Salire un gradino e vedere che effetto fa: Daniel Caturano l’ha accettata così la sfida Valceresio, con la voglia di mettersi in gioco in una società dal blasone forte, e con l’ambizione di chi sa di avere ancora molto da dare (e ricevere) dall’amato calcio. Perché a 31 anni la maturità calcistica è pienamente raggiunta e va ancora di pari passo con la voglia di divertirsi e la voglia di togliersi qualche soddisfazione.
È qualche anno che mi coccolano, sono arrivato al punto in cui volevo mettermi in gioco in una nuova sfida e questa scelta mi sembrava la più giusta per me”.

Partiamo da qui. Cosa ti ha convinto nel dire sì alla Valceresio?
“Senza troppi giri di parole, l’ambizione di volermi giocare ancora qualcosa d’importante, mi sono posto l’obiettivo di vincere e sono certo di aver fatto la scelta giusta perché vado in uno dei top club della provincia e della categoria, credo che la Valceresio mi stia dando una grande opportunità e sono molto determinato nel volerla sfruttare al massimo”. 

A volerti, oltre il DS Marchesi, è stato anche mister D’Onofrio, hai già parlato con lui?
“Sì ci ho parlato e mi ha fatto una bella impressione, io come tecnico non lo conosco ma di lui si dice solo un gran bene, mi è sembrato contento del mio acquisto, ora sta a me ripagare questa fiducia”.

La Valceresio non è mai una squadra di rivoluzioni, ma di innesti mirati, della serie pochi ma buoni, e a proposito di questo ritroverai Misir Memaj…
“Un grande attaccante, con lui ho giocato al Malcantone, e confesso che nel mio sì ha pesato anche la sua decisione. Oltre a Memaj, tanti anni fa ho giocato anche con Ndzie alla Rasa, per il resto ci sono giocatori che conosco solo di nome o che ho incontrato da avversari, ma come ho detto sono molto fiducioso e sono sicuro si possa far bene”.

Guardando un attimo indietro, lasci San Michele, un’esperienza molto significativa per te…
“Non solo, anche un gruppo di amici veri. San Michele è stata la mia seconda possibilità, per motivi di lavoro avevo smesso di giocare a calcio, sono stato fermo tre anni, poi alcuni ragazzi mi hanno convinto e con il San Michele abbiamo davvero costruito qualcosa di unico, è riscoppiata la passione per il calcio e sono certo che questa società avrà molto successo in futuro”.

Qualche rimpianto?
“Rimpianti veri e propri no, certo lo scorso anno se avessimo fatto un girone d’andata diverso credo che sarebbe potuta finire diversamente, ma anche essere arrivati in finale di Coppa Lombardia, in Seconda, e poi non essere riusciti a tornare a casa con il trofeo ha lasciato tanto amaro in bocca, sono state esperienze bellissime e vissute a mille, ma come ho detto il San Michele è una società che si toglierà le sue soddisfazioni e chissà che in futuro non posso anche tornare a dargli una mano, loro hanno rispettato tantissimo questa mia scelta e adesso nella mia testa c’è solo la Valceresio e la voglia di far bene”. 

Lo scorso anno è stato un campionato tiratissimo, cosa ti aspetti per la prossima stagione?
“Un campionato sulla stessa falsariga, equilibrato, tante squadre si sono rinforzate con innesti di valore, credo sia bello tornare in un girone a 16 e credo ci siano 4/5 squadre davanti a tutti, anche se nel calcio le sorprese non mancano mai, ma in fondo il bello è anche questo”. 

Nel tuo passato c’è anche il Varese ed il Verbano in serie D ed Eccellenza, che giocatore sei oggi?
“Più maturo, consapevole, avevo abbandonato il calcio per motivi di lavoro, ma oggi ho un’esperienza diversa che ho costruito anche nei campionati svizzeri, sono un centrocampista tattico ed ho ritrovato la passione grazie al San Michele, oggi so che sono pronto per vincere ed aiutare gli altri a farlo, è per questo che sono alla Valceresio”.

Mariella Lamonica

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