È un Città di Varese convincente quello visto contro l’Alcione: tre gol per tre punti e iniziare nel migliore dei modi la stagione. Il neo finale, però, quel rigore concesso allo scadere valso il 3-1, ha fatto infuriare Gianluca Porro che dichiara: “Volevo vincere 3-0. Non perché sono presuntuoso, ma perché se vogliamo avere una mentalità vincente non possiamo concedere nulla“.

Al netto di questa imperfezione (ingenuità di Mapelli), Porro si gode comunque la vittoria e la prestazione: “La gara di oggi è stata di una difficoltà estrema e sono convinto che l’Alcione farà un buonissimo campionato: sviluppavano bene i loro temi facendoci aprire in mezzo per colpirci o con le imbucate o con gli esterni. Gli è mancata la finalizzazione, per fortuna direi, mentre il nostro cinismo ha pagato: se crei e non finalizzi non servi a nulla. Mi è poi piaciuto lo spirito battagliero e sono estremamente soddisfatto di aver visto una squadra con la voglia di arrivare al risultato. Sappiamo che sarà una stagione lunga e ci sarà da soffrire tanto: dobbiamo violentare i nostri limiti per scoprirli e superarli“.

A margine, non poteva mancare una battuta sui tifosi: “L’unione con la curva va cementata. All’intervallo mi è stata recapitata una sciarpa biancorossa e sono fiero e orgoglioso di indossarla. Al di là dei gesti, che fanno sempre piacere, bisogna proprio lavorare sull’unione con tutti i tifosi. Oggi abbiamo sentito un pubblico presente che ci ha sospinto, esaltato e accompagnato. La piazza di Varese può avere un vantaggio enorme e non ne siamo certo indifferenti“.

Matteo Carraro

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