Il Rugby Varese ha ufficialmente ripreso gli allenamenti da quasi un mese in vista dell’imminente stagione. Insieme alla preparazione fisica, tecnica e tattica si avvicina anche il momento di scendere in campo per i consueti test match.

Il Varese sarà infatti impegnato da un paio di amichevoli pre-stagionali: la prima uscita sul campo di gioco, in una partita vera, si giocherà proprio in questo fine settimana, quando i biancorossi inaugureranno l’era Mamo sul campo del Rugby Rho: la trasferta nel milanese avrà luogo domenica 25 settembre alle ore 15:30. Meno di una settimana più tardi invece il Varese giocherà in casa, al “Levi” di Giubiano, in vista dell’inizio del campionato, più precisamente sabato 1 ottobre alle ore 15:30. Saranno due impegni amichevoli importanti, che accompagneranno Bosoni e compagni verso il 9 ottobre, data in cui inizierà ufficialmente il campionato di Serie B.

Tornando però al prossimo impegno del Varese, la squadra si sta allenando a pieno regime per arrivare al meglio a questi incontri che valgono poco sulla carta, ma di fatto rappresentano ottime opportunità per la squadra che ha bisogno di giocare, deve immagazzinare minuti nelle gambe e riabituarsi al contatto vero, quello che si può assaggiare solo in partita. Il prossimo incontro sul campo del Rho servirà, ovviamente, anche al tecnico biancorosso Massimo Mamo che potrà finalmente testare le qualità dei suoi nuovi giocatori, sommando il tutto alle indicazioni fornite ai singoli ed al piano di gioco che la squadra dovrà seguire. 

Il tecnico del Varese si è espresso così in merito alla partita di domenica sul campo del Rugby Rho: “Tornare a giocare fa sempre piacere e la squadra sta lavorando bene. Siamo ancora in fase di preparazione: non sarà il contesto in cui mi interesserà il risultato. Innanzitutto voglio vedere se la squadra riuscirà a mettere in pratica le mie indicazioni, poi voglio sapere a che punto siamo nel complesso, in modo da capire su cosa dovremo lavorare di più nelle prossime settimane. Porterò a Rho tanti giocatori e ci sarà sicuramente spazio per tutti ma, come dicevo prima, voglio più che altro capire se i concetti di gioco che ho dato sono entrati nella testa dei giocatori“.

Stefano Sessarego

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