A Busto Arsizio il Tribunale ha emesso una sentenza di assoluzione per il 41enne varesino accusato di stalking nei confronti della palleggiatrice della UYBA, Jennifer Boldini. La decisione è stata presa in base a una perizia psichiatrica che ha certificato l’incapacità dell’uomo di intendere e volere. Come misura di sicurezza, il Giudice ha stabilito per l’imputato la libertà vigilata con obbligo di seguire le cure prescritte dal Centro Psico-Sociale (CPS) di competenza.
Le condotte persecutorie erano iniziate nel novembre 2023, quando il tifoso aveva cominciato a inviare messaggi via social, inizialmente di apprezzamento sportivo e poi estetico, fino a vere e proprie dichiarazioni d’amore. L’assenza di riscontri da parte della giocatrice aveva portato l’uomo a manifestazioni ossessive e intimidatorie, con insulti e minacce. A seguito della denuncia immediata della società di Viale Gabardi, da sempre attenta alla protezione delle proprie atlete (come nel caso del 2019 con l’ex farfalla Alessia Orro), il tribunale aveva disposto un primo divieto di avvicinamento. Nonostante un periodo di apparente calma, l’uomo aveva ripreso i contatti nella primavera successiva.
La perizia psichiatrica ha confermato la presenza di una patologia mentale, che aveva già determinato un’invalidità civile per l’uomo. Questo quadro clinico è stato determinante per la sentenza di assoluzione. La misura di sicurezza prevede un anno di libertà vigilata, durante il quale l’imputato dovrà seguire un percorso terapeutico.
Matteo Carcano