A suon di assist e gol, correndo instancabilmente dal primo al novantesimo minuto e impressionando i tifosi con la qualità delle sue giocate, il giovane Alessandro Colombo sta vivendo una stagione straordinaria insieme alla sua Sestese. Cresciuto nel settore giovanile della Pro Vercelli, a cui hanno fatto seguito esperienze in piazze importanti quali Verbania e Pavia, è ora protagonista di un reparto offensivo devastante. Rapido di gamba e spiazzante nel dribbling, l’attacante classe 2001 è un “under” solo in termini anagrafici, perché sul rettangolo verde si muove con la sicurezza e la visione di gioco di un veterano. Ad agevolare questo suo ruolo di trascinatore vi è senz’altro la perfetta sintonia con i compagni, ingrediente chiave che sin dall’avvio di stagione ha prodotto risultati da vera e propria corazzata. Con dieci vittorie, quattro pareggi e due sole sconfitte, i ragazzi di Roncari si trovano al primo posto in classifica, ora occupato in solitaria con due punti di vantaggio sulla Castanese.

Rispetto a inizio stagione, considerando il percorso fatto finora, come sono cambiate le vostre ambizioni?
“Eravamo partiti con l’idea di arrivare ai play-off, poi la stagione è andata meglio di quello che speravamo. Con solo due sconfitte in sedici partite abbiamo preso fiducia. Stiamo facendo bene, la squadra è solida e ci divertiamo a giocare insieme, quindi adesso la nostra ambizione è di provare a stare lì in alto fino alla fine. Considerando l’obiettivo iniziale, tutto quello che viene sarà tanto di guadagnato. Comunque ci godiamo il momento, sperando di centrare l’obiettivo”.

Il girone di ritorno è iniziato con due derby e due vittorie, la prima di misura, la seconda netta. Come valuti la prestazione con la Vergiatese dopo oltre un mese di pausa? Vista la goleada contro il Gavirate, pensi che quei primi novanta minuti siano stati fondamentali per ritrovare il ritmo partita e la fluidità del vostro gioco?
“La partita contro la Vergiatese era stata preparata bene. Loro avevano già i novanta minuti nelle gambe, avendo già giocato contro il Gavirate; per noi, invece, era la prima partita del 2022 e fisicamente non stavamo al massimo. Siamo comunque riusciti a gestirla bene e a sfruttare bene l’unica occasione che abbiamo avuto. A parte il rigore per loro, non abbiamo rischiato tanto e siamo stati contenti di aver fatto il risultato perché non era scontato vincere in quel campo contro una squadra così forte. I tre punti ci hanno aiutato a prendere consapevolezza e ci siamo preparati bene anche per il Gavirate, perché volevamo portarla a casa a tutti i costi. È stata una bella partita e penso che avremmo potuto fare anche più gol, comunque siamo contenti per la vittoria e di essere tornati in forma“.

Domenica vi aspetta il terzo derby consecutivo. A -3 punti, la Varesina non molla la presa. Sebbene siamo solo a febbraio, pensi che sarà una gara decisiva per il campionato? Avendoli già affrontati due volte tra campionato e Coppa, cosa ti aspetti?
“Sì, secondo me sarà fondamentale. È vero che siamo primi, ma loro sono una delle squadre più forti del girone e hanno anche due gare da recuperare. Andare a giocare a casa loro non sarà facile, ma cercheremo di preparare la partita nel migliore dei modi per provare a vincerla. Il pareggio dell’andata ci aveva dato la consapevolezza di poter stare nella parte alta della classifica; in Coppa avevamo vinto, ma con un po’ di assenze da entrambe le parti. Erano state due partite molto belle e combattute e penso che succederà lo stesso anche domenica, sperando di riuscire a fare bene come le volte precedenti”.

Parliamo di te e del tuo “momento” ininterrotto di forma. Quattro gol e una quantità esorbitante di assist: ti aspettavi, dal punto di vista personale, una stagione a questi livelli? Pensi che le dinamiche di squadra esaltino al massimo le tue caratteristiche?
“Sinceramente sì, perché so che giocatore sono e ho lavorato duramente insieme al mister e ai compagni per essere decisivo. Adesso spero di continuare così, sia per i gol sia per gli assist, e di poter aiutare i miei compagni a vincere più partite possibili. Sicuramente all’interno del gruppo cerchiamo di sfruttare le caratteristiche di ciascuno. Davanti siamo molto forti con Esteban (Selpa, ndr) che è un gran giocatore e Thomas (Pedrabissi, ndr). Io e Thomas siamo due esterni a cui piace puntare l’uomo per creare superiorità numerica e servire assist ai compagni e il mister ci dà l’opportunità di dimostrare il nostro valore, aiutandoci a fare del nostro meglio”.

Qual è secondo te il vostro principale punto di forza?
“Penso che siano due: il gruppo, perché siamo tutti amici anche fuori dal campo, e la nostra solidità, perché rispetto a inizio anno sappiamo gestire meglio le partite e a capire quando è il momento giusto di salire e attaccare. Abbiamo raggiunto la consapevolezza di essere forti, ma allo stesso tempo siamo anche una squadra umile, con la fortuna di avere un mister che ci aiuta come se fosse un nostro compagno”.

E in questo gruppo solido, quanto è importante per voi giovani poter contare sull’appoggio dei veterani? Che ambiente hai trovato a Sesto?
“I nostri veterani sono Menegon, Bigioni, Cusaro, Marioli e Selpa, che per noi sono dei punti di riferimento. Sono tutti bravi ragazzi e giocatori forti e insieme al mister ci hanno sempre dato una mano cercando sin da subito di consolidare il gruppo. Io è vero che sono un under, ma in realtà mi ritengo un vecchio perché è già da un po’ di anni che faccio l’Eccellenza. Qui mi sono inserito subito e secondo me quando ti trovi bene con i compagni diventa molto più facile fare bene la domenica. Poi ho un ottimo rapporto anche con il mister: ci parliamo tanto, lui mi aiuta in tutto e io in campo cerco sempre di mettere in pratica tutto quello che mi dice”.

Silvia Alabardi

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