuti, dove anche il pareggio potrebbe bastare per passare il turno, è l’obiettivo minimo per una squadra che quella promozione la sogna da un po’ e che forse mai come quest’anno ci è andata vicinissima. Di contro c’è il Ferno. Mister Stincone sa che a carte scoperte si ottengono i migliori successi, e dopo un’annata in cui, probabilmente, non è mai stata ingranata una marcia in più, è tempo di alzare i giri di una Ferrari che vuole andare velocissimo. Nella regular season dopo l’1-1 dell’andata, Casiraghi & co hanno fatto il colpaccio a Brenno, vincendo 3-2, ma si sa che in questi casi questi numeri contano poco.

Appuntamento alle ore 16 su tutti e tre i campi della provincia, la certezza è che dopo un campionato tanto esaltante anche playoff e playout sapranno farci divertire.

Mariella Lamonica

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