Dal momento della fusione tra il Olgiatese e Fagnano, il neonato Valle Olona ha subito cercato di porsi come punto di riferimento soprattutto a livello giovanile: percorso in salita, ovviamente, ma con determinazione e professionalità la società è andata avanti a testa alta e i risultati di quest’annata stanno iniziando a ripagare il lavoro svolto: il futuro non potrà che sorridere alla giovane società pronta a costruirsi un nome sempre più solido in provincia di Varese (e non solo).

Tra gli artefici dei successi bianco-verde-rossi rientra a pieno titolo l’Under 17 Provinciale: gli Allievi di Jacopo Fantinati si sono laureati campioni del Girone A grazie al pareggio sul difficile campo del Gorla Minore dando il via ad una festa a lungo agognata. “Per tutta la stagione ho detto che stavamo lavorando per arrivare ad un sogno e a qualcosa più grande di noi – commenta il tecnico classe ’98 – e finalmente abbiamo raggiunto quel traguardo. Domenica ce la siamo goduta, è stata una giornata stupenda dopo una partita tostissima contro un avversario formidabile: abbiamo raggiunto il pareggio all’85’ e difeso quel 2-2 con le unghie e con i denti per poi far partire la festa”.

A chi va la dedica di questa vittoria?
“La dedica va a chiunque abbia partecipato a questo successo, ma il mio pensiero si rivolge in particolar modo al DS Biagio Castiglia e al mio direttore tecnico Pino Splendore. All’inizio della nostra avventura dopo la fusione ho subito preso i 2006: dopo il primo anno di stop causa Covid abbiamo chiuso lo scorso anno con un dignitosissimo quarto posto per poi arrivare alla cavalcata di questa stagione. La dedica più grande, comunque, va al mio angelo custode Paolo Brogioli che, oltre ad un mio grande allenatore, è stato per anni il segretario del Fagnano”.

Stagione strepitosa iniziata per in salita: dopo quel 0-3 interno contro il Saronno non avete più sbagliato un colpo.
“L’esordio ci ha un po’ tagliato le gambe. La pre-season era andata molto bene con ottime prestazioni anche contro squadre regionali, mi ricordo un 3-1 contro l’Accademia Varesina giocando una gran partita, ma il Saronno in quella sfida ci ha surclassati. Ancor peggio è stata la settimana dopo: fin dal primissimo allenamento avevo iniziato a caricare la sfida successiva e il giovedì abbiamo appreso che non avremmo giocato per mancanza di arbitri. È stata dura dover aspettare prima di tornare in campo, ma poi  partita un’autentica cavalcata. Quando abbiamo capito che avremmo potuto farcela? A Castellanza nel girone di ritorno due mesi fa quando mancavano ancora otto partite: all’89’ perdevamo 2-1 e abbiamo vinto 3-2 in pieno recupero. Quel giorno ho capito che la stagione poteva davvero essere indimenticabile”.

Soprattutto nelle ultime sfide, dopo che il Gorla aveva perso terreno, la corsa al primo posto ha visto un serrato testa a testa tra voi e il Saronno. Cosa ne pensi degli avversari?
“Il Saronno è una squadra forte, molto fisica con i tre attaccanti più forti del campionato. È stato un onore poterci confrontare con loro anche se, ovviamente, siamo felicissimi di averli battuti. Ammetto che però è stato il Gorla a stupirmi: domenica hanno giocato con la testa libera, mentre noi eravamo logicamente più contratti, ma per quel che ho visto a livello di individualità credo che avrebbero potuto stare a giocarsi il titolo con noi fino all’ultima giornata”.

Qual è stata la forza del tuo gruppo?
“Lo spogliatoio. Anche i ragazzi che hanno giocato meno sono sempre stati sul pezzo, nessuno ha mai mollato e ognuno ha dato il suo contributo. Non eravamo un gruppo numerosissimo, abbiamo iniziato in 19 e finito in 18, ma eravamo certi delle nostre potenzialità e a dicembre non ho voluto rinforzi perché ero convinto di avere la rosa giusta. Devo però fare il nome di qualche ragazzo: Alessandro Pietrafitta ci ha trascinato con i suoi venti gol, Flavio Fugaj è diventato un giocatore impressionante e Gabriele Castellazzi è stato convocato addirittura da mister Rovellini in Promozione”.

Colgo l’assist. Il Valle Olona è una società ancora giovane che quest’anno ha ben figurato in Promozione, ma non solo: guardando avanti possiamo dire che il futuro è roseo?
“Il Valle Olona ha raccolto risultati stratosferici. Mister Rovellini ha disputato una stagione stupenda in un campionato davvero tosto come la Promozione, la Juniores Regionale B ha ottenuto un grandissimo quinto posto, noi abbiamo vinto il campionato, gli U16 Provinciali sono arrivati secondi a pari merito e gli U15 Provinciali hanno chiuso al secondo posto. Credo che siano poche le società in provincia di Varese ad avere un settore così buono. Al Valle Olona non manca nulla: lavorando su due strutture, a Olgiate Olona e Fagnano, allenandosi sul sintetico e avendo a disposizione praticamente qualsiasi cosa ci sono i margini per fare davvero bene”.

Il prossimo passo è la finale per il titolo Provinciale del 21 maggio contro il Bosto: sensazioni?
“Mercoledì abbiamo giocato un torneo a Gorla Minore ed è stato bello tornare pochi giorni dopo proprio dove avevamo vinto: era la prima volta da domenica che rivedevo i ragazzi e ho chiesto loro un ultimo sforzo. Voglio che da qui ad un mese per noi sia una festa continua e vincere contro il Bosto, una squadra forte che ha fatto un campionato molto simile al nostro, sarebbe un’altra bella soddisfazione”.

E poi i Regionali…
“Per rispetto di tutti io non ho ancora parlato del mio futuro e, ad oggi, non posso dire cosa farò. Posso però dire che almeno una dozzina di elementi di questo gruppo sono pronti e non sfigureranno nella Juniores Regionale. I 2007 dovranno invece sudare: il Regionale è tutta un’altra categoria e, non a caso, le tre 2006 che sono salite quest’anno ai Regionali sono retrocesse subito”.

A livello personale, invece, che stagione è stata?
“Per me la felicità è doppia. Fin da quando ho preso il patentino Uefa C ho sempre sognato di poter vivere con il calcio e l’aver vinto un campionato a 25 anni mi dà tanta motivazione per continuare ad inseguire i miei obiettivi. Il mio sogno? Vincere la Champions Leauge ovviamente. Con che squadra? Non ne ho idea perché non tifo nessuno, vivo solo per il calcio, ma sognerei di vincerla con un club piccolo”.

Ti senti pronto per una Prima Squadra?
“Assolutamente no, ho ancora tanta gavetta da fare. Seguo dall’esterno la Promozione ormai da tre anni e, guardandomi allo specchio, so di poter dare tanto a livello giovanile. Al momento sono queste le mie categorie, ma sicuramente, a maggior ragione adesso, sono pronto per una sfida più alta di un U17 Provinciale; ho tanta voglia di mettermi in gioco”.

Prima abbiamo parlato delle dediche. A chi vanno invece i ringraziamenti?
“A tutto il mio staff perché questo successo è anche e soprattutto merito loro. A Michele Corbetta, mio amico fin da quando andavamo alle elementari e che mi ha seguito in tutti questi anni, a Emiliano Muggiasca, ad Antonio Veneziano e a Fabio De Santis. Il grande più grazie, poi, va a questo fantastico gruppo”.

Matteo Carraro

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